giovedì 18 maggio 2017

Riflessioni - Parlando di immigrazione: diritti e doveri

18 maggio '17 - giovedì                   18th May / Thursday                      visione post - 14

Se fosse ancora possibile discutere civilmente di immigrazione, Serracchiani non sarebbe
stata messa allo spiedo dai suoi nè arruolata dai fascisti di Forza Nuova. Perchè ha detto,
con qualche goffaggine, una cosa che  in molti  sentiamo essere vera: chi è ospite e riceve
assistenza ha degli obblighi di comportamento. E quando li disattende, crea uno scandalo
che va a colpire pesantemente il patto di ospitalità. Lo tradisce. E tradisce chi gli ha aper-
to le porte.  -     Sono, in materia di immigrazione, un estremista. Chiedo per i migranti il
massimo dei diritti e il massimo dei doveri. Li andrei a prendere con i charter e con le na-
vi, sottraendoli allo schifoso dominio dei negrieri. Spenderei per loro il doppio  e il triplo
di quanto l'Europa tirchia spende.  Li tratterei da fratelli che hanno bisogno di aiuto  e di
quattrini. Darei loro la cittadinanza e il diritto di voto dopo pochi anni, se pagano le tasse
e rispettano le leggi.  Costruirei moschee quante ne servono.   Estenderei  a chi  arriva  lo 
stesso patto sociale che lega noi indigeni. In cambio chiederei loro, con intransigenza as-
soluta, il rispetto delle nostre leggi.  E capisco  perfettamente  l'avvilimento  e  l'ira di chi
si sente colpito a tradimento dalle persone che sta aiutando.
(da la Repubblica - 14 maggio '17 - L'Amaca / Michele Serra)

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