giovedì 30 maggio 2019

Riflessioni - La percezione della realtà e il peso dei social

30 maggio '19 - giovedì                        30th May / Thursday                     visione post - 4

(da la Repubblica - 24 maggio '19 - L'Amaca / Michele Serra)
A che gioco giochiamo
La realtà conta relativamente. E' stata soppiantata dalla percezione che se ne ha (vedi la
questione dell'ordine pubblico: i crimini non sono in aumento, ma moltissime persone so-
no convinte che lo siano). E siccome la percezione della realtà nacse fondamentalmente 
sui social e dai social, chiunque voglia fare politica deve puntare tutto sui social.  Altri-
menti, è come voler fare una passaggiata sulla neve con gli infradito.
E' il succo di uno dei discorsi  più riocorrenti  negli ultimi tempi; riovolto specificamente
alla sinistra "vecchia" per definizione. E' un qrgomento che non si può ignorare, Ma non
è affatto facile affrontarlo; capire, insomma come procedere utilmente. Bisogna semplifi-
care, contrapponendo a propaganda una propaganda di segno opposto? E fino a che pun-
to si puù semplificare senza perdere di vista la sostanza delle cose, che non è mai una so-
stanza "semplice", è una sostanza "composta", dialettica, molteplice?  Che farsene della cultura (ammesso di averne ancora una) se  la cultura diventa uno zaino che attarda i mo-
vimenti, rende inascoltabili i discorsi?   E' pensabile uno staff social tipo quello di Salvini,
aggressivo ma rudimentale, o è immaginabile che si possa inventare un "altro" linguaggio
social, meno sbrigativo, più sostanzioso, a costo di perdere qualche secondo per rileggere
quello che si è scritto? Bisogna accettare le regole del gioco  oppure provare, giocando, a
modificarle in meglio?   Infine, c'è qualcuno che ci sta  materialmente pensando , nel Pd
e altrove, a come combattere questa guerra che sta ribaltando il mondo?

Altra riflessione personale...

Continua... to be continued...


sabato 25 maggio 2019

Sport - calcio / Serie A - 38^ giornata 2018/19

25 maggio '19 - sabato                         25th May / Saturdsy

Risultati e classifica
Frosinone   0     Bologna   3     Torino   3     Sampdoria   2     Atalanta   3     Cagliari   1
Chievo         0     Napoli      2     Lazio     1     Juventus      0     Sassuolo   1     Udinese    2

Fiorentina   0     Inter       2     Roma     2     Spal     2
Genoa          0     Empoli   1     Parma   1     Milan   3

CONTINUA... to be continued...





venerdì 24 maggio 2019

INTERVISTA / personaggio - Mike Maric e i segreti del respiro

24 maggio '19 - venerdì                         244th May / Friday                       visione post - 7

