giovedì 24 luglio 2014

Personaggi - calcio / La bella storia del portiere Simone Scuffet

24 luglio '14 - giovedì         24th July / Thursday                      visione post - 8

Imbattibile Scuffet, che chiede aiuto
al prof di ginnastica / Il n.1 dell'Udinese
 e i miracoli a S. Siro

(da la Repubblica - 29/03/2014 - Francesco Saverio Intorcia)
Il sindaco di Remanzacco gli ha consegnato  la maglia numero 1 della Nazionale, al 
diavolo la scaramanzia.  Mazzarri, invece, dopo la notte stregata di San Siro, ha evo-
cato il paranormale: "Ci sono cose che non dipendono più da noi, se la palla non entra". 
Si riferiva alle mani insuperabili di Simone Scuffet (18 anni da compiere il 31 maggio), 
il ragazzino che l'ha costretto a mangiarsi la bottiglietta d'acqua per la rabbia e che poi 
ha scambiato  la maglia con Handanovic: "Lui a Udine  mi ha insegnato  tanto, è il mio
punto di riferimento - spiega Scuffet -. Tutti mi hanno fatto i complimenti a San Siro, ma
i suoi mi hanno fatto doppiamente piacere".  - 
La più bella novità del campionato è un predestinato sbucato dal vivaio dell'Udinese due 
mesi fa, una sera a Bologna. Brkic (il 1° portiere) si arrende nel riscaldamento, Kelava
(2°) è pronto, ma Guidolin indica il baby Scuffet. Anche Buffon, alla stesssa età, scavalcò 
Bucci e Nista a Parma in un colpo solo. Spiega l'allenatore dei friulani: "Ho preso una de-
cisione molto forte in una partita decisiva  per la stagione e  per la mia panchina:  mi sono
messo  nelle mani di un ragazzo di 17 anni che però aveva già mostrato freddezza e qualità
in allenamento. Ora il difficile è lasciarlo fuori".
Quella sera, i signori Fabrizio  e  Donatella Scuffet  guardano in salotto  Udinese Channel, apprendono che giocherà il loro bimbo e corrono al pub, a vedere la partita con tutto il pae-
se. Lui chiude imbattuto, va a far festa sotto i tifosi e dedica la vittoria al Friuli intero. 
Un senso d'appartenenza  e  una incredibile personalità che confermerà in ogni intervista,
senza scomporsi per l'interesse della Roma e della Juventus.  Sicuro  del nuovo contratto 
quinquennale, maturo ai microfoni come tra i pali, a ogni domanda risponde spedito  da at-
tore consumato. Il suo prof di ginnastica delle medie, Lucio Pasqualini, racconta: "Mi chie-
de consigli su come affrontare la tensione e comportarsi nelle interviste".   Di sè, Simone 
dice: "Sono un ragazzo semplice, la mia forza  è  la famiglia.    Credo in Dio, ma non sono 
praticante. Ho scelto il numero 22 perchè mi porta fortuna". Più precoce di Buffon, Peruz-
zi e Zoff, è il secondo portiere più giovane ad avere debuttato in A  dopo Pacchiarotti  del
Pescara. Figlio unico, fidanzato con Letizia, pallavolista, agli allenamenti parcheggia la mi-
nicar di fianco alla Bentley di Di Natale. Un marziano di semplicità, anche negli hobby. Il
tamburello: con la scuola arrivò alle finali studentesche. o il biliardo, scoperto guardando-
lo in tv con papà fabrizio, che fa il bidello ed era portiere all'Aurora Remanzacco, la squa-
dra in cui portò Simone a sei anni (poi Moimacco, Donatello Calcio, Udinese). Simone non
sta sempre su Thitter, ha un migliaio di seguaci (Balotelli 2 milioni):  ma qui, giovedì sera,
"Scuffet" era fra le dieci parole di tendenza in Italia, dietro la visita di Obama. Dino Zoff
l'ha  promosso ("Grande istinto, ora  deve fare  le  cose semplici"), Marchegiani  anche:
"Colpisce per la serenità, se ha un'incertezza non si fa condizionare". Con l'U17, nel 2013,
è arrivato secondo all'Europeo (parando due rigori in finale con la Russia) e agli ottavi nel
Mondiale. Con Prandelli, lo stage all'Acqua Acetosa.   Secondo il presidente dell'Udinese
Soldati, "portarlo in Brasile lo aiuterebbe a crescere". Scuffet non si scompone: "Il Mon-
diale è un sogno, non un pensiero.  Resto  concentrato  sul campionato, alla mia età  ogni 
partita è un'emozione speciale".
Continua... to be continued...

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