domenica 13 settembre 2015

Spettacoli - Cinema / Festival di Venezia 2015

13 settembre '15 - domenica               13th September / Sunday 

VENEZIA  72
3 settembre
(da 'la Repubblica')
L' "Everest" kolossal: è delusione al Lido / Cast stellare e budget
da 65 milioni di dollari, ma non convince il film sul tetto del mondo
La Mostra in salita
"Everest", film fuori concorso:
gelo finale per la montagna di Kormàkur
Inutilmente lungo, Everest è un film molto bruttoche costringe lo spettatore  con gli
occhiali 3D sul naso ad aspettare per due ore e rotti che muoiano tutti quelli che fin
dall'inizio si sa che moriranno. Perchè è la vera storia della rovinosa spedizione del
maggio 1996 magistralmente raccontata da Jon Krakauer in uno dei più bei libri 
mai scritti sulla passione per la montagna, Aria sottile. 
E il regista, l'islandese Baltasar Kormàkur, fa in modo si capisca dalla prima inquadratura
a chi toccherà. Bisogna dunque solo aspettare tra conati di vomito, sputi di sangue, pzzi di
mani che cadono congelate, tormente apocalittiche e abissali crepacci in cui precipitare.
L'insensatezza della quantità di persone comuni - il postino, l'impiegato, la ragazza qua-
lunque - che spendono cifre folli per farsi accompagnare in un'odissea di sofferenze atroci
pur di toccare qualche secondo la cima del monte non trova qui nessuna spiegazione.
Nè poetica, nè esistenziale, nè razionale.  Il cast spaziale non basta. Incomprensibile la
scelta di farne il film di apertura del Festival.  Gelo in sala, mai come questa volta è il
caso di dire.

7 settembre
In concorso / "Rabin, the last day" (sull'attentato del 4 novembre 1995)
"Rabin, the last day" dell'israeliano Amos Gitai è una grandissima lezione di cinema
e storia contemporanea, e insieme un'impressionante descrizione delle dinamiche poli-
tiche del tempo presente e dei pericoli, niente affatto imprevedibili, che il mondo tutto
attorno a noi coltiva. Quel che è accaduto in Israele 20 anni fa sta accadendo adesso:
lì erano la destra ultraortodossa e un gruppo di rabbini che - documenta il film - esor-
tavano a liberarsi del "traditore", oggi sono i fondamentalisti islamici e la propaganda
dell'Is nel mondo, le piccole destre che fomentano odio in ogni paese. Con la differenza
che negli anni 90 la globalizzazione non aveva ancora reso il proselitismo un fenomeno
su scala mondiale.  -  Nel suo film, centrato sul lavoro della commissione d'inckiesta del
primo ministro Isaac Rabin /4 novembre 1995), Gitai mostra ancora una volta come or-
mai il confine fra cinema di finzione e documentario sia svanito.

Continua... to be continued...





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