venerdì 30 maggio 2014

MUSICA - Museo online dedicato a Springsteen / partendo da 'Greetings from Asbury Park, NJ'

30 maggio '14 - venerdì             30th May / Friday                         visione post - 54

Apre in giugno il museo online dedicato 
a Bruce Springsteen

E' stato battezzato BlindedByTheLight.com il museo online dedicato a  BRUCE SPRINGSTEEN
e che offrirà 300 articoli che hanno avuto a che fare direttamente col Boss. Il sito sarà inaugurato nel prossimo giugno, in coincidenza del trentesimo anniversario dell'album "Born in the USA".
Come riporta "Rolling Stone", il museo proporrà oggetti di sicuro interesse per i fan di Bruce come ad esempio testi manoscritti, poster e una copia della sua patente. Michael Crane, il fondatore del museo, ha riferito che intende offrire un premio ogni sei mesi. Il primo farà
sicuramente gola: l'artwork originale autografato di un album di Bruce. "Blinded by the light", come noto, è la canzone che apre l'LP "Greetings from Asbury Park, N.J.", il primo album di Springsteen. 

Bruce e la E Street Band sono attualmente impegnati in un tour che terminerà il prossimo 18 maggio in Connecticut.

Blinded by the light     (testo)

“Madman drummers bummers and Indians
in the summer with a teenage diplomat
in the dumps with the mumps
as the adolescent pumps his way into his hat
with a boulder on my shoulder feelin’
kinda older I tripped the merry-go-round
with this very unpleasing sneezing
and wheezing the calliope crashed to the ground
some all-hot half-shot was headin’
for the hot spot snappin’ his fingers clappin’ his hands
And some fleshpot mascot was tied
into a lover’s knot with a whatnot in her hand
and now young Scott with a slingshot
finally found a tender spot and throws his lover in the sand
and some bloodshot forget-me-not whispers
daddy’s within earshot save the buckshot turn up the band
And she was blinded by the light
cut loose like a deuce another runner in the night
blinded by the light
she got down but she never got tight
but she’ll make it alright
Some brimstone baritone anti-cyclone
rolling stone preacher from the east
he says: – Dethrone the dictaphone
hit it in its funny bone
that’s where they expect it least -
and some new-mown chaperone
was standin’ in the corner
all alone watchin’ the young girls dance
and some fresh-sown moonstone was messin’
with his frozen zone to remind him
of the feeling of romance

Yeah he was blinded by the light
cut loose like a deuce another runner in the night
blinded by the light
he got down but she never got tight
but he’s gonna make it,  tonight

Some silicone sister with her manager's mister
 told me I got what it takes 
She said I'll turn you on sonny to something strong 
if you play that song with the funky break 
And go-cart Mozart was checkin' out the weather chart
to see if it was safe to go outside 
And little Early-Pearly came in by her curly-wurly
and asked me if I needed a ride 
Oh, some hazard from Harvard was skunked on beer 
playin' backyard bombardier 
Yes and Scotland Yard was trying hard, they sent a dude with a calling card, he said, do what you like, but don't do it here 
Well I jumped up, spit in the air, fell on the ground, 

asked wich was the way back home 
He said take a right at the light, keep going straight until right, 

and then boy you're on your own 
And now in zanzibar a shootin' star 

was ridin' in a side car hummin' a lunar tune 
Yes, and the avatar said blow the bar but first remove the cookie jar, we're gonna teach those boys to laugh too soon 
And some kidnapped handicap was complaining that he caught the clap from some mousetrap he bought last night 
Well I unsnapped his skull cap and between his ears I saw a gap but he'd figured he'd be all right 


He was just blinded by the light. Cut loose like a deuce 
Another runner in the night. Blinded by the light 
Mama always told me not to look into the sights of the sun 
Oh but mama that's where the fun is 

Altri testi su: http://www.testimania.com/testi/testi_bruce_springsteen_62/testi_greetings_from_asbury_park,_nj_3013/testo_blinded_by_the_light_35309.html
Tutto su Bruce Springsteen: http://www.musictory.it/musica/Bruce+Springsteen

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Ho trovato queste interessanti informazioni - approfondimenti sul primo disco
del Boss e sul testo della sua prima famosa lunga autobiografica song che lo
apre. Il tutto tratto dal libro (frutto di tesi di laurea) di Patrizia De Rossi "Bruce
Springsteen e le donne - she's the one" (2014 - Imprimatur editore / RCS Libri) 
- L u c i a n o n e -

Il primo disco di Bruce Springsteen, 'Greetings from Asbury Park', NJ, esce 
il 5 gennaio del 1973 e si apre con Blinded by the light  -  In questo brano 
Springsteen  si presenta al mondo come teenage diplomat, un ragazzino 
educato che gioca a baseball con i suoi Indians (la squadra di baseball in 
cui S. giocava da ragazzino) e osserva la realtà e l'umanità che lo circondano
L'ambiente è quello del Jersey Shore,  la spiaggia dell'Oceano Atlantico dove
si consumano  amori e drammi, l'umanità è quella  variegata  e  in alcuni casi
stravagante che popola non solo quella spiaggia  ma anche i locali notturni, i
bar, le strade di Asbury Park, una cittadina di provincia ormai in disarmo dopo
aver vissuto fasti e onori alla fine dell'800 quando viene costruita come posto
di vacanza per i ricchi che si spostano da New York per andare al mare.
Asbury  Park è un luogo ricercato, all'avanguardia per alcuni versi, pieno di
attrazioni e soprattutto vicinissimo a Manhattan  da dove  ci si arriva anche
con il treno. Questo fino alla fine degli anni Sessanta, poi comincia la crisi:
Asbury Park  perde il suo appeal  perchè  ci sono nuovi posti  da scoprire,
la gente non prende più il treno come prima, e comunque ci sono gli aerei
che ti portano molto più lontano nello stesso arco di tempo, perchè vengo-
no costruiti case e uffici più belli  ed  economici in città vicine che portano
via medici, avvocati, professionisti e impiegati.  E allora la crisi colpice la
città, provoca malcontento e scontri.   Quelli razziali, che  avvengono  nel 
1970, non fanno sconti a nessuno  portando al degrado i palazzi più belli,
i negozi, i bar, i locali e con essi  la città stessa  che diventa quella "town
full of losers" come la definirà espressamente Bruce qualche anno dopo
in Thunder Road e a cui  fa  continuo riferimento  soprattutto  nella prima 
parte della sua carriera. 
L'umanità che incontra in questa città alla deriva  è costituita  da ragazze che non vivono
una vita facile, che lottano ogni giorno  per conquistare   il loro posto  nella società, ben 
consapevoli di quanto  questo sia difficile.  Possono rimanere deluse, possono vedere i
loro sogni infrangersi, possono deprimersi, ma non getteranno mai la spugna, non mol-
leranno mai tanto facilmente, non andranno mai in crisi e seppure dovessero piombare
 nella disperazione (cosa che nel corso degli anni inevitabilmente avverrà) continueran-
no a combattere e a non rinunciare mai alla loro speranza  di vedere  realizzati i propri 
sogni.  Non le vedremo mai annullarsi completamente  e la forza dei loro sogni, e della
loro speranza, farà andare tutto per il verso giusto:

and she was blinded by the light    
 (ed era accecata dalla luce)
cut loose like a deuce another runner in the night
(tagliente come una deuce, che ancora corre nella notte)
blinded by the light  (accecata dalla luce)
she got down but she never got tight, but she'll make it alright...
(si butta giù ma non andrà mai in crisi, e alla fine ce la farà)

Lucianone

Politica - Europee 2014 / Le riflessioni - con Zygmunt Bauman

30 maggio '14 - venerdì              30th May / Friday                    visione post - 4

"Cittadini distanti / L'Ue deve
riconciliare Potere e Politica"

(da 'Corriere della Sera' - 26/05/'14 - Maria Serena Natale)
Intervista a Zygmunt Bauman
"Democrazia rappresentativa in crisi"
Sociologo e filosofo polacco nato nel 1925 Zygmunt Bauman ha
attraversato le rivoluzioni del Novecento elaborando categorie di
interpretazione della realtà diventate capisaldi della sociologia
contemporanea, in un pensiero organico sulla "modernità liquida"
che abbraccia sentimenti, consumi e rapporti di forza. Ciò a cui as-
sistiamo oggi, dice al Corriere, è "il divorzio tra potere e politica".
M.S. Natale (Corriere della Sera):
Professor Bauman, la campagna elettorale ha visto uno sforso senza precedenti
delle Istituzioni europee per mobilitare 400 milioni di cittadini. Reazione all'allar-
me populismo ma anche sviluppo naturale di un'integrazione sempre  più profon-
da che fa perno sul Trattato di Lisbona e sfocerà in una scelta "politica" del pre-
sidente della Commissione.     Eppure l'Europa stenta ad appassionare - quando
non suscita aperta ostilità. Coswa c'è all'origine di questo senso di estraneità?
Z. Bauman  -  'Si tratta di sentimenti che non sono rivolti solo alle istituzioni
europee, fisicamente lontane dai luoghi dove i cittadini affrontano le difficoltà
della vita quotidiana e regolarmente invocate dalle capitali per spiegare decisio-
ni impopolari. La sfiducia riguarda il sistema politico nel suo insieme, i cittadini
stanno perdendo la fede nella capacità delle istituzioni di rispettare le promesse.
Le radici di questa tendenza vanno ricercate nell'ultimo mezzo secolo, nel corso 
del quale i processi di deregolamentazione promossi e supervisionati dai governi
che hanno aderito alla rivoluzione neoliberale, hanno portato alla graduale sepa-
razione tra potere, inteso come capacità di fare, e politica, cioè capacità di decidere
cosa fare'. 
M .S. Natale: - Quindi la sfiducia nella politica nasce dall'indebolimento delle prero-
gative nazionali che proprio il progetto europeo vuole diluire  in un organismo fede-
rale?
Z. Bauman  -  'In pratica poteri prima esercitati all'interno dei confini dello Stato
nazione, e soprattutto i poteri finanziari che determinano benessere e miseria per
milioni di persone, sono evaporati e confluiti in un dominio extraterritoriale, una
terra di nessuno, mentre la politica è rimasta territorialmente determinata. 
L'effetto collaterale di tutto questo è, come ha fatto notare l'economista americano
Joseph Stiglitz, la totale separazione tra creazione di valore di mercato e creazione
di lavoro, con un conseguente sotto-utilizzo di uomini e macchinari, spreco e ingiu-
stizia. I valori fondamentali  che credevamo  di vedere salvaguardati dai nostri rap-
presentanti eletti - eguaglianza di opportunità, onestà, rispetto delle regole - sono
stati platealmente violati. La sopravvivenza dei governi ormai è percepita come uno 
strumento per consentire ai ricchi di accrescere la loro ricchezza, mentre i più van-
no incontro a un impoverimento irreversibile'.
M.S. Natale: - In questo vuoto di iniziativa politica come si stanno muovendo i par-
titi tradizionali?
Z. Bauman  -  'Qualsiasi cambio della guardia porta modifiche minime nelle poli-
tiche dei governi, tanto meno nelle durezze che comporta la lotta per la sopravvi-
venza in un clima di acuta incertezza'.
M.S. Natale: - E  pur  essendo  baluardo  di pace e diritti, l'Unione Europea viene
considerata complice di questo "tradimento" della politica che perpetua il vecchio
sistema del privilegio e dell'ineguaglianza.
Z. Bauman  -  'A questo si aggiunge il progressivo trasferimento all'individuo del
compito di contrastare gli effetti distruttivi del mercato che persegue il profitto a
scapito di tutti gli altri valori.   E' quello che il sociologo americano Anthony Gid-
dens ha descritto come il regno della politica della vita quotidiana dov'è il singolo 
con le sue risorse strutturalmente inadeguate, a dover assumere  l'iniziativa  per 
trovare soluzioni individuali a problemi comuni'.
M.S. Natale: - In che modo l?europa può rilanciare queste credenziali?
Z. Bauman  -  'La stessa Europa è un collettore locale di problemi globali, ma anche
un laboratorio unico nel quale sono quotidianamente dibattute e sperimentate possi-
bili soluzioni. Solo in tale misura  il contributo derll'Unione  può essere significativo
per il futuro del pianeta che va incontro a un nuovo, radicale passaggio: dal livello
degli Stati nazione alla dimensione più ampia dell'umanità già stretta nella rete del-
l'interdipendenza globale. In questo contesto conflittuale  la Ue  deve andare molto
più a fondo nel processo interno di riforma, arrivare alle radici dell'incapacità istitu-
zionale di riconciliare politica e potere.