(da la Repubblica - 4 maggio '19 - Gianmarco Aimi)
"In acqua tra i delfini ho imparato
i segreti del respiro"
L'uomo nasce in apnea. Nel liquido amniotico che per nove mesi  prepara tutti noi alla
vita esterna. Per questo il lavoro di Mike Maric ci permette di tornare alle origini e di
affrontare meglio la nostra vita quotidiana.  Campione mondiale di apnea per tre anni
consecutivi (2004-2006) - già allievo di Umberto Pelizzari - è un uomo delfino per la tec-
nica con la monopinna che ha portato ai massimi livelli. Poi ricercatore, divulgatore e 
insegnante.   La scienza del respiro il suo ultimo libro. Allena, tra gli altri, nuotatori co-
me Federica Pellegrini e Filippo Magnini, i campioni di karate Sara Cardin, di ginna-
stica artistica Igor Cassina e di scherma Paolo Pizzo.
Tutto inizia dall'incontro con un fenomeno come Umberto Pelizzari.
Mike Maric: "Ho lavorato con un mito, mi ha preso nel suo staff e abbiamo condiviso mo-
menti unici. Andavamo in giro per il mondo , sfondando record e facendp la storia del no-
stro ambiente".
Una follia che ha condiviso con l'uomo "no limits"?
M. Maric: "Un ricordo forte agli esordi: eravamo in mare aperto  e a un certo punto sotto di 
noi passò uno squalo. Umberto esclamò: "Andiamo a vederlo". Mi sembrò una follia. Mi ha
fatto crescere, togliendomi tanti pregiudizi".
Un altro pregiudizio che ha sfatato nei suoi libri e documentari è sui delfini.
M. Maric: "Il delfino è molto curioso, però non è così amichevole. E' guardingo e geloso del
territorio, difende la compagna e sa attaccare. Mi è capitato di essere in pericolo in mezzo a
loro perchè il maschio dominante aveva percepito una minaccia".
Nel 2001 decide di partecipare alle gare. Che passaggio è stato?
M. Maric: "Da apneista per gioco al puntare alle vittorie. Ci vuole disciplina, metodo, serie-
tà, tante rinunce. Forse troppe. In quegli anni l'apnea era poco conosciuta, ma per me era il
mio lavoro, la mia passione e ci ho messo il massimo. Nel 2004, quando ho vinto il primo ti-
tolo, mi sono sentito come Rocky Balboa quando vince contro Apollo. Ora esistono altre me-
daglie, legate ai valori della vita e sono quelle che oggi voglio al collo".
Dopo le vittorie è arrivata la tragedia, cioè la morte del suo amico Filippo, nel 2005. Un
dramma che ha rischiato di chiudere il suo rapporto con l'acqua.
M. Maric: "Ho capito di non essere un supereroe e che sott'acqua non si scherza. Una par-
te di me è morta, ero una barca senza timone, andavo alla deriva. Mi sono allontanato dal-
l'acqua, ho preso quasi dieci chili. Non riuscivo a darmi pace".
Come è riuscito a fare pace con il mare?
M. Maric: "L'uomo matura quando affronta le sue paure. Insegno la sicurezza e che sia 
momento di condivisione. Non faccio mai apnea da solo e mi arrabbio se lo fanno altri.
Perchè il vero spirito di questo sport è che da solo puoi vincere una volta,  ma insieme 
puoi crescere".
Il delfino è il suo simbolo per la tecnica della monopinna, come mai l'ha scelta?
M. Maric: "Le due pinne sono l'attrezzo più antico  e permettono all'uomo di entrare in
acqua come se vcamminasse. Con la monopinna invece hai i piedi legati e ti trasformi in
delfino. La gestualità di tutto il corpo cambia. Devi tirare fuori l'istinto. Nasciamo in ap-
nea nel liquido amniotico, quindi siamo dei piccoli delfini.  La monopinna  riporta  a un 
ricordo ancestrale. Dal punto di vista tecnico è difficile, però aumentano  le prestazioni,
distribuendo il carico muscolare e risparmiando energia".
Quanto è importante respirare bene nella vita di tutti i giorni?
M. Maric: "E' il primo fabbisogno della sopravvivenza.  Mi considero un nutrizionista 
del respiro. Le persone normali, spesso, stanno in apnea senza rendersene conto. Oppu-
re hanno una frequenza respiratoria elevata dovuta allo stress. Negli sportivi di alto li-
vello aiuto a migliorare  le performance  per recuperare  lucidità e freddezza, prima o 
durante le competizioni".
Un sogno da realizzare?
M. Maric: "Sono due. Portare le mie tecniche di respiro a un pubblico più vasto e ad atleti
competitivi di ogni disciplina.  E insegnare alla persona più importante: trasferire questa
esperienza a un figlio".

Lyucianone

giovedì 23 maggio 2019

L'Opinione del Giovedì - Ci sono due Pd, c'è un Salvini creatore d'odio ora contestato e c'è un Di Maio ambiguo

23 maggio '19 - giovedì                        23rd May / Thursday                   visione post - 7

