30 giugno '13 - domenica 30th June / Sunday visioni post - 8
Elogio della lentezza nel Paese che vive
sepolto dal ghiaccio.
Lo racconta lo scrittore
norvegese Johan Harstad
"In Norvegia il successo è legato al clima: l'inverno è lunghissimo e noi
siamo abituati all'attesa. Ecco perchè viviamo con calma. Interviste tv
di 30 ore, show e streaming infiniti sui salmoni che risalgono i fiumi:
qui spopolano i programmi noiosi".
(da la Repubblica / R2LA STORIA - 24/06/2013 - Johan Harstad)
"Ai Norvegesi piace la tv noiosa", "nella ricca Norvegia la gente può permettersi
di rallentare", e così via. In questi giorni , il Walla Street Journal ha pubblicato
un interessante articolo sulla lentezza in Norvegia, dove spopolano programmi tv
che sono apparentemente molto noiosi. Per esempio, si pensa a uno streaming di
18 ore sui salmoni che risalgono la corrente del fiume. O basti pensare a una lun-
ghissima intervista di ben trenta ore (no stop) allo storico norvegese Hans Olav
Lahlum, di recente apparsa sul sito del tabloid Vg. - Tutto nasce, dice il Wsj, da
uno show del 2009, quando la tv nazionale norvegese Nrk mostrò l'intero viaggio
del treno Oslo-Bergen attraverso le immagini di una telecamera posta su un va-
gone.
Tutto questo è vero, ma fino a un certo punto. Spesso, molti spettatori di questi
programmi così lenti si sintonizzano per pochi minuti o solo per un'ora, giusto
per capire di che cosa si tratta, piuttosto che guardare l'intero show. Inoltre, bi-
sogna fare alcune distinzioni importanti tra questi stessi programmi così "lenti".
Prendiamo lo show tv di 134ore sulla traversata del traghetto Hurtigruten, che
da Bergen naviga verso nord lungo la costa per circa 2400 chilometri e arriva a
Kirkenes (vicino al confine russo). Questa trasmissione è stata un'opportunità
meravigliosa per molti norvegesi che non possono permettersi un viaggio così
costoso per esplorare tutti i lati nascosti del loro Paese. Si tratta di una televi-
sione assolutamente democratica. E lo stesso si può dire del citato programma
sul viaggio in treno Oslo-Bergen.
Anche il mio prossimo spettacolo teatrale, che esordirà all'Oslo National Theatre
tra cieca tre mesi, dura nove ore (anche se è poi stato ridotto a 5). Tuttavia, il fa-
scino per un reality di 18 ore sui salmoni, sul fare la maglia o sul fuoco dei cami-
netti è davvero difficile da comprendere. Qualcuno la considera arte, alla stregua
di Empire di Andy Warhol, quel film di 8 ore che non mostra altro che l'Empire
State Building di New York, sempre dalla stessa angolazione, dal tramonto al-
l'alba. Qualcun altro dice che è figlio di una sorta di filosofia Zen, che incita al
silenzio e alla intima riflessione in ognuno di noi. Altre volte penso che siano
scherzi degli autori tv, che sfidano sempre più la pazienza dei loro telespettatori.
Tuttavia questi programmi così lenti sono sempre meglio dell'ennesima serie tv
criminale o altri orrendi reality dell'America, come il Grande Fratello, per non
parlare dei talent show con talenti giovani ma noiosi o dei dibattiti politici di
trenta frenetici minuti
CONTINUA... to be continued...
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