Lucianone

giovedì 29 maggio 2014

Ultime notizie - dall'Italia e dal Mondo / Latest news

29 maggio '14 - giovedì          29th May / Thursday                       visione post - 18

Sport / calcio - Italia
Licenze Uefa: no al Parma, Toro in Europa. 
La decisione dell'Alta Corte 
Respinto il  ricorso del Parma / In Europa League va
il Torino / Serie A, gli emiliani potranno appellarsi al 
TAS di Losanna
Il club si era opposto alla decisione della Federcalcio di ritirare la licenza
Uefa per via del ritardato pagamento Irpef per alcuni tesserati, Ghirardi:
"Fine del calcio".

DALLA FESTA ALL'INCUBO
Non più di due settimane fa sul campo era stata festa grande per i gialloblu, dopo aver aspettato notizie con il fiato sospeso da Firenze, dove Cerci, dal dischetto, poteva portare il Torino in Europa League e cancellare il sogno del Parma. L’errore del giocatore granata aveva invece regalato l’Europa agli emiliani. Ma dopo la festa è cominciato l’incubo per il presidente Ghirardi e per i tifosi del Parma: non è stata concessa la licenza Uefa a causa del ritardato pagamento Irpef per alcuni tesserati. La società ha presentato ricorso ma oggi anche l’Alta Corte le ha dato torto .

Politica - M5S
Accuse e tensioni tra i 5 Stelle: è caos per il dossier sul voto
I vertici del M5S non gradiscono l'analisi dell'ufficio stampa
dei deputati alla Camera 

Carceri / Italia - Inserimento detenuti
Detenuti al lavoro nei parchi nazionali: ok dei ministri
Tutela della Natura e reinserimento sociale / Accordo tra i
dicasteri della Giustizia e dell'Ambiente / Il primo progetto
a partire dovrebbe essere quello delle Cinque Terre.

Violenza donne / INDIA
Ennesima violenza: branco stupra due ragazzine e le impicca
Un'aggressione ogni 22 minuti / L'ultimo episodio di una lunga serie
in un villaggio dell'Uttar Pradesh / Fra i sette uomini denunciati ci sono
due agenti di polizia / La rabbia della popolazione
Due sorelle indiane dalit, cioè senza casta o intoccabili, di 14 e 15 anni sono state violentate da una banda di balordi in un villaggio dell’Uttar Pradesh, nell’India nord-orientale. Le ragazzine sono state e poi impiccate a un albero di mango. Lo riferiscono i media indiani sottolineando che sette persone, fra cui due agenti, sono state arrestate. In particolare l’agenzia di stampa Ptiscrive che l’attacco è avvenuto nel villaggio di Katra e che le due adolescenti vivevano nella stessa casa da cui sono misteriosamente scomparse martedì sera. Gli abitanti del villaggio hanno allora avviato una ricerca a tappeto per trovare le tracce delle due ma purtroppo, indica l’agenzia, sono arrivati solo in tempo per scoprire i cadaveri che pendevano da un mango nell’area di Ushait. Le giovani erano scomparse dai campi dove erano andate perché nella loro abitazione non ci sono i servizi igienici (un altro grave problema del Paese tanto che nel 2012 -  il governo lanciò la campagna «No toilet, no bride» - niente bagno, niente sposa - per sensibilizzare gli indiani al problema della mancanza di wc che provoca problemi di salute e sicurezza soprattutto per le donne)..

Violenza stadio / Brasile
Battaglia campale sugli spalti durante una delle partite dell'ultima giornata del Brasileirao, il campionato di calcio brasiliano. All'Arena Joinville, il match tra Atlético Paranaense e Vasco è stato interrotto al 17' (con la squadra di casa in vantaggio 1-0) per gli scontri tra le due tifosere. La polizia militare è intervenuta solo dopo alcuni minuti, e a un certo punto in campo è atterrato anche un elicottero. Diversi i tifosi rimasti feriti; tre sono ricoverati in gravi condizioni. Il Vasco, quartultimo, con una sconfitta sarebbe stato condannato alla retrocessione. (RCD - Corriere Tv)

Lucianone

Ambiente - Italia / Il piano di Ancona contro le catastrofi

29 maggio '14 - giovedì          29th May / Thursday                   visione post - 6

Basta locali a mare 
Il Comune di Ancona ha deciso di spostare 
tutti i ristoranti da Portonovo

(da 'Venerdì' di Repubblica - 4 aprile 2014 / Valerio Gualerzi, Ancona)
Addio aperitivo in riva al mare al tramonto. Non sarò certo il problema più grave,
ma nel conto  che il riscaldamento globale si appresta  a presentarci  c'è anche la 
rinuncia a questo piacere. Per lo meno ad Ancona, primo Comune italiano ad aver
adottato un piano di adattamento ai cambiamenti climatici  che prevede  tra le sue
misure  anche  la "difesa del litorale  attraverso l'arretramento  degli stabilimenti 
balneari e dei ristoranti" di Portonovo.   A farne le spese  sarà  tra  gli altri  lo chef
pluristellato Moreno Cedroni, che nella piccola perla del Conero gestisce uno dei
sushi bar più frequentati dell'Adriatico.
Il documento approvato dal capoluogo marchigiano (un'iniziativa simile è in dirittu-
ra di arrivo a Bologna)  elenca  gli interventi  necessari  per rendere  la città meno 
vulnerabile ai fenomeni meteorologici attesi per i prossimi anni: aumento delle tem-
peste di pioggia e di vento, innalzamento  del livello  del mare, maggiore frequenza 
delle ondate di calore. Fenomeni estremi, che investiranno  una città ancora segna-
ta dalle cicatrici della grande frana che la sconvolse nel 1982, quando migliaia di cit-
tadini rimasero senza casa.  -    Così Ancona da allora ha scelto di investire non sul
consolidamento del terreno, ma su un sistema di early warning, considerato un mo-
dello in tutto il mondo, che combina geosonde con rilevamenti laser e satellitari.
"Grazie a quello shock, la cultura dell'adattamento questa comunità ormai ce l'ha
nel sangue, forse è per questo che siamo stati i primi a portare a casa questo risul-
tato", osserva uno degli estensori del Piano, il project manager per la sostenibilità 
Marco Cardinaletti.
Oltre allo spostamento di ristoranti e stabilimenti, il documento prevede la messa in
cantiere di altre misure destinate a cambiare anche  l'aspetto urbanistico della città,
come gli "interventi di drenaggio e ingegneria" per utilizzare le acque drenate a sco-
po industriale, e la creazione della cosiddetta "cometa verde", un bosco urbano dove
troverà spazio anche un museo della frana.     Perchè forse la migliore prevenzione è
proprio la memoria.





