Prevalgono sempre le ragioni dell'economia, non ci sono dubbi, tanto più in tempo di pandemia.
Ma quale economia? Ma non c'è dubbio (pure qui): l'economia padrona, come sempre succede
nell'era del capitalismo spinto, quello drogato, quello mafioso e anti-ambientalista. Ed è proprio
quest'ultimo aspetto del capitalismo postmoderno, la sua carica anti-ambientalista, che ha porta-
to a dare una forza in più all'avanzata di un nuovo virus pandemico. Il coronavirus che si è spri-
gionato da un mammifero-uccello (tipo il pipistrello) fin dentro l'uomo ha poi trovato nell'am-
biente superinquinato della Cina il suo sviluppo abnorme tra la sovrapopolazione asiatica di
Uhan e dell'intera provincia di Hubei. Ed è stata colpita, oltre che la popolazione, l'economia
cinese per prima nel mondo alla comparsa di questo virus rinnovata dalla famiglia dei Corona.
Per prima nei mesi di gennaio-marzo era tracollata l'economia cinese. Poi, a seguire, da mar-
zo e aprile in poi è toccato all' Italia già economicamente fragile sperimentare la depressione
economico-sanitaria da Covid, in quanto il lungo lockdown forzato ha bloccato tutte le più
importanti attività lavorative (solo poche fabbriche e industrie sono riuscite a tenersi con fa-
tica a galla nelle regioni del nord), e alla fine il tracollo commerciale ed economico è stato
devastante. Purtroppo questa epidemia, tuttora in atto nonostante un calo sempre maggiore
di contagi e decessi, ha lasciato a casa un sempre maggior numero di cittadini, di persone:
no lavoro, no occupazioni, anche saltuarie come c'erano prima, niente di niente a livello di
ristorazione (bar, ristoranti), di turismo. Tutto quello che il minimo di economia padrona
prima portava avanti con successo i principali condotti propulsori del Paese, si è bloccato
con il virus assassino e le ragioni della lotta contro questo terribile male divenuto via via
sempre più reale e pandemico hanno dovuto sottostare fino alla fine del lockdown di que-
sti giorni alle ragioni della priorità della salute da salvare - con la chiusura, il distanziamen-
to, le mascherine - a più persone possibile o almeno a non andare ad avere nelle regioni del
centro-sud d'Italia le stesse grandi percentuali di decessi delle tre regioni nordiche: Lom-
bardia, Piemonte ed Emilia Romagna.
Nel confronto Salute - Economia, si è dovuto dare la precedenza alla prima, per forza di
cose, per la sopravvivenza. Ma adesso la Salute padrona che è un pò più guarita, dovrà
lasciare spazio all'Economia, cioè motore per vivere, per chi ce l'ha fatta e anche questo
per forza di cose e della specie, come direbbe Darwin...
Lucianone
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