martedì 8 aprile 2014

Lavoro - Le professioni del futuro

8 aprile '14 - martedì                    8th April / Tuesday                       visione post - 9
   Ecco i lavori del 2030: dal broker 
del tempo  all'avvocato virtuale   
Le 20 professioni richieste nei prossimi decenni 
nelle previsioni fatte dall'Istituto FastFuture 

(da 'la Repubblica' - 29/05/2013 - Cinzia Sasso)
Dimenticate l'ingegnere, il geometra, il dottore della mutua; dimenticate perfino 
l'insegnante, l'avvocato e il generico informatico.  Nella società che verrà, con il 
mondo reale che si sovrappone a quello virtuale, non ci sarà più posto per profes-
sioni come queste e compariranno invece  una quantità  di nuove specializzazioni 
sconosciute e perfino misteriose.   Chiamati dal governo britannico a scrutare le
professioni del futuro, i ricercatori dell'Istituto FastFuture, hanno invitato un par-
terre di scienziati illustri a fare delle previsioni  e  hanno proiettato il mondo dei 
prossimi vent'anni confezionando una lista di 29 nuovi lavori  che saranno quelli
di cui ci sarà bisogno domani. Mestier in linea con i cambiamenti epocali che ci
aspettano e che preconizzano  una inesorabile agonia dei mestieri che conoscia-
mo. Una previsione che sembra fantascienza, ma che  il premier inglese  David
Cameron  ha preso  molto sul serio  e ha raccomandato ai sudditi della Corona, 
chiamati, in questi giorni, come tutti, a fare le scelte per il futuro dei loro figli.
Ipotesi che hanno preso sul serio anche a Bruxelles, tanto che se ne è parlato
al parlamento europeo  in un'audizione pubblica  con trecento invitati alla pre-
senza di Neelie Kroes, la vice presidente della Commissione.
Avete mai sentito parlare, ad esempio, del "body part maker"? Perfino la traduzione
è un pò difficoltosa: chiamiamolo "costruttore di parti del corpo". Perchè i progressi
ella scienza mescolati a quelli della tecnologia rendono realistico immaginare che sa-
rà presto possibile sostituire organi vitali con altri artificiali. E se è vero che le nano-
tecnologie, anche applicate alla medicina, stanno facendo passi da gigante, allora sa-
rà necessario preparare  nuovi specialisti   che  conoscano l'anatomia, certo, ma che
siano in grado di somministrare le nuove rivoluzionarie cure mediche. E non basterà 
più sapere a memoria il Gray's Anatomy.   Anche il settore farmaceutico è tra quelli
che promettono progressi straordinari: non solo lo sviluppo di nuove molecole ad at-
tività biologica, ma anche affermazione di settori nuovi, come la "nutraceutica"  -
neologismo che viene dalla sintesi di nutrizione e farmaceutica  -  che è lo studio di 
alimenti che hanno una funzione benefica sulla salute.
Ma  è nel settore alimentare, a partire dall'agricoltura, che ci sarà maggior bisogno
di figure professionali nuove. Invitata a Futurecamp Europe, una serie di conferenze
organizzate a Milano dall'Associazione Donne e Tecnologie, Mrisa Porrini, nutrizio-
nista dell'Università Statale, ha previsto l'affermazione delle agrotecnologie e della
necessità di un'agricoltura di precisione che si svolga nel rispetto delle risorse natu-
rali, dell'ambiente e della salute:  "Serviranno - ha detto - esperti  di  certificazione
alimentare, di bioenergia, progettisti di alimenti nuovi".

Lucianone

          

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