Lucianone

domenica 25 maggio 2014

Ultime notizie - dall'Italia e dall'Europa / Latest news

25 maggio '14 - domenica            25th May / Sunday                    visione post - 7

Politica
ELEZIONI EUROPEE
Italia - Vince Renzi / Pd mai così forte / Flop di Grillo
Il successo del presidente del Consiglio supera ogni previsione,
va oltre il 40% / Serracchiani: 'Dati straordinari, premiato il lavoro
del governo' 
Francia - Terremoto Le Pen / Il Fronte di Le Pen primo
partito / Crollo storico per i socialisti di Hollande / Riunione
all'Eliseo / La leader dell'ultradestra: 'Sciogliere il Parlamento'
Gran Bretagna - Londra
Terremoto Farage / Il leader dell'Ukip (partito populista)
rivendica la vittoria alle urne / In calo i conservatori-tory del
premier Cameron
Germania - Merkel in calo / Schulz trascina la Spd /
L'"Alternativa" strappa circa sei deputati / Un seggio ai neonazisti
Grecia - Tsipras trionfa nella sua Atene / Resiste l'alleanza pro Ue
Spagna - Bocciati i popolari e i socialisti / Sinistra ok  e 
aumentano i separatisti catalani / 5 seggi a 'Podemos', partito
degli Indignados
Portogallo - Sale l'opposizione socialista
I successi della destra dall'Austria all'Ungheria
Austria -  E' raggiante Heinz-Christian Strache, il leader del partito
della libertà austriaco (Fpo): due seggi per la formazione liberale scivo-
lata negli anni su posizioni sempre più populiste ed euroscettiche.
Ungheria - Salda a destra l'Ungheria del primo ministro Viktor Orbàn:
la sua Fidesz è in testa alle proiezioni (52%). Seconda con il 15% l'ultrade-
stra xenofoba di Jobbik.

Germania - Berlino
Nemmeno Angela Merkel riesce a vincere sempre, anche se resta la prima in
classifica. Questa volta sono andati  meglio di tutti  i socialdemocratici del 
vice cancelliere Sigmar Gabriel, che hanno approfittato dell'effetto Schulz,
il "candidato tedesco" alla guida dell'Europa. Lo hanno ringraziato e ap-
plaudito a lungo, nella festa del Willy-Brandt-Haus, dove il capolista del-
la Spd aveva le lacrime agli occhi. Ma, intanto, si fanno avanti gli anti-euro
di Alternative fur Deutschland e un trionfante Bernd Lucke, il loro leader,
prepara le valigie per Bruxelles annunciando addirittura che "in Germania
è nato un nuovo partito popolare". - I Verdi e la Linke mantengono la loro
forza, i liberali continuano a soffrire, entrano le formazioni più piccole (neo
nazisti compresi), grazie all'abolizione della soglia di sbarramento.  
-  Il risultato negativo dei cristiano-sociali trascina in basso la Cdu. Senza 
la soglia conquistano un seggio anche i Pirati. 
Grecia - Atene
Nel paese della crisi (che si affida alla sinistra) trionfa Tsipras, il giovane
leader candidato alla presidenza dell'Unione europea: "Oggi è una bella
giornata, adesso rimettiamo la gente al centro degli interessi".  Il partito 
di Tsipras oltre il 26%. Batosta per l'alleanza di governo Preoccupa l'avan-
zata dell'ultra destra.
Alexis Tsipras appare all'improvviso. Tre minuti in tutto. Scende di corsa le 
scale del quartiere generale e si affaccia su piazza Koumoun dourus già pie-
na di gente. Le voci diventano grida e le grida si trasformano in un boato.
"Le proiezioni confermano i sondaggi e gli exit poll", scandisce il leader 
di Syriza. "Siamo nettamente in testa. Siamo il primo partito in Grecia".
Le proiezioni ufficiali, quelle diffuse dal ministero degli Interni, rafforza-
no i primi dati apparsi in tv e sulla rete: la coalizione della sinistra radica-
le si assesta attorno al 26-27 per cento. Conferma lo stesso risultato ottenu-
to due anni fa, dopo la crisi del governo dominato dal Pasok.
Portogallo - Lisbona 
A poco più d'un anno dalla vittoria alle politiche, il centrodestra del premier
Pedro Passos Coelho sembra aver perso una buona fetta di consensi.
Nei primi exit poll la coalizione formata dai Socialdemocratici e dai conser-
vatori del Cds si sarebbe fermata attorno al 25-29 per cento. In testa è invece
il partito Socialista di Francisco Assis, che avrebbe ottenuto tra il 30 e il 36 
per cento dei voti. Al terzo posto l'alleanza comunista-verde (11-15 per cento).
In calo rispetto al 2009 l'estrema sinistra.

Continua... to be continued...  

Sport - calcio / Champions League: il Real Madrid ha vinto il derby con l'Atletico

25 maggio '14 - domenica            25th May / Sunday                    visione post - 9


FINALE di Champions
Real Madrid  -  Atletico M.    4  -  1
Ancelotti record: terzo trionfo nella C.L. / Ha eguagliato
Paisley per numero di coppe conquistate, ma lui lo ha fat-
to con 2 squadre diverse / E alla fine dice: "Il Real ci ha
sempre creduto"
La Decima porterà per sempre il suo marchio: Carlo Ancelotti, primo allenatore di sempre a vincere tre Champions con due squadre diverse (Milan e Real Madrid, a tre era arrivato anche Bob Paisley ma guidando sempre il Liverpool), primo ad arrivare a quota 5 Champions tra giocatore e tecnico, e a questo punto davanti a lui resta soltanto Gento, che ne ha conquistate 6, tutte da calciatore.
Luis Figo lo ricorda a tutti: Real Madrid e Atletico Madrid si giocano la coppa a Lisbona. Afp
Inizio di partita:
Luis Figo con la Coppa (orecchiuta) a ricordare a tutti che Real Madrid
e Atletico Madrid si giocano la coppa a Lisbona