In vista delle elezioni di domenica 26 maggio
ci sono tanti fatti recenti che possono decidere...
e non è detto che la destra leghista di Salvini
e i sovranisti vincano così facile.
Ci sono state nelle ultime due settimane precedenti queste elezioni europee e amministra-
tive italiane (che si svolgeranno questa domenica) miriadi di lenzuola a forma di striscioni
appese ai balconi di parecchie città italiane, e negli ultimi giorni anche di città europee.
Tutte quelle lenzuolate, chiamate anche balconiadi, portavano le scritte più d iverse e vario-
pinte, ma tutte ironiche e sarcastiche contro il ministro degli Interni   e  viceministro del
governo Matteo Salvini.
Sarà da vedere, con il risultato delle elezioni di domenica, se tutti i cittadini che manifestano
contro Salvini sui balconi, ma anche nelle piazze, siano gli elettori delle Sinistre o vi siano elettori indecisi  o  anche elettori  ex Cinquestelle o magari qualche pentito della Lega. Tutto possibile o
probabile.   Fatto è comunque che il caso Siri, leghista indagato e fatto dimettere da Conte dopo
le resistenze di Salvini, il decreto sicurezza con alcuni spunti di attacco alla libertà di manifestare - soprattutto contro formazioni e cortei e comizi di estrema destra o contro lo stesso Salvini - e da
ultimo gli attacchi del viceministro leghista a Papa Francesco, hanno (questi fatti) portato ad una
contestazione decisa e ferma verso lo stesso Salvini una buona parte di cittadini  e  persone  che
non sono il popolo espresso ed esibito spesso da Salvini e talvolta dalla maggioranza del governo gialloverde.
C'è un Di Maio che quando il suo movimento 5S aveva vinto (come partito) le elezioni del 4
marzo (pur non potendo poi governare da solo) aveva detto che non esiste destra e sinistra ,e
adesso lo stesso viceministro di governo dice tante cose di sinistra, ma solo, a questo punto,
per opportunità propagandistica e risalire nei sondaggi che lo danno in forte svantaggio sulla
Lega. E qui salta agli occhi la grande ambiguità di Di Maio, aggiungendoci poi la sortita del
suo viaggetto a Parigi a cercare alleanza con l'estremismo dei Gilet Gialli e poi frettolosamen-
te ritirata; ora attraverso il premier Conte il leader 5S ha ottenuto l'appoggio del presidente
Mattarella contro il decreto bis sulla sicurezza di Salvini, ma subito dopo le elezioni (vinte)
del 4 marzo ne aveva chiesto l'impeachment!
C'è infine un Pd di Zingaretti che, nell'attesa di probabili conti futuri con Renzi e i renziani,
è riuscito a compattare una parte della Sinistra, evitando ulteriori spaccature  e  correnti
litigiose. Ma la sua onestà costruttiva va a cozzare - speriamo solo incidente di percorso -
con un altro Pd, quello umbro di Perugia di Katiuscia Marini, che in una regione  un tempo
fortezza della sinistra piddina si macchia di disonestà con un'inchiesta nell'ambito della Sa-
nità su concorsi pilotati che coinvolgono addirittura  i vertici della regione e appunto del
Pd umbro, la governatrice Marini compresa. E Zingaretti ha avuto  il suo da fare per con-
vincerla alle dimissioni... Non è per nulla un bel vedere: questa politica italiana è sempre
più sporca e sporcata! Ma gli altri Paesi europei in cui si andrà a votare, oltre che in Italia,
stanno meglio? Più no che sì: Gilet Gialli, Theresa May-Brexit e declino della Merkel.
Ma faranno meglio, se vinceranno, Salvini e i sovranisti o porteranno l'Europa al disastro
della disunione? La seconda molto più facile. Ma poi tutta questa sicurezza da parte loro
di vincere fa un pò rabbia, perchè è la prepotenza di una destra oltretutto divisa e senza
vero progetto oltre che quello di distruggere. E non è detto che vincano facile!
 Luciano Finesso
..
Lucianone

lunedì 20 maggio 2019

Ultime notizie - dall'Italia / Latest news / Commento

20 maggio '19 - lunedì                         20th May / Monday                      visione post - 7          

ROMA -Politica
Cdm, scontro sul decreto sicurezza bis / Conte: "Criticità segnalate dal Colle".
Salvini: "Voglio capiree quali"
Decreto-sicurezza bis, al via il Cdm.  Salvini modifica le norme: arrivano il Fonfo per
i rimpatri e la confisca delle navi.

