sabato 18 gennaio 2020

Riflessioni - La guerra è veloce e rock e distruttiva, tutto il resto è lento ma magari costruttivo

19 gennaio '20 - sabato                            19th january / Saturday                    visione post - 11


(da la Repubblica - 8 gennaio 2020 - L'Amaca / Michele Serra)
Veloce è la guerra
Perchè non sussistano stupidi scrupoli formalisti - la Costituzione americana, per esempio -
Trump ha chiarito, su Twitter, che per dichiarare guerra basta e avanza Twitter, Le 48 ore
di preavviso al Congresso previste dalla suddetta Costituzione sono, a pensarci bene, un
lasso di tempo da secoli passati. Possono bastare 48 secondi, prima di premere il bottone.
I pionieri del web  (quasi tutti democratici, libertari, scamiciati, nemici del vecchio nota-
bilato in giacca e cravatta che reggeva il mondo) pensarono che per fottere il potere la ve-
locità era un'idea meravigliosa. Per dirla alla Celentano, la politica, con tutte le sue regole
e sottoregole, è lenta, il web è rock.  E anche il fascismo, a conti fatti, è rock.  Ambedue -
la guerra e il fascismo - si trovano perfettamente a loro agio, nell'epoca dei social network.
La dialettica, il ragionamento, la discussione, il dubbio, l'esitazione, la diplomazia, le trat-
tative di pace, la democrazia: sono lenti.    Lenta è stata l'evoluzione, lento il processo di
civilizzazione, lenta è la cultura, lento il passa di chi si gode il paesaggio e cerca sintonia
con i tempi del mondo (lentissimi: circa quattro miliardi di anni per arrivare da una assur-
da sfera gassosa fino ai giorni nostri).
Il dubbio, a questo punto, è che la velocità - della parola, del pensiero, del gesto della ma-
no - sia il tritolo che sta per far saltare il mondo. Ma è solo un dubbio, sapete. E mi ci vor-
ranno anni, per capire se è un dubbio fondato oppure una sciocchezza. nel frattempo, chis-
sà cosa sarà successo

Lucianone

Nessun commento:

Posta un commento