LA GIOIA — "Abbiamo sofferto, ma abbiamo meritato - ha spiegato Ancelotti - Ci abbiamo provato e ci siamo riusciti, seppur con difficoltà. Abbiamo segnato nel recupero, abbiamo sempre creduto di poter pareggiare e alla fine tutto è andato bene. Se avessi potuto scrivere io il copione, avrei detto un gol nel primo tempo, uno nel secondo e uno alla fine: 3-0. E invece è andata così. Siamo stati anche fortunati. La Champions l'abbiamo fatta tutto bene, la chiave è stata la semifinale, dove abbiamo demolito il Bayern e quella partita ci ha dato fiducia per la finale. Purtroppo non siamo arrivati nel modo migliore a questa partita, con Pepe fuori e Benzema al 50%. Resto sicuro al Real, sarei rimasto comunque ma ora sono un po' più comodo in panchina". Su Ramos: "Miglior difensore? Direi miglior centravanti" - scherza.

TRIONFO — Ci sono altri numeri che premiano Carletto che al primo anno al Real, tanto per fare un esempio, ha fatto meglio di José Mourinho, non uno qualunque. Lo Special One portò a casa solo la Coppa del Re, Ancelotti ha fatto l'accoppiata, come gli riuscì anche nel 2003 sulla panchina del Milan, anche lì al primo anno dall'inizio, visto che era arrivato la stagione precedente subentrando a Terim a campionato in corso. L'uomo che "preferisce la coppa" (il titolo della sua autobiografia) ha colpito ancora.

Real - Atletico  0 - 1
Lo stacco di testa di Diego Godin su Khedira: Casillas è fuori posizione
Il portiere del Real non riesce a rimediare: è l'1.0 dell'Atletico
Casillas medita sul suo errore, preoccupato per la svolta data alla partita nel 1° tempo

Lucianone

giovedì 22 maggio 2014

Sport - calcio / serie A - 38^ e ultima giornata 2013/14

22 maggio '14 - giovedì           22nd May / Thursday                visione post - 26

Risultati delle partite
Udinese      3      Catania    2    Genoa   1     Juventus   3     Chievo   2     Fiorentina   2
Sampdoria   3     Atalanta   1     Roma    0      Cagliari    0     Inter      1     Torino         2

Lazio        1     Milan        2     Napoli     5     Parma     2
Bologna   0     Sassuolo   1      Verona   1     Livorno   0

Classifica finale
JUVENTUS (campione)  102  /   Roma 85  /   Napoli   78  /   Fiorentina   65  /   Inter   60  /
Parma  58  /   Torino, Milan   57  /   Lazio   56  /   Verona   54  /   Atalanta   50  /
Sampdoria   45  /   Genoa, Udinese   44  /   Cagliari   39  /   Chievo   36  /   Sassuolo   34  /  
Catania   32  /   Bologna   29  /   Livorno   25 

LA JUVE E LA CARICA DEI 102
Tutto lo 'Juventus Stadiium' ai piedi di Antonio Conte /
Gli ultrà provano a rovinare tutto: ma finalmente il resto
dei tifosi reagisce / Pirlo: "Volevamo vincere per superare
i cento punti" / Llorente: "Il gol più importante è stato al
Verona: era un momento delicato ed era il primo".
La Roma perde anche in casa del Genoa e chiude a -17.
Finisce amaramente per il Toro con Cerci che sbaglia il 
rigore decisivo al 94' . Ne approfitta il Parma che entra
in Europa League. Per il Milan inutile vittoria col Sas-
suolo. 
Situazione finale con quadro completo
Scudetto  -  Juventus
Retrocesse in serie B  -  Bologna, Catania, Livorno
Champions League  -  Juventus, Roma, Napoli
Europa League  -  Fiorentina, Inter, Parma


I marziani e il nulla dietro di loro   (1^ parte)
Dietro ogni numero c'è sempre una storia, un racconto da interpretare.   Chi parla di 
freddezza delle cifre non le conosce e non le ama. E questo cubitale 102 bianconero
ha  il fascino  misterioso  di una creatura  mai vista, è un meteorite  precipitato sulla
Terra: se ne parlerà per decenni, forse finchè la gente avrà voglia di giocare a pallo-
ne, finchè esisteranno campionati e squadre. E' l'Everest: più in alto non si va.
Qui siamo molto oltre la statistica r i record: 102 punti rappresentano infatti la sostanza
di una squadra formidabile, irraggiungibile, la sua continuità e il suo codice genetico.
Ma sono anche  la dimensione  di una voragine, la profondità dell'abisso, perchè tra  la
Juventus  e  gli altri  c'è il nulla, o quasi. 17 punti più della Roma, seconda, e 24 più del
Napoli, terzo. Settanta punti più del Catania  terzultimo, cioè il primo dei sommersi: si-
gnifica che il campionato non p uno ma almeno tre, o quattro, un insieme di blocchi lon-
tanissimi, di forze assurdamente diseguali, colpa anche  della paurosa eclisse di Milan
e Inter. La prova, superflua, che venti squadre  sono troppe  e  che il livello medio del
nostro calcio è sempre più basso, e non certo per colpa della Juve che passeggia sulle
macerie.
Non si vincono 33 partite su 38, e 19 su 19 in casa, se molti tra gli avversari non sono
friabili o smarriti.  Aveva ragione Capello, con buona pace di Conte: la serie A  non è
allenante, e questa è la faccia nascosta (ma neanche troppo) della Luna bianconera.
Due eliminazioni consecutive in Europa, contro avversari in fondo appena normali co-
me Galatasaray e Benfica, nel cuore della trionfale campagna d'Italia misurano le di-
stanze e la strada ancora da percorrere.    Del resto, senza consapevolezza del limite
non cresce nessuno.
(da la Repubblica / RSport - 19/05/'14 - Maurizio Crosetti)