ROMA - Zingaretti e il Pd
Zingaretti riapre la sezione a Casal Bruciato dopo le proteste anti-rom:
"Torniamo in periferia per restarci"
Il segretario dem accolto da Bella Ciao e dall'Internazionale. Ma soprattutto da tanti cittadini
alle prese con l'emergenza casa. Intanto il partito sta per abbandonare la sede in centro.
Nascosto proprio dietro quella che fu la sezione del Pci intitolata al partigiano Francesco Moranino, c'è un gazebo con tanto di bandiera tricolore: "Case ai Rom, e agli italiani lo sfratto, Vergogna". La casa data ai rom Omerovic, quella della rivolta fomentata da Casa Pound dieci giorni fa a Casal Bruciato, è a trecento metri di distanza, sorvegliata dalla polizia. Ma l'improvvisato gazebo resta deserto. Gli abitanti del quartiere prendono d'assalto Nicola Zingaretti.
Il segretario arriva a Casal Bruciato per aprire la sezione del Pd in via Diego Angeli: non nei vecchi locali, che sono occupati, ma proprio di fronte, attraversando la strada. Dice che non è uno spot e che si ricomincia: "È solo l'inizio - garantisce -  ed è la prima tappa di un grande progetto nazionale che io avevo promesso per riportare la presenza dei democratici nelle periferie e non quando c'è l'evento drammatico, ma 365 giorni l'anno. Torniamo in periferia per restarci". Attacca il governo giallo verde ironizzando sul marito fantasma di Pamela Prati: "Il governo è come Mark Caltagirone. In realtà non c'è perché non fa niente, non c'è sui rblemi della vita delle persone". La nuova sezione è affollatissima. Arrivano anche big nazionali e capitolini. Dentro, l'assessore alle politiche abitative della Regione, Massimiliano Valeriani è il più richiesto. Fuori, lungo un muro è affisso l'avviso di uno sfratto esecutivo. Samantha, 4 figli e anche lei uno sfratto bloccato fino ad ottobre, capeggia il gruppetto e si rivolge al segretario dem nella sua veste di presidente della Regione: "Devi fà una sanatoria", chiede. Zingaretti ribadisce che già si sta interessando. Chiama l'assessore Valeriani: cose concrete da dire, poche chiacchiere. Stesso stile del responsabile della sezione Cosimo Demaso, avvocato con studio pochi metri più in là, e il progetto di aprire nella nuova sezione uno sportello-casa
Casal Bruciato, il partigiano Macrì incontra Zingaretti: "Riunite la sinistra"


Commento

La protesta dei balconi, con le lenzuola e gli striscioni pieni di battute contro

il viceministro Salvini e poi il segretario del Pd Zingaretti che va ad aprire
una sede del partito a Casal Bruciato (Roma), sono i due fatti che risaltano
di più in questa ultima settimana che precede di poco - domenica prossima
26 maggio - le elezioni europee 2019.

Dunque, questi due fatti hanno assunto  dei significati ben precisi:  1. Sal-
vini (e con lui la Lega, sembra) viene contestato sempre più spesso, prima
nelle piazze e adesso dai balconi di case e palazzi, da ultimo alberghi: ciò
può essere l'indice che l'immagine del leader della Lega si sta offuscando
e qualche errore di "super-ego renziano" lo sta portando sul terreno di una
antipatia 'allargata' ; 2) il nuovo segretario del Pd, Zingaretti, sta facendo
le mosse giuste per uscire un pò alla volta dalla debacle in cui il suo par-
tito si  trovava (e in buona parte ancora si trova), e in particolare sono due
le mosse che potrebbero far risalire ancora il suo Pd almeno nei sondaggi:
aver creato la Lista unica avendo in parte eliminato correnti e contrasti, e
adesso aver girato lo sguardo verso le periferie ed esserci entrato final-
mente portandoci una sezione, a Casal Bruciato nello specifico, dove si
possa dire che una Sinistra si occupa del degrado e degli emarginati
- Luciano Finesso ..

BOLOGNA -  Scontri
Arriva a Bologna Fiore, leader di Forza Nuova: scontri violenti
tra attivisti e polizia
Una carica è partita quando i manifestanti al grido di "Via i fascisti
da  Bologna" hanno tentato di forzare il blocco che portava a Piazza
Galvani, luogo del comizio blindato già dal mattino dalle forze dell'or-
dine. Il Comune aveva rifiutato il permesso.


Lucianone

t


lunedì 13 maggio 2019

SPORT - calcio / Serie B - 38^ giornata 2018/19

19 maggio '19 - domenica                     19th May / Sunday                     visione post - 10

RISULTATI e classifica
Brescia       2     Carpi      2     Crotone   3     Lecce    2     Padova     1     Palermo     2      
Benevento   3     Venezia   3     Ascoli       0     Spezia   1     Livorno   1     Cittadella   2

Perugia         3     Pescara         2     H. Verona   2
Cremonese   1     Salernitana   0     Foggia        1

BRESCIA   67  /  Lecce   66  /  Benevento   60  /  Pescara   55  /  H. Verona   52  /  
Spezia, Cittadella   51  /  Perugia   50  /  Cremonese   49  /  Cosenza   46  /  Crotone, Ascoli   43 /
Livorno   39  /  Venezia, Salerniyana   38  /  Foggia   37  /  Padova   31  /  Carpi   29  /
Palermo   63

