venerdì 26 dicembre 2014

RIFLESSIONI - Venezia, Galan e il pacchetto Mose

26 dicembre '14 - venerdì            26th December / Friday                  visione post - 11

Come è normale che sia, nelle conversazioni sulla retata veneziana la parte del leone
la fa, anche per la sua solenne rotondità, quel milione all'anno di "vitalizio" che, secon-
do l'accusa, spetterebbe all'ex governatore Galan.  La cifra è cinque volte il reddito an-
nuale di un professionista di successo, circa 10 volte lo stipendio di un dirigente d'azien-
da e circa 40 volte il salario di un operaio (un milione di euro equivalgono, in pratica, a
una vita operaia). Che tutti quei quattrini - se la circostanza sarà provata - siano refur-
tiva è ovviamente l'aspetto sostanziale della vicenda. Ma quand'anche quella somma, 
e tutte  le altre  del pacchetto Mose, fossero il frutto di transazioni lecite, è inevitabile
domandarsi quando e come si è perduto ogni nesso (nesso etico, ma anche nesso logi-
co) tra il denaro e il lavoro; e dove e quando sarà possibile, quel nesso, recuperarlo o
rinnovarlo. La sempre detestabile demagogia non c'entra. C'entra lo sgomento più as-
soluto di fronte allo spaventoso scardinamento del rapporto tra il merito degli individui,
la loro fatica, e il frutto di quel merito e di quella fatica. Il socialismo metteva l'accento
sui bisogni, il capitalismo lo ha messo sul merito, e per questa ragione ha vinto. 
Ora, rinnegando il merito, il capitalismo ha ucciso se stesso.
(da 'la Repubblica'  -  6 giugno 2014 / da L'AMACA - Michele Serra)

Riflessioni personali
Italia: la seconda nazione più corrotta d'Europa.
Corruzioni in serie in un solo anno, il 2014 che sta per finire: a Venezia, con il Mose;
a Milano, con l'Expo; a Roma, con Mafia Capitale. Senza quasi soluzione di continuità.
Poi quando si va alle elezioni, ogni volta i politici corrotti fino all'osso  ci richiedono i
voti (per le loro porcherie... ormai è l'ora di chiamare le cose come stanno!). E con qua-
le faccia ce li chiedono? Con quella della sfacciataggine più cruda. E poi, come nel re-
cente caso di Mafia Capitale, la politica e i politici si sono bellamente sottomessi, inta-
scando fior di euro (chiaramente pure riciclati dalla mafia/camorra/ndrangheta), a de-
linquenti comuni, oltretutto liberi come uccelli  di bosco, che essendo segnalati  dalle
varie questure e vari commissariati (per la pericolosità dei personaggi) ugualmente ven-
gono da quest'ultimi ignorati.  Tutti sanno, tutti tacciono.     Liberi di corrompere e di 
delinquere:  i vari Carminati, Buzzi eccetera, eccetera.
Povera, poverissima Italia! E, soprattutto, poveri noi comuni cittadini italiani!
L u c i a n o n e

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