Disuguaglianze anche nel calcio della A
Con l'introduzione dei 3 punti in classifica, in caso di vittoria di una
squadra, si era detto a suo tempo che ci sarebbe stato un bel balzo
in avanti di chi se ne avvantaggiava, e che quindi  gli scarti  tra un
team e l'altro sarebbero stati più notevoli. E ciò è puntualmente av-
venuto. Ma da circa due, forse tre anni questi balzi e scarti si stan-
no facendo sempre più netti e marcati, fino ad arrivare, quest'anno
a dei distacchi quasi astronomici.  Le cause sono diverse, ma certa-
mente la più sicura, palpabile è l'abbassamento del livello tecnico-
tattico di parecchie squadre, e poi la mancanza di talenti registi al 
livello di quelli avuti in passato, e pure di bomber attaccanti  puri.
E qui la nota dolente è la sovrabbondanza di giocatori stranieri, e
la mancanza di un settore giovanile nostrano vero e proprio: si sa,
è il mercato aperto che non fa crescere giocatori italiani più o me-
no talentuosi. Ormai si va alla ricerca dei pezzi pregiati, per lo più
stranieri, si formano squadre forti con giocatori (di solito atranieri)
più pagati sul mercato - la stessa Juventus ha seguito questo trend
(con successo, naturalmente) - e intanto i piccoli club si devono ac-
contentare degli scarti (in maggioranza italiani) che spesso non so-
no più tanto giovani (Toni, Di Natale e lo stesso Totti sono stati ec-
cezioni) ma fanno gruppo e spesso panchina. Insomma c'è mancan-
za di giovani giocatori italiani, che abbiamo trascurato sempre più
per cercare i fuoriclasse stranieri, che spesso sono invece dei flop,
e l'investimento in giovani vivai locali è ormai fatto da pochissime
squadre- E poi a lungo andare la differenza si vede, in termini so-
prattutto di disuguaglianza nei risultati e in classifica.  (Lucianone)

Lucianone

Storie - Usa / sport: generosità di gemella

22 maggio '14 - giovedì             22nd May / Thursday                  visione post - 5

La corsa delle gemelle tredicenni
che ha commosso l'America
E' la generosità di una sorella o qualcosa di più?

(da 'Corriere della Sera' - 16/05/2014 - Paolo Di Stefano)
La favola di Claire che soccorre la gemella e la porta al traguardo
"Quando tratti  con tuo fratello. sii cortese, ma guarda di avere un testimone".   
E' un pensiero del poeta greco Esiodo, che in tutta evidenza non doveva essere 
particolarmente fiducioso nei rapporti tra consanguinei. Forse avrebbe cambiato 
idea se avesse visto  le fotografie  di Chloe Gruenke  e  della sua gemella  Claire,
tredici anni: l'una, Chloe, presa sulle spalle  dall'altra, Claire, lungo la pista di
atletica di Trenton, nell'Illinois, durante gli 800 metri di corsa organizzati dal-
la scuola media della città. 
Il racconto  -  Chloe è in testa ma sente un forte dolore alla coscia e sulla prima 
curva del secondo giro si lascia cadere per terra: Claire è indietro, con il gruppo, 
e avvicinandosi alla sorella dolorante decide di fermarsi, le chiede cos'è successo,
non ci pensa due volte e se la carica sulle spalle. Mancano 370 metri all'arrivo  e
Claire a piccoli passi, con il suo doppio in lacrime sulla schiena, , stringe i denti,
comincia a sentire l'urlo della folla che la spinge ad andare avanti e non molla.
Le loro compagne-avversarie hanno già tagliato il traguardo , ma prima dell'ar-
rivo Claire non è abbastanza  contenta della sua generosità, fa scendere sua so-
rella e la esorta a precederla. Chloe la trascina con sè e arrivano insieme.
Pubblico in delirio. "Guarda di avere un testimone". Sulla pista di Trenton ce
n'era qualche centinaio, di testimoni. Compreso l'allenatore delle gemelle, che
intervistato da una tv locale ha detto quel che doveva dire: "Alleno da vent'an-
ni, ho seguito più di duecento gare, ma è la prima volta che mi sono scese le la-
crime. Una scena del genere vale più di un trofeo".    Anche papà Gruenke ha
detto quel che non poteva non dire: "Sono orgoglioso delle mie figlie".
La televisione  ha ripreso le immagini, e le due ragazze, che a vederle  correre
non sembrano modelli di eleganza atletica, sono diventate due eroine del fair
play sportivo. Biondine, la stessa coda di cavallo, la stessa carnagione pallida,
la stessa fronte spaziosa, la stessa casacca arancione, Claire decisamente  più
minuta di Chloe, che nel sorriso giulivi esibisce un vuoto infantile tra i denti.
Forse ha ragione Esiodo  -  Per un gesto del genere non basta essere fratelli,
bisogna essere qualcosa in più. Bisogna avere convissuto per nove mesi nello
stesso  grembo  materno, bisogna essere (stati)  etimologicamente  simbiotici,
un'anima in due corpi, bisogna che uno consideri l'altro la parte migliore di
sè, come dice lo scrittore Giorgio Pressburger  parlando del siuo fratello ge-
mello Nicola: "E' la parte migliore di me".  E chissà se Claire avrebbe avuto
lo stesso istinto di soccorso se Chloe fosse stata "solo" la sua sorella. Ma pro-
babilmente  non è vero  neanche questo, se si va a sfogliare la letteratura sul-
l'argomento: non solo "I due gemelli" dello stesso Pressburger", un roman-
zo di grande sottigliezza psicologica che racconta la rivalità (ambigua) dovu-
ta all'amore per la stessa donna.   Tanto meno se si ricorre a Carlo Goldoni,
che in una nota commedia mise in scena i garbugli, destinati a risolversi tra-
gicamente, che nascono dall'identità dello sciocco Zanetto e del saggio Toni-
no, non copie ma opposti e complementari l'uno all'altro.


Le due gemelline che hanno commosso gli americani
ll filone letterario dei gemelli , in effetti, viene da molto lontano e precede
persino la leggenda fratricida di Romolo e Remo, affondando nel mito. Ma 
insomma, in genere, a conti fatti, non si può  dare  tutto il torto  a  Esiodo,
benchè Plauto  cerchi  di smentirlo, buttandola nel comico, con i suoi due
Menecmi, omonimi oltre che identici e solidali a vita. Fu il modello cui si
ispirò Shakespeare quando scrisse la celebre  "Commedia degli equivoci",
dove la coppia gemellare viene ulteriormente raddoppiatam creando una
vertigine farsesca. - Va da sè che di tutto ciò sono giustamente ignare le
due sorelle Gruenke...