Il commento 

Allora i giochi sono fatti solo per Brescia e Lecce: entrambe le squadre sono in serie A.
Dietro di loro altre sei vanno agli spareggi per raggiungere con il terzo posto l'accesso
alla A: Benevento, Pescara, Verona, Spezia, Cittadella e Perugia si giocano i playoff.
Sorpresa dell'ultima ora: il Palermo sprofonda negli abissi della C per frode societa-
ria, e di mezzo sembra esserci il presidente, anzi ex presidente Zamparini.. 
Carpi, Padova e Foggia già retrocesse per regolare punteggio di classifica.



Continua... to be continued...


mercoledì 8 maggio 2019

Riflessioni -- A proposito di degrado delle periferie

8 maggio '19 - mercoledì                        8th May / Wednesday                    visione post - 11

(da la Repubblica - 19 aprile '19 - L'Amaca / Michele Serra)
Il dubbio del prefetto
Ma come, ? Da anni ci fanno ua testa così con la storia che il degrado non deve essere centrifugato
verso le periferie; che i signorini del centro storico devono beccarsi la loro quota di zingari, così la
smettono di chiamarli Rom; che  è ora  di finirla  con i due pesi e le due misure, con i borghesi del borgo che se la spassano tra le vetrine scintillanti e i contadini del contado abbandonati a un'esisten-
za bruta; che la nuova rivoluzione popolare, vindice e implacabile , è delle periferie neglette e delle
valli dimenticate contro il lussurioso egoismo dei radical.chic; e proprio adesso che sciure e mada-
min si erano rassegnate , per rimediare allo scandalo del privilegio, a farsi leggere la ,mano in ascen-
sore, a salutare lo spacciatore nell'androne, a scompigliarsi la messa in piega per dirimere la rissa sul
marciapiede, che cosa ti combina il Salvini? Il Salvini decide che in ogni città centri storici e piazze
più frequentate saranno dichiarati  "zona rossa"  contro lo spaccio, la questua, la rissa, il giuoco dei dadi e delle tre carte, l'ingiuria del crimine e la bruttura del lumpenproletariat di mano lesta.
Ricacciati oltre le mura: è il famoso decoro urbano, signora mia. Per realizzare il repulisti il Salvini
vorrebbe levare potere ai sindaci, noti mollaccioni, e incaricare i prefetti, gente tutta d'un pezzo.
I quali si staranno chiedendo, città per città: ma ammesso che io riesca a buttarli fuori dal centro,
poi chi è che va ad acciuffarli a Primavalle o al Gratosoglio, il Salvini sul suo cavallo bianco?

Lucianone

CULTURA - Dodici scrittori, 12 storie di migranti comuni e di rifugiati famosi

8 maggio '19 - mercoledì                         8th May / Wednesday                  visione post - 6



(da Corriere della Sera - 29 / 01 / '19 - buonenotizie/Orizzonti - di Jacopo Storni)
Dante, Conrad e gli altri rifugiati
Joseph è scappato in Francia, per paura di essere arruolato nell'esercito, Marc ha ottenuto
l'asilo politico in America, Hannah ha attraversato  le frontiere  clandestinamente, Farrokh
ha lasciato l'Africa assiepato dentro una nave, Dante è stato perseguitato e costretto a fug-
gire dalla sua città, Enea è arrivato in Italia con un barcone e qui ha trovato la sua nuova pa-
tria. Forse anche  i vostri idoli  sono stati migranti.  Il mondo è fatto di movimento, la storia
è costellata di migrazioni. E loro, questi profughi e questi nomi, non sono i disperati  che ve-
diamo nei telegiornali.
Joseph è Joseph Conrad, che per evitare l'arruolamento nell'esercito zarista scappò dalla 
Russia e arrivò a Marsiglia con una lettera di raccomandazione per imbarcarsi su un ve-
liero diretto in Martinica; Marc è Marc Chagall, prima arrestato a Pietroburgo, perchè
entrato in città senza il permesso necessario  per gli ebrei della periferia, poi rifugiato a
New York durante il nazismo; Hannah è Hannah Arendt, che attraversava le frontiere di nascosto per difendersi dalle persecuzioni; Farrokh è <freddy Mercury, che lasciò Zanzi-
bar quando era ancora bambino; Dante è Dante Alighieri , esiliato da FIrenze e migrante
poeta; Enea è il protagonista dell'Eneide, fuggito da Troia e approdato nel Lazio come ter-
ra di salvezza.
CORSI E RICORSI
Il mondo gira e la storia si ripete. Ieri come oggi, oggi come domani. Anche i più grandi sono
stati migranti. E' importante conoscere il passato, per non commettere gli stessi errori. Parte
proprio da questa riflessione l'originale libro Anche Superman era un rifugiato, volume rea-
lizzato dall'Alto Commissariato per i Rifugiati e dalla scrittrice Igiaba Scego che, attraverso 
la penna di dodici scrittori (da Helena Janeczek a Paolo di Paolo, da Francesco  D'Adamo a 
Patrizia Rinaldi) mette in relazione le storie dei migranti di oggi con quelle dei migranti del
passato.  Dodici incredibili racconti di vite vere, distanti nei secoli  ma caratterizzate  dalle

