2 agosto '18 - giovedì 2nd August / Thursday visione post - 23
Prima delle elezioni del 4 marzo '18:
da un sacco di mesi prima e dunque già nel bel mezzo dell'anno 2016 i leader allora all'opposizione, e soprattutto quelli di Cinquestelle e della Lega, continuavano a martel-
lare ogni giorno il governo del Pd di Renzi sulla urgente necessità di elezioni visto anche
e in maggior maniera che il governo Renzi era stato formato (e si allungava) senza il ve-
ro consenso degli elettori in quanto non c'erano state elezioni in Italia, ma si basava uni-
camente sulla vittoria del Pd alle elezioni europee superiore al 40 per cento. Ed era stata
in effetti l'ultima vera vittoria di Renzi e della sua sinistra, da cui erano partite le illusio-
ni che sia in Italia che in Europa si potesse iniziare una nuova fase della socialdemocrazia guidata dal partito di Renzi. Tutto ciò si dimostrò in seguito fallace e, appunto, completa-
mente illusorio. Anzi da lì iniziò una nuova fase di lotta e battaglia senza sosta contro il
centro-sinistra in Italia guidata del movimento populista Cinquestelle e del partito leghi-
sta di Salvini che si stava sempre più trasformando da movimento Nord Leghista e pro
Padania unita a vero e proprio partito della Lega (senza il Nord antiterroni) e andando
infine a convertirsi, nel corso del 2018, in partito sovranista-populista.
Dopo le elezioni del 4 marzo '18:
a seguito della sonora, e in buona parte prevedibile, sconfitta del Pd ma nello stesso tempo
della mancanza di una maggioranza piena che potesse portare al governo da soli o il cen-
tro-destra o i Cinquestelle, è iniziata una lunga tortuosa trattativa (durata circa 3 mesi),
che alla fine si è risolta portando al governo insieme Lega e M5S, che tuttora governano
con un premier, Conte, che è l'espressione del compromesso delle due forze politiche più
che essere un leader indipendente-autonomo, quindi nella sua piena funzione. Situazione
già questa abbastanza anomala nel panorama europeo. Ma situazione perfettamente in
linea con una tendenza europea che vede i populisti e sovranisti in ascesa sulla scia dei go-
verni populisti-sovranisti di Ungheria, Polonia, Slovenia e che sono quelli che più di tut-
ti rifiutano (in parte insieme all'Austria) di condividere le quote di migranti con gli altri
paesi europei. Si sa che il populismo è cavalcato dalle destre e da movimenti tipo M5S ed
è ispirato da sentimenti di rivoluzione "illiberale" (In Ungheria il leader Orban la chia-
ma con orgoglio "democrazia illiberale"), per cui si vuole cambiare radicalmente il vec-
chio establishment sovvertendolo con regole nuove e spesso del tutto opposte a quelle del
vecchio 'regime'. Insomma si tenta di cambiare il sistema democratico parlamentare con
qualcosa di nuovo e che comunque contiene già in partenza un substrato autoritario/pre-
costituito, che va oltre la democrazia e si proietta verso posizioni intransigenti di potere.
E per arrivare a queste prevaricazioni nei confronti della democrazia si parte oggi dal
twittare ogni due secondi, nel comparire in tv ogni mezz'ora predicando l'odio con tanto
di risentimento, che ormai non è più represso, e magari con parole che sostituiscono gli
schiaffi, ed è grave che ciò venga portato avanti da chi deve rappresentare le istituzioni.
Del resto in uno dei post precedenti a questo, avevo fatto notare il clima che si era anda-
to a respirare con una campagna elettorale infarcita di parole e atteggiamenti cariche/i
appunto di odio e risentimento nei confronti degli avversari politici, e che poi si era an-
dato a propagare nella piazza. Che poi gli stessi vice ministri al governo abbiano fatto
e continuino a fare propaganda elettorale e non riescano a portare a soluzione i proble-
mi gravi che affliggono il nostro Paese, è un dato di fatto.
- Luciano Finesso -
Lucianone
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