sabato 8 febbraio 2014

Sport - Olimpiadi invernali / molta preoccupazione a Sochi (Russia)

8 febbraio '14 - sabato         8th February / Saturday                        visioni post - 5

(da 'la Repubblica' - 24 gennaio 2014  / Alessandra Retico da Kitzbùel)
Soldati e minacce, Sochi allarma lo sci
L'Olimpiade derlla solitudine Villaggio blindato, controlli di sicurezza così frequenti da
scoraggiare gli spostamenti non necessari, un agente di polizia ogni otto persone. Un
decalogo ad uso degli atleti: vietato fotografare.terze persone, vietato farlo soprattutto
in alcune zone. No a twitter, specie se i cinguettii hanno a che fare con parole scottan-
ti, a partire da "Olimpiade", appuntio. "A Sochi non sarà divertente". Christof Innerhofer
invece a Vancouver 2010 se l'era spassata. "Rimasi tre giorni ancora  dopo la fine delle
gare e avrei prolungato ulteriormente il viaggio se avessi potuto. Un posto meraviglioso,
dove poter girare tranquillamente. In Russia non sarà così, già lo sappiamo". L'ex cam-
pione del mondo  di superG, 29 anni, è uno degli uomini su cui la squadra azzurra pun-
ta nella velocità. (Ieri a Kitzbùel è stato tra i più rapidi in prova, quinto, svelto lo è pure
nei pensieri: "Non posso dire di aver paura, però neanche di essere supercontento  per
per Sochi. Non ci sarà nessun contorno alle competizioni, nessun extra, la piacevolezza
di andare in giro ridotta a zero. Dispiace che ci sia gente che sfrutta lo sport per i propri
interessi, credo e spero che per la sicurezza non ci saranno problemi. Martina la mia fi-
danzata è un pò preoccupata, mi auguro che torneremo con la pelle salva.  Certo, pen-
sare così alla vigilia, non lo definirei entusismante".
No, non lo è. Più rassegnazione che emozione. La delusione di doversi occupare di cose
che poco hanno a che fare con lo spirito olimpico. Dpo le mail recapiotate a molti comita-
ti olimpici europei compreso il Coni, ieri un altro messaggio di minacce alla segreteria del
presidente Giovanni Malagò ,che tende a sdrammatizzare come già fatto  nelle ore prece-
denti, ma senza sottovalutare: "Non ci sentiamo assolutamente intimoriti, siamo in buona
compagnia, Certo, che in un'Olimpiade invernale ci siano più di 40mila persone addette
alla sicurezza non è normale. Mi sembra che il rapporto sia di 8 poliziotti ogni atleta ma
meglio così piuttosto che avre buchi nella sicurezza".  -  Eppure Nadia Fanchini sta pen-
sando di non partecipare (come confessato a Radio Capital) alla cerimonia di inaugura-
zione il 7 febbraio. Malagò, ancora: "Non dobbiamo creare preoccupazioni oltre quelle
che possono esistere.   Ci sono professionisti abituati a gestire questi problemi, al mo-ù
mento ci danno ampoe rassicurazioni. Ad oggi la situazione è sotto controllo".
Però il pensiero, anche addpmesticato, anche rimandato, c'è. Il Ct dello sci Claudio Ra-
vetto non emana esttamente gioia: "Devi cercare di spazzare via tutto dalla testa.  Ogni.
Olimpiade dà dei pensieri per vari motivi, qui forse qualcuno in più ce n'è. E' un'utopia
pensare che l'Olimpiade sia un gioco, ci investiamo tutti così tanto che diventa il palco-
scenico per ogni cosa. Poi ci sono i problemi pratici: da dove siamo noi nel villaggio in
montagna, scendere giù in città, al mare, sarà un'impresa. Tanti di quei controlli da sco-
raggiarti. Un clima fastidioso. Rimarremo quasi certamente blindati. Sentiamo pericolo?
E' una cosa così più grande di noi che non possiamo far altro che fidarci della sicurezza".

Lucianone

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