stesse sofferenze. Vite parallele  accomunate  da sogni e urgenze, fughe e passioni, talento e
coraggio. - Ognuno dei dodici scrittori ha incontrato o intervistato direttamente i rifugiati
di cui racconta la storia.  Coinvolgendoli in prima persona, tutti insieme hanno raccolto in
una mini-antologia alcune storie di rifugiati contemporanei legandole alle vite e ai sogni dei
più noti del passato. E così, dentro ogni capitolo, i migranti (famosi) di ieri, dialogano ideal-
mente coi migranti più sconosciuti) di oggi. Le loro vite s'intrecciano, un pò per caso e un pò per gioco. E così Abdalla  dialoga  idealmente  con Chagall.  Anche Abdalla  ama disegnare, 
ma quando dice che diventerà  un disegnatore  gli adulti lo sbeffeggiano. Sussedeva pure  a 
Chagall , tutti ridevano quando diceva che voleva diventare pittore. Anche nei disegni di Ab-
dalla ci sono immagini rovesciate, e poi ci sono  treni colorati  coi profughi a bordo, ci sono
lunghe file di esseri umani costrette a fuggire.  E poi c'è Mohamed, in fuga dalla Costa d'A-
vorio, dove i suoi genitori sono morti di fame. Quando è arrivato in Algeria  ha conosciuto 
Marlene Dietrich, l'Angelo azzurro.  Non l'ha conosciuta di persona, questo no, ma i raccon-
ti dell'attrice gli venivano narrati da un amico che l'aveva ammirata tanto. Anche lei è stata
migrante, si rifugiò in America durante il nazismo.  
"L'idea di questoalpor libro - ha detto Carlotta Sami, portavoce di Unhcr per il Sud Europa -
à nata nell'ottobre 2017 quando fece scalèpore un sussidiario scolastico in cui  i migranti 
venivano rappresentati come clandestini e illegali, come qualcosa di negativo. Questo ri-
schiava di crare una visione distorta  del fenomeno migratorio, così abbiamo pensato di 
realizzare un volume  da diffondere nelle scuole  per permettere  ai giovani  di formularenpo 
un'opinione propria su cosa significhi essere rifugiati, basandosi su storie vere. 
Il linguaggio diretto e coinvolgente delle storie raccontate consente loro di capire meglio
le esperienze vissute anche da coetanei, in maniera creativa e libera  da pregiudizi  e ste-
reotipi".
Antidoto alla paura
Un'idea, quella del libro, per avvicinare la cittadinanza al concetto di rifugiato, per risco-
prire l'arte dell'immedesimazione in un mondo sempre più rinchiuso dentro i propri nar-
cisismi. "I rifugiati non sono extraterrestri - scrive Sami nell'introduzione - ma sono pro-
prio in tutto e per tutto identici a noi, sono donne, uomini, bambini e bambine. la loro vi-
ta cambia all'improvviso, e tutto quello che fino a pochi giorni prima era normale all'im-
provviso non lo è più".   E poi un invito: "Proviamo a sgretolare  le comuni paure  pren-
dendo in mano le nostre vite, compiendo azioni coraggiose eppure semplici come quelle
di scambiare qualche parola con un rifugiato, salutare un mendicante fuori dal bar, cu-
cinare qualcosa insieme, disegnare, scrivere o giocare insieme ai giardinetti". Ad arric-
chire i racconti del libro, ci sono i disegni  di noti illustratori  (da Fabio Santomauro a
Marino Neri, da Laura Scarpa a Rita Petruccioli) che raffigurano per immagini le sto-
rie dei migranti, quelli di ieri e quelli di oggi.

