Esteri - Stati Uniti
St Louis - Un altro giovane nero (23 anni). ucciso dopo un furto
Ancora un episodio di violenza in Missouri mentre non si fermano gli scontri
tra polizia e manifestanti dopo l'omicidio, a Ferguson, di Mike Brown da parte di un agente
Non c'è pace in Missouri. Un altro ragazzo, nero, di 23 anni, è stato ucciso dalla polizia a St. Louis. Il ragazzo sarebbe coinvolto nel furto in un negozio, a pochi chilometri da Ferguson. Secondo la versione della polizia, il giovane avrebbe rubato da un minimarket bevande energetiche, poi sarebbe rientrato, e avrebbe preso anche dei dolcetti. Sul posto sarebbero stati inviati allora degli agenti, ma l’uomo avrebbe estratto un coltello. I poliziotti gli hanno detto di posare il coltello ma lui agiva in modo strano: «Si muoveva camminando avanti e indietro, e urlava: “sparatemi, uccidetemi”». Gli agenti gli avrebbero ordinato ripetutamente di posare il coltello, ma l’uomo si sarebbe rifiutato. Quando si è trovato vicino ai poliziotti, uno di loro ha sparato. L’episodio è avvenuto in un momento di alta tensione nella contea, dopo la morte del 18enne afroamericano Michael Brown ucciso da un poliziotto il 9 agosto scorso nel sobborgo di St. Louis. Sono almeno 78 le persone arrestate nella sola serata di martedì a Ferguson dopo gli scontri fra polizia e manifestanti per l'uccisione di M
La lettera della madre di Trayvon Martin
Nel frattempo, dalle colonne del Time, Sybrina Fulton, che due anni fa a Sanford in Florida, ha perso il figlio di 17 anni, Trayvon Martin, ucciso dal vigilante George Zimmermann, ha scritto ai genitori di Michael Brown: «Se non ci ascoltano ci faremo sentire», ha spiegato la donna. «Qualcuno potrà considerare queste affermazioni come una provocazione. Ma ascoltarci significa ascoltare il nostro dolore. Non possiamo più essere ignorati»: questo il messaggio della madre di Trayvon Martin. Fino al 9 agosto, quando Mike è stato ucciso dal poliziotto Darren Wilson, Trayvon, il «ragazzo con la felpa», era stato finora il simbolo dei pregiudizi razziali di un'America in cui essere nero è sinonimo di criminalità: «Non voglio pensare che i nostri legislatori e i nostri leader abbiano bisogno di perdere un bambino prima di proteggere gli altri e attuare i cambiamenti necessari adesso», ha scritto ai Brown sua madre Sybrina. Trayvon aveva diviso l'America: «Se avessi un figlio maschio, assomiglierebbe a lui», aveva detto a caldo il presidente Barack Obama identificandosi personalmente con le difficoltà dei neri americani. Dopo l'assoluzione di Zimmermann, il primo afro-americano alla Casa Bianca aveva alzato la voce: «Ci sono pochi neri, me compreso, in questo paese che non hanno avuto l'esperienza di essere seguiti con sospetto quando fanno shopping in un grande magazzino. O di sentire i passeggeri di un auto che mettono la sicura quando ti vedono in strada. Anche questo mi è successo, almeno finché non sono diventato senatore». Rientrato a Washington per poche ore dalla vacanza di Martha's Vineyard, Obama è stato assai più prudente:«Si è reso conto che le sue parole non possono risolvere un problema vecchio secoli in quattro e quattr'otto, mentre il rischio era di infiammare la situazione», ha detto una fonte della Casa Bianca spiegando alLos Angeles Times la minore emotività nella reazione del presidente. Nella conferenza stampa improvvisata a Washington, Obama si è limitato a una dichiarazione equilibrata sul bisogno di assicurare il diritto alla protesta combattendo allo stesso tempo i comportamenti criminali: «Dobbiamo distinguere tra chi manifesta pacificamente per legittimi motivi e chi usa questa tragica morte per attività illegali».
Esteri - Medioriente
IRAQ - mercoledì Renzi a Baghdad / Isis blocca l'offensiva su Tikrit
IRAQ - mercoledì Renzi a Baghdad / Isis blocca l'offensiva su Tikrit
Annunciata una visita lampo del premier per mercoledì. Gli jihadisti bloccano l’avanzata delle forze irachene per la riconquista della città irachena. Dodicimila rifugiati in Siria
Le forze irachene hanno sospeso la breve offensiva per riconquistare Tikrit, la città del dittatore Saddam Hussein, per la strenua resistenza dei guerriglieri dello Stato islamico, che hanno anche minacciato di attaccare gli americani “in ogni luogo”. A Ginevra, intanto, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati ha annunciato una grande operazione di soccorso umanitario per rifornire di viveri oltre mezzo milione di persone sfollate nel nord del Paese in guerra. Rinfrancato dalla battaglia per riprendere il possesso della diga di Mosul dopo due mesi di sconfitte, l’esercito iracheno, appoggiato dalle milizie sciite, ha lanciato un’offensiva poco prima dell’alba verso Tikrit, 130 chilometri a nord di Baghad, diventata una roccaforte della minoranza sunnita. Ma ufficiali dello stato maggiore iracheno hanno detto a metà giornata che l’avanzata è stata fermata dai guerriglieri jihadisti. Abitanti di Tikrit, raggiunti al telefono, hanno detto che la città è saldamente in mano ai guerriglieri dello Stato islamico, che tengono le posizioni e pattugliano le strade.
Italia - Marche
Ascoli - Collisione tra due tornado / I caccia precipitati, dispersi i 4 piloti
I due velivoli erano in missione di addestramento a bassa quota. Un testimone: «Li ho visti scontrarsi da direzioni diverse e poi cadere». Il sindaco: Poteva essere un'apocalisse.
I due velivoli erano in missione di addestramento a bassa quota. Un testimone: «Li ho visti scontrarsi da direzioni diverse e poi cadere». Il sindaco: Poteva essere un'apocalisse.
Due Tornado dell’Aeronautica militare si sono schiantati sulle montagne del Piceno, nelle Marche. I caccia, provenienti da direzioni diverse, si sono scontrati in volo. Una collisione durante una missione di addestramento a una quota di 500 metri. Ancora dispersi i quattro a bordo dei due jet, tra piloti e navigatori. Le squadre di soccorso hanno rilevato segnali. Potrebbero essere quelli provenienti dai seggiolini eiettabili. Le ricerche si stanno concentrando proprio nel posto da cui provengono le trasmissioni. I due velivoli, appartenenti al 6 Stormo, si erano levati in volo dalla base militare di Ghedi (Brescia) per una missione di addestramento in vista di un’esercitazione Nato in autunno e sarebbero dovuti tornare alla base in serata.
IRAQ - Video choc
Jihadisti dello Stato Islamico decapitano reporter Usa
James Foley, 40enne freelance di Boston era stato rapito nel novembre 2012. Il video si intitola: «Messaggio all’America». Caitlin Hayden: «Siamo inorriditi»
«La prima risposta a Obama»
Prima delle immagini della decapitazione si leggono delle scritte in arabo ed inglese per spiegare che questa è la prima risposta promessa a Barack Obama per i raid aerei degli ultimi giorni contro Isis. Raid che hanno portato gli Usa, «su una superficie scivolosa verso un nuovo fronte di guerra contro i musulmani. Qualsiasi tuo tentativo, Obama, di negare le libertà e la sicurezza ai musulmani sotto il califfato islamico (il regime imposto da Isis in parte di Iraq e Siria a fine giugno, ndr) porterà alla carneficina della tua gente».
Lucianone
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