1 dicembre '18 - sabato 1st December / Saturday visione post - 9
(da la Repubblica - 17 ottobre '17 - Elena Dusi / Roma)
Tutto l'oro del cosmo
Un'onda gracìvitazionale seguiota da un lampo gamma, radiazione ottica e infrarossa,
raggi X e onde radio, con uno sbuffo finale di polvere d'oro e platino scagliati nell'uni-
verso a un terzo della velocità della luce. "Sembravano fuochi d'artificio" strabuzza
gli occhi ancora oggi David Shoemaker, coordinatore dell'antenna gravitazionale Ligo.
In questo scontro fra due stelle di neutroni avvenuto a 130 milioni di anni luce nella
costellazione dell'Idra si è formato l'equivalente di 10 Terre in oro, e un bottino più o
meno equivalente in platino. - L'universo non aveva mai offerto uno spettacolo simile.
O, meglio, noi non eravamo mai stati in grado di apprezzarlo come lo scorso 17 agosto,
quando 70 telescopi sulla Terrae e nello spazio si sono orientati su due stelle di neutro-
ni grandi 1,2 e 1,6 volte il Sole, arrischiatesi troppo vicine l'una all'altra. L'attrazione
reciproca le ha spinte in una danza vorticosa che, una spirale dopo l'altra, le ha prima
smembrate e poi fatte scontrare. Lo spettacolo ha interrotto le vacanze di 4.500 astro-
nomi, più o meno un terzo di quelli viventi. "Ero al campeggio. Ho preso il computer
e mi sono subito collegato con i nostri telescopi in Cina" racconta ad esempio Paolo
D'Avanzo dell'Istituto Nazionale d'Astrofisica. (Inaf).
Ad aprire le danze sono state le tre antenne gravitazionali di Stati Uniti e Italia. Non
paghe di aver vinto il Nobel per la fisica il 3 ottobre, Ligo (due strumenti alle estremi-
tà est e ovest degli Usa) e Virgo (uno strumento a Cascina, Pisa, realizzato dall'Istitu-
tp Nazionale di Fisica Nucleare) hanno captato all'unisono un'onda gravitazionale.
Sembrava routine, ma questa volta lo spettacolo era solo all'inizio. A differenza delle,
onde osservate in precedenza (ben 4 in due anni), il 17 agosto a scuotere la trama del-
lo spazio-tempo - come teorizzò Einstein - non era stato lo scontro di due buchi neri,
fenomeno oscuro e impenetrabile agli occhi dei telescopi. Per settimane le stelle di
neutroni hanno inondato la Terra con ogni tipo di radiazione. Circa 70 osservatori
fra grandi e piccoli, vecchi e nuovi, yerrestri e orbitanti hanno contribuito con un
tassello all'analisi dello spettacolo pirotecnico. Le osservazioni della kilonova (la sua
luce equivalente a mille supernovae) sono proseguite per tutto settembre. E ieri, con
una decina di conferenze stampa contemporanee, i 91 enti scientifici coinvolti hanno
presentato la scoperta. - "Una giornata storica per la scienza" l'ha definita il presi-
dente dell'Agenzia Spaziale Italiana Roberto Battiston. Per la prima volta , come in
una bottega da alchinista, l'universo ci ha mostrato come forgia oro, platino, uranio
nelle sue fucine cosmiche. "L0ingrediente di partenza sono proprio i neutroni" spie-
ga D'Avanzo. "L'energia dell'esplosione gli consente di combinarsi, formando i me-
talli più pesanti del ferro, che si raccolgono nelle nubi interstellari da cui nascono i
pianeti". A catturare quell'oro non arriveremo mai, ma gli scienziati oggi si senton-
no come se l'avessero toccato con mano.
Lucianone
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