Lucianone

sabato 4 maggio 2019

Ultime notizie - dall'Italia / Latest news

4 maggio '19 . sabato                          4th May / Saturday                     visione post - 8

TARANTO - La protesta

A Taranto 2mila persone in corteo verso l'ex Ilva: "Il tempo è scaduto" / Tensione
con la polizia / Lancio di sassi e fumogeni agli agentiL
La manifestazione con molti dei genitori dei bambini e ragazzi uccisi dai tumori.
In prossimitù del siderurgico alcuni manifestanti ai margini del corteo hanno 
lanciato fumogeni e pietre e la polizia ha alzato gli scudi.
 "Il tempo è scaduto cambiamo Taranto". Scritto in nero, rosso e blu su sfondo bianco lo striscione apre con un messaggio diretto il corteo 4 maggio Taranto partito da piazza Gesù divin lavoratore nel cuore del rione Tamburi, il quartiere confinante con la fabbrica, in direzione dei cancelli dell'acciaieria ex Ilva, oggi Arcelor Mittal. E ancora "Alternative di sviluppo" è scritto su un altro striscione.

ROMA -  Consumi
Ritirati formaggi francesi per sospetta contaminazione.
L'allerta dalle autorità di Parigi. Il rischio di malattie del sangue e ai reni
oltre che infezioni gastro intestinali.
Il ministero della Salute segnala l'allerta delle autorità francesi sulla sospetta contaminazione da batterio Escherichia coli di alcuni formaggi francesi a latte crudo. Lo rende noto lo stesso ministero sul suo sito, nel quale si legge inoltre che è stato disposto il richiamo del formaggio morbido a latte crudo Bisù per "sospetta contaminazione da Escherichia coli di tipo O26". Il ritiro riguarda i lotti del prodotto 19066, 19087 e 19102 e il ministero avverte di "non consumare il prodotto e di restituirlo al punto vendita".

FORLI' - Verso le elezioni
Il ministro Salvini come il Dice: comizio dal balcone del municipio
Il sindaco: "Gravissimo, ha usato il suo ruolo per aggirare il divieto"
La Cgil: "Uno sfregio alla città"
MODENA
Salvini parla al comizio e i contestatori intonano "Bella Ciao"


ROMA - Governo / offese reciproche
Caso Siri: dal M5S insulti a Salvini / Il ministro dell' Interno replica: "Tappatevi la bocca"
Il vicepremier leghista si scaglia contro i pentastellati: "Se dall'opposizione insulti e critioche
sono ovvie, da chi dovrebbe essere alleato no".

Il livello di volgarità e di violenza nello scambio di accuse sul caso Siri tra i vertici del M5S e quelli della Lega ieri ha toccato il fondo. E il livello di insulti reciproci, tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini, è destinato a essere superato nelle prossime 48 ore, in attesa che nel Consiglio dei ministri di mercoledì si consumi il destino del sottosegretario leghista alle Infrastrutture indagato per corruzione, di cui i grillini hanno chiesto la testa mentre la Lega ha giurato che non mollerà se prima non ci sarà un rinvio a giudizio. «Sulla questione morale il M5S non fa passi indietro e alla Lega chiediamo di non cambiare sempre discorso ma di tirare fuori le palle e di farlo dimettere», ha scritto il Blog delle Stelle. Mentre Di Maio ha parlato di un «Salvini forte con i deboli che deve avere più coraggio». E il ministro dell’Interno Salvini ha replicato rabbiosamente: «Gli amici del M5S pesino le parole. Mi dicono “tiri fuori le palle”? A chi mi attacca dico tappatevi la bocca, lavorate e smettete di minacciare il prossimo. È l’ultimo avviso». 

Lucianone

Sport - calcio / Serie A - 35^ giornata 2018/19

4 maggio '19 - sabato                           4th May / Saturday                       visione post - 12

Risultati
Juventus   1     Chievo   0     Udinese    0     Empoli         1     Lazio        1     Parma          3
Torino        1     Spal        4      Inter         0     Fiorentina   0     Atalanta   3     Sampdoria   3

Sassuolo     2     Genoa   1     Napoli     2     Milan       2
Frosinone   2      Roma   1     Cagliari   1     Bologna   1



Continua...
to be continued...