giovedì 22 maggio 2014

Storie - Usa / sport: generosità di gemella

22 maggio '14 - giovedì             22nd May / Thursday                  visione post - 5

La corsa delle gemelle tredicenni
che ha commosso l'America
E' la generosità di una sorella o qualcosa di più?

(da 'Corriere della Sera' - 16/05/2014 - Paolo Di Stefano)
La favola di Claire che soccorre la gemella e la porta al traguardo
"Quando tratti  con tuo fratello. sii cortese, ma guarda di avere un testimone".   
E' un pensiero del poeta greco Esiodo, che in tutta evidenza non doveva essere 
particolarmente fiducioso nei rapporti tra consanguinei. Forse avrebbe cambiato 
idea se avesse visto  le fotografie  di Chloe Gruenke  e  della sua gemella  Claire,
tredici anni: l'una, Chloe, presa sulle spalle  dall'altra, Claire, lungo la pista di
atletica di Trenton, nell'Illinois, durante gli 800 metri di corsa organizzati dal-
la scuola media della città. 
Il racconto  -  Chloe è in testa ma sente un forte dolore alla coscia e sulla prima 
curva del secondo giro si lascia cadere per terra: Claire è indietro, con il gruppo, 
e avvicinandosi alla sorella dolorante decide di fermarsi, le chiede cos'è successo,
non ci pensa due volte e se la carica sulle spalle. Mancano 370 metri all'arrivo  e
Claire a piccoli passi, con il suo doppio in lacrime sulla schiena, , stringe i denti,
comincia a sentire l'urlo della folla che la spinge ad andare avanti e non molla.
Le loro compagne-avversarie hanno già tagliato il traguardo , ma prima dell'ar-
rivo Claire non è abbastanza  contenta della sua generosità, fa scendere sua so-
rella e la esorta a precederla. Chloe la trascina con sè e arrivano insieme.
Pubblico in delirio. "Guarda di avere un testimone". Sulla pista di Trenton ce
n'era qualche centinaio, di testimoni. Compreso l'allenatore delle gemelle, che
intervistato da una tv locale ha detto quel che doveva dire: "Alleno da vent'an-
ni, ho seguito più di duecento gare, ma è la prima volta che mi sono scese le la-
crime. Una scena del genere vale più di un trofeo".    Anche papà Gruenke ha
detto quel che non poteva non dire: "Sono orgoglioso delle mie figlie".
La televisione  ha ripreso le immagini, e le due ragazze, che a vederle  correre
non sembrano modelli di eleganza atletica, sono diventate due eroine del fair
play sportivo. Biondine, la stessa coda di cavallo, la stessa carnagione pallida,
la stessa fronte spaziosa, la stessa casacca arancione, Claire decisamente  più
minuta di Chloe, che nel sorriso giulivi esibisce un vuoto infantile tra i denti.
Forse ha ragione Esiodo  -  Per un gesto del genere non basta essere fratelli,
bisogna essere qualcosa in più. Bisogna avere convissuto per nove mesi nello
stesso  grembo  materno, bisogna essere (stati)  etimologicamente  simbiotici,
un'anima in due corpi, bisogna che uno consideri l'altro la parte migliore di
sè, come dice lo scrittore Giorgio Pressburger  parlando del siuo fratello ge-
mello Nicola: "E' la parte migliore di me".  E chissà se Claire avrebbe avuto
lo stesso istinto di soccorso se Chloe fosse stata "solo" la sua sorella. Ma pro-
babilmente  non è vero  neanche questo, se si va a sfogliare la letteratura sul-
l'argomento: non solo "I due gemelli" dello stesso Pressburger", un roman-
zo di grande sottigliezza psicologica che racconta la rivalità (ambigua) dovu-
ta all'amore per la stessa donna.   Tanto meno se si ricorre a Carlo Goldoni,
che in una nota commedia mise in scena i garbugli, destinati a risolversi tra-
gicamente, che nascono dall'identità dello sciocco Zanetto e del saggio Toni-
no, non copie ma opposti e complementari l'uno all'altro.


Le due gemelline che hanno commosso gli americani
ll filone letterario dei gemelli , in effetti, viene da molto lontano e precede
persino la leggenda fratricida di Romolo e Remo, affondando nel mito. Ma 
insomma, in genere, a conti fatti, non si può  dare  tutto il torto  a  Esiodo,
benchè Plauto  cerchi  di smentirlo, buttandola nel comico, con i suoi due
Menecmi, omonimi oltre che identici e solidali a vita. Fu il modello cui si
ispirò Shakespeare quando scrisse la celebre  "Commedia degli equivoci",
dove la coppia gemellare viene ulteriormente raddoppiatam creando una
vertigine farsesca. - Va da sè che di tutto ciò sono giustamente ignare le
due sorelle Gruenke...

Lucianone

Nessun commento:

Posta un commento