Lucianone

martedì 20 maggio 2014

Sport - calcio / Serie B - 40^ giornata 2013/14

20 maggio '14 - martedì              20th May / Tuesday                    visione post - 35

Risultati delle partite
Varese   1      Empoli    3      Palermo   1      Padova    2      Modena   1  
Brescia   2       Novara   1      Carpi       2      Pescara   1      Avellino    0

Virtus Lanciano   2      Reggina   1      Juve Stabia   2      Trapani    2 
Spezia                   2      Cesena    2       Crotone        2      Ternana   1

Classifica squadre
PALERMO  82  /   Empoli   68  /   Cesena   65  /   Latina   64  /   Modena   62  /   Bari   60  /
Crotone   59  /   Siena, Spezia, Lanciano   58  /   Trapani   57  /   Avellino   56  /   Carpi   55  /
Brescia   53  /   Pescara   51  /   Ternana   48  /   Cittadella   45  /   Varese, Novara   43  /
Padova   38  /   Reggina   28  /   Juve Stabia   19


   

Classifica marcatori
        giocatori                    gol totali        rigori
Mancosu /Trapani                   25                 4
Tavano   /Empoli                     20                 3
Babacar /Modena                   20                 4
Pavoletti /Varese                    19                 2
Antenucci /Ternana                19                 7
Caracciolo /Brescia                18                 5
Maccarone /Empoli                15                 1
Jonathas /Latina                    14                 1 
Gabalinov /Avellino               14                 2
Hernandez /Palermo              14                5

Continuazione... to be continued...


lunedì 19 maggio 2014

SOCIETA' / moderna - Il nuovo popolo globalizzato (e rivoluzionario)

19 maggio '14 - lunedì           19th May / Monday                    visione post - 31

(da la Repubblica - 15/05/2014 - di Thomas L. Friedman, Hanoi/Vietnam)

IL POPOLO DELLA PIAZZA
Penso proprio che inizierò a viaggiare più spesso da Kiev a Hanoi.  E' soltanto quando hai
la possibilità di recarti in due luoghi apparentemente così tanto privi di connessione alcuna
che ti rendi conto davvero dei big trend.   E uno dei  big trend  di cui  mi sono  accorto  è
l'affermarsi del "Popolo della Piazza".
Nel 2004 il politologo di Harvard Samuel Huntington  parlò  di una "superclasse"  globale
che si andava affermando, quella degli "Uomini di Davos". Si riferiva a chi prendeva parte al
Forum economico mondiale di Davos: un'élite transnazionale e cosmopolita, formata da appar-
tenenti  al mondo dell'hitech, della finanza, delle multinazionali, del mondo accademico e delle
Ong. Gli uomini di Davos avevano "scarso bisogno di lealtà nazionale"  e più in comune tra loro
dei loro concittadini, sosteneva Huntington. Oltretutto, avevano anche le competenze giuste per
trarre beneficio in modo sproporzionato dalla nuova globalizzazione dei mercati e dal diffonder-
si delle tecnologie dell'informazione.
Beh, a distanza di dieci anni, mentre la rivoluzione dell'Information Technology e la globalizza-
zione sono state democratizzate  e  si sono espanse, e siamo passati  dai laptop  per le élite agli
smartphone per tutti, dai network  per i pochi fortunati di Davos a Facebook per tutti, e dai ric-
chi che potevano parlare dalle stanze del potere in esclusiva, a chiunque oggi può rispondere su
Twitter ai propri leader - sta vedendo la luce una nuova forza politica globale, più grande  e più
importante degli uomini di Davos. Io la chiamo il Popolo della Piazza. -  E' formato per lo pià
da giovani , che aspirano a standard di vita migliori e a una maggiore libertà, che perseguono le
riforme o la rivoluzione (a seconda del governo che si ritrovano), e sono collegati  gli uni agli al-
tri dal fatto di ammassarsi nelle piazze o ritrovarsi in massa in qualche piazza virtuale o in en-
trambe, e sono uniti più da una direzione comune nella quale vorrebbero avviare le loro società
che da un programma comune.  Questo Popolo  ormai l'abbiamo visto  nelle piazze  di Tunisi,
del Cairo, di Istanbul, Nuova Delhi, Damasco, Tripoli, Beirut, Sana'a, Teheran, Mosca, Rio,
 Tel Aviv, e Kiev, come pure nelle piazze virtuali di Arabia Saudita, Cina e Vietnam.
Questi tre ultimi paesi hanno un numero insolitamente grande di utenti di Facebook, Twitter o
YouTube, o dei loro equivalenti cinesi, che complessivamente formano una piazza virtuale nel-
la quale ritrovarsi , entrare in contatto , promuovere il cambiamento, e sfidare l'autorità.
Il blogger più popolare in Vietnam, Nguyen Quang Lap, ha più follower  di qualsiasi giornale
governativo qui a Hanoi.   In Arabia Saudita  uno degli hashtag più popolari  di Twitter  è "If I
met the King I would tell him" (se iincontro il re, glielo dico).
Ma il Popolo della Piazza non sta soltanto addensando le sue file  e appropriandosi di sempre
maggior potere. "Il nostro obiettivo è che entro tre anni ogni vietnamita possegga uno smartpho-
ne", mi ha detto Nguyen Manh Hung, a capo del Viettel Group, una società di telecomunicaziio-
ni vietnamita. "Stiamo mettendo a punto uno smartphone che costi ,meno di 40 dollari, ma il no-
stro obbiettivo è scendere sotto i 35. Facciamo pagare due dollari al mese per Internet, per la
connessione a un pc, e 2,50 per i servizi voice da smartphone". Dato che i media vietnamiti so-
no soggetti a una rigida censura, non è un caso se 22 su 90 milioni di vietnamiti hanno una pagi-
na Facebook. Soltanto due anni fa erano otto milioni. Il Vietnam ha centomila giovani che stu-
diano all'estero: dieci anni fa erano un decimo. E sono tutti Popolo della Piazza del futuro.
Certo, il Popolo della Piazza rappresenta politichediverse, compresi i Fratelli musulmani in Egit-
to e gli ultranazionalisti a Kiev. Ma il trend dominante che pervade tutti loro è uno solo: "Ades-
so abbiamo gli strumenti per vedere come vivono tutti gli altri, comprese le opportunità che ci
sono all'estero e quanto sono corrotti i nostri leader in patria. E non tollereremo all'infinito di vi-
vere in un posto nel quale non possiamo realizzare il nostro pieno potenziale. Oltretutto, adesso
abbiamo gli strumenti per partecipare e fare qualcosa in proposito".
Come dice un esperto vietnamita di politica estera, in un modo o in un altro il Popolo della Piaz-
za "chiede un nuovo contratto sociale" con la vecchia guardia che ha dominato la politica.   "La
gente vuole fare sentire la propria voce in ogni dibattito importante", per non parlare della richie-
sta di scuole migliori, strade e legalità. Il Popolodella Piazza fa anche presto a instaurare parago-
ni con gli altri. "Perchè quei thai escono a manifestare e noi non possiamo?".
Il Popolo della Piazza in Ucraina vuole associarsi all'Unione europea  non soltanto perchè crede
che essa sia la chiave per la prosperità, ma anche  perchè  crede che le leggi europee, le norme
giudiziarie, gli standard richiesti e il requisito della trasparenza forzeranno quei cambiamenti che
vogliono a casa loro ma che non possono essere generati nè dall'alto nè dal basso. E i riformisti
vietnamiti vogliono per gli stessi motivi entrare a far parte del Partenariato transpacifico.
A differenza degli Uomini di Davos, il Popolo della Piazza vuole sfruttare  l'economia globale per
riformare i propri paesi, non per innalzarsi sopra di essi.
A Hanoi ho tenuto un discorso sulla globalizzazione all'università. Poi ho chiacchierato con Anh
Nguyen, una giovane studentessa di 19 anni che mi ha rivolto alcune domande interessanti.  La
sua conversazione era inframmezzata dalle espressioni tipiche della Piazza:"Sento di avere più
potere... Penso che il Vietnam possa cambiare...  Per favore racconti a tutto il mondo l'enorme
caso di appropriazione indebita (in una società statale di spedizione) portato alla luce qui. Prima
la gente se ne sarebbe rimasta zitta, ma adesso è arrivata la sentenza con la condanna a morte
dei responsabili. Questo ha stupito moltissimo la popolazione...  Adesso non tutti i grossi boss
si sentiranno protetti dal governo.... Riceviamo molte informazioni da fonti diverse di tutto il mon-
do. E questo ci apre gli occhi". Anh Nguyen ha aggiunto anche: Rispetto ai miei genitori, sento
di avere molte più possibilità di perseguire il mio pieno potenziale, ma non ancora quanto vorrei".
(traduzione di Anna Bissanti)

