18 settembre '21 - sabato 18th September / Saturday visione post - 3
(da la Repubblica - 7 settembre '21 - L'Amaca / Michele Serra )
Il Quarto Stato a Kabul
Le ragazze afghane che manifestano in mezzo ai mitra dei talebani (maschi tribali scesi dalle valli
Le ragazze afghane che manifestano in mezzo ai mitra dei talebani (maschi tribali scesi dalle valli
per punire le città blasfeme) ci ricordano che la sola vera posta della politica, sempre, è essere pa-
droni della propria vita. Diventarlo se non lo si è, rimanerlo se lo si è già. Ovvero, le vera sola po-
sta della politica è la libertà.
Che sia libertà dalla fame o dalla schiavitù o dalo sfruttamento o dalla dittatura o dal patriarcato,
è così rilevante? La strana discussione (molto in auge a sinistra) se siano più importanti i diritti
del lavoro o i diritti personali ricorda un poco quel giochino che si faceva alle medie: preferiresti
morire impiccato o ghigliottinato? La sola risposta credibile è: preferirei non morire. Vivere in
soggezione economica o in soggezione dei capitribù. con la pancia vuota o con la bocca cucita
è comunque il contrario della dignità alla quale ogni persona aspira. Quelle donne a volto sco-
perto rischiano percosse, galera, stupro, uccisione, nel nome della propria volontà di apparte-
nersi, di decidere ciascuna per proprio conto chi essere e che cosa fare, lavorare o studiare,
sposarsi o no, figliare o no.
Nel Quarto Stato di Pelizza da Volpedo, quadro iconico del socialismo in marcia, non è forse
identica l'intenzione del corteo dei braccianti? Che cosa chiedevano i proletari insorgenti, di
così diverso dalle donne di Kabul e di Herat? Chiedevano la stessa cosa:. voglio essere pa-
drone della mia vita, non voglio piegare la testa all'arbitrio del più forte, non voglio arrender-
mi a un ordine che non prevede, tra i suoi scopi, i miei scopi. Non ero prevista, e invece ecco-
mi qui: la ragazza afghana come la contadina con il bimbo in braccioi in prima fila nel Quarto
Stato.
Lucianone
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