24 febbraio '14 - lunedì 24th February / Monday visione post - 6
( da 'la Repubblica' - 18/02/'14 - di Moisés Naìm )
Sorpresa Sudamerica
In Venezuela ammazzano gli studenti e il Governo chiude una rete televisiva che ha osato
trasmettere le proteste di piazza. L'Argentina continua a correre senza freni verso il preci-
pizio economico. I presidenti di tutta l'America Latina si sono riuniti in un vertice demo-
cratico... all'Avana. L'economia brasiliana è entrata in recessione e il 2014 sarà il quarto
anno consecutivo di crescita economica fiacca. I brasiliani ultimamente scendono in stra-
da non per ballare, ma per protestare. Nel 2013 il Paese carioca ha subito la più grande
fuga di capitali da oltre un decennio. E' il segnale che la festa è finita per l'America lati-
na? No.
Mentre le cattive notizie in arrivo da quella regione si accavallano, questa settimana quat-
tro presidenti latinoamericani si sono riuniti a Cartagena, in Colombia, per dare vita a un
patto economico. Si chiama Alleanza del Pacifico e ne fanno parte Messico, Colombia, Pe-
rù e Cile. Si sarebbe tentati di ignorare la notizia e pasare ad altro. Che può esserci di più
noioso di un vertice di capi di Stato? E chi è l'ingenuo che può credere alle promesse di
presidenti che cercano di dimostrare quanto è stata importante la loro riunione quando in
realtà, di norma, questi eventi servono solo a ingrassare le società che organizzano ricevi-
menti? Non c'è da stupirsi, quindi, che pochi si siano accorti dell'esistenza di questa Al-
leanza del Pacifico. e che quelli che se ne sono accorti l'abbiano ignorata.
Stavolta, però, potrebbe esere un errore non prendere sul serio questo tentativo di integra-
re le quattro economie di maggior successo dell'America Latina. Messico, Colombia, Perù
e Cile sono i Paesi con la migliore crescita economica e l'inflazione più bassa di tutta la
regione. Complessivamente rappresentano il 36 percento dell'economia dell'America La-
tina, il 50 percento di tutto il suo commercio internazionale e il 41 percento di tutti gli in-
vestimenti esteri. Se questa economi fosse un Paese, sarebbe l'ottava economia mondiale e
la settima potenza esportatrice. I quattro Paesi che ne fanno parte sono in cima alle clas-
sifiche di competitività dell'America Latina. Considerando che l'interscambio fra di loro
rappresenta appena il 4 percento del loro commercio totale, è evidente che le potenzialità
di sviluppo sono colossali. - Da questo punto di vista l'Alleanza del Pacifico no rappre-
senta certo una novità: l'America Latina ha una lunga storia di progetti di integrazione
economica animati da grandi speranze ma che alla fine si sono risolti in un insuccesso.
Il Mercosur è un buon esempio in tal senso: quando, nel 1991, l'Argentina, il Brasile,
il Paraguay e l'Uruguay annunciarono l'unione delle loro economie ci fu un grande en-
tusiasmo. Le potenzialità insite nell'unione di due colossi come il Brasile e l'Argentina
erano evidenti. Ma i risultati, purtroppo, non sono stati all'altezza: dopo oltre un decen-
nio, il commercio tra i membri del Mercosur rappresenta un misero 15 percento del loro
commercio totale (contro il 20 per cento dell'interscambio con l'Europa e il 14 percento
di quello con la Cina). - L'Alleanza del Pacifico non è stata ben accolta dai leader del
Mercosur e di altri blocchi regionali. Il boliviano Evo Morales, per esempio, ha dichia-
rato che è una cospirazione ordita a Washington per dividere la regione. Rafael Correa,
il presidente ecuadoriano, l'ha liquidata così: "Più neoliberismo, più libero scambio".
In Brasile Lula da Silva ha dichiarato che è un tentativo di resuscitare l'aborrito Con-
senso di Washington, mentre l'ex ministro degli Esteri Antònio Patriota ha detto che è
"solo marketing , una nuova confezione per un prodotto vecchio". Marco Aurélio Gar-
cia, il principale consigliere internazionale di Dilma Rousseff, l'ha definita "irrilevan-
te". Come rispondono i quattro presidenti dell' Alleanza? "Noi non siamo contro nes-
suno. E' un'alleanza economica, non un'iniziativa politica"., ha detto il presidente co-
lombiano , Juan Manuel Santos. "Abbiamo una visione comune sulla gestione dell'eco-
nomia, un approccio comune verso gli investimenti esteri e rispettiamo la proprietà pri-
vata". - La risposta più forte, però, l'hanno data forse con le decisioni che hanno as-
sunto. I quattro Paesi hanno già eliminato i dazi doganali sul 92 per cento dei prodotti
e hanno eliminato la necessità di visti per chi viaggia per promuovere commercio e inve-
stimenti. Hanno creto le condizioni per integrare le loro Borse valori e in diversi Paesi
le quattro nazioni sono rappresentate da un'unica sede diplomatica.
Continua... to be continued...
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