Continua... to be continued...

domenica 18 maggio 2014

Sport - Tennis / Internazionali di Roma: trionfa la Wlliams, ma Errani infortunata

18 maggio '14 - domenica               18th May / Sunday                       visione post - 11

Terzo successo di Serena Williams a Roma
Batte Sara Errani per 6-3, 6-0 ma pesano i problemi fisici
dell'azzurra / "Sono rimasta in campo - dice la Errani - per
rispettare questo splendido pubblico" / Adesso è in dubbio
la partecipazione di Sara nella finale di doppio.
Non è il finale sognato, nemmeno immaginato. Sara Errani ha appena firmato il break su Serena Williams e serve per riagganciarla sul 4-4, il Foro Italico la sostiene al massimo, ma un dolore muscolare rovina tutto. La palla del controbreak, nemmeno la rincorre, e quando l'azzurra sparisce nel tunnel per l'inevitabile trattamento medico, irrompe la paura di non vederla rientrare. Invece Sarita riappare al centro del campo e a testa alta incassa il 6-3 6-0 che regala il titolo alla statunitense, terzo a Roma dopo quelli del 2002-2013 e 60° in carriera. Ma gli applausi vanno alla Errani, gamba sinistra fasciata e lacrime che scorrono sul viso, prima fra le umane in questa edizione degli Internazionali.
Le lacrime di Sara Errani; si è infortunata a metà finale

TENSIONE — "Mi dispiace moltissimo - sono le prime parole di Sara Errani - siete stati meravigliosi tutta la settimana e sono rimasta in campo solo per voi" dice dopo essere stata consolata nel suo angolo dal presidente del Coni Giovanni Malagò. A stoppare l'azzurra potrebbe essere stato un problema ai flessori della gamba sinistra, ma saranno i medici a dire se è a rischio la partecipazione al Roland Garros. Certa è soltanto la tensione che aleggiava sul Centrale fin dalle prime battute del match: tanti errori e pochi vincenti da una parte e dall'altra della rete, qualcosa di più simile a Risiko che a una partita di tennis.

 Mescolando italiano e inglese, la 32enne fuoriclasse americana ha ringraziato il suo allenatore e il pubblico che gremiva il Centrale del Foro Italico.



WILLIAMS — Il primo break Williams arriva subito dopo un doppio fallo e un errore a rete dell'azzurra, troppo contratta per poter far male alla statunitense. Quando finalmente arriva un vincente (e palla del controbreak) nel terzo game, Serena si salva col nastro, e ancora col nastro conquista il 3-0. Sembra partita chiusa, come nelle previsioni della vigilia, invece la regina Usa sbaglia più del previsto e concede a Sarita il primo game. Potrebbe accorciare ancora, la Errani, ma anche la seconda palla break svanisce con un ace imprendibile. Scorre senza brividi il 4-2 Sara, poi finalmente la "cichi" prende il coraggio a due mani e trova la via per strappare il servizio. Match riaperto finalmente, il volume del pubblico sale al massimo, ma è un'illusione. Al posto del 4-4 arriva l'infortunio che di fatto mette fine al match.
REGINA — Serena quasi non festeggia, riesce solo a dire "mi dispiace" quando incrocia lo sguardo della Errani a fine match. Per la statunitense è il successo numero 60 in carriera, ad appena 7 da Billie Jean King. Sono 53, inoltre, le vittorie sulla terra (2 sconfitte) da quando nel 2012 si è convinta che poteva tornare a essere competitiva anche su questa superficie. Sara Errani, invece, conserva l'undicesimo posto nel ranking Wta, respingendo per il momento l'attacco di Flavia Pennetta. Al di là dei numeri, una settimana in cui cadono sotto i suoi colpi la cinese Li Na e la serba Jankovic è comunque da ricordare, sopratutto perché è accaduto a Roma.
 (da  Gazzetta.it)

Lucianone