CONDANNA BERLUSCONI su Mediaset
È arrivata poco fa dal ‘Palazzaccio’ (così
viene chiamato il Palazzo di Giustizia di Roma
e sede della Corte Suprema di Cassazione), la sentenza tanto attesa che vede
imputato Silvio Berlusconi per il reato di frode fiscale nell’ambito
dell’acquisizione dei diritti tv dagli Stati Uniti, già condannato dalla Corte
d’Appello di Milano a quattro anni di reclusione e cinque anni di interdizione
dai pubblici uffici.
A leggere il verdetto il togato Antonio
Esposito, che ha presieduto la stessa Corte composta dai cinque membri
sorteggiati dal primo presidente della Corte di Cassazione Giorgio Santacroce.
La Corte ha confermato la condanna a quattro
anni di reclusione, ma ha rinviato ad altra sezione (rispetto a quella che si è
espressa sul merito del processo) della Corte d’Appello di Milano la
riformulazione del calcolo degli anni di interdizione; questo perché viene
previsto, per i reati fiscali, un massimo di interdizione di tre anni ai sensi
dell’articolo 12 del decreto legislativo 10 marzo 2000 n. 74.
È da chiarire tuttavia che, nonostante i quattro anni di reclusione, tre di questi vengono coperti dall’indulto: rimanendo un solo anno il colpevole Berlusconi può richiedere una pena alternativa alla detenzione come l’affidamento in prova ai servizi sociali o la detenzione domiciliare.
È da chiarire tuttavia che, nonostante i quattro anni di reclusione, tre di questi vengono coperti dall’indulto: rimanendo un solo anno il colpevole Berlusconi può richiedere una pena alternativa alla detenzione come l’affidamento in prova ai servizi sociali o la detenzione domiciliare.
In quest’ultimo caso vorrebbe dire che, anche
se non dovesse essere condannato all’interdizione dai pubblici uffici, egli non
potrebbe rilasciare alcuna dichiarazione pubblica, ricevere telefonate o contatti
con l’esterno se non con l’autorizzazione del giudice.
Interdizione o meno la condanna fa scattare
l’incandidabilità, visto che il cavaliere dovrebbe prima attendere il parere
della giunta per le immunità, poi la decisione dell’aula del Senato, che a
scrutinio segreto voterà la presa d’atto della condanna, già ‘definitiva ed
eseguibile’ per quanto riguarda la pena principale, come ha affermato Bruti
Liberati, procuratore di Milano.
Certo è che lo scenario politico riceverà un
importante stravolgimento, soprattutto visto che l’attuale governo Letta è
retto dalla più grande intesa della storia politica della Repubblica, che lega
con assurdità e di certo poca credibilità il centro-destra al centro-sinistra;
grande intesa che potrebbe spaccarsi come si augurano Movimento 5 Stelle e Sel,
vista l’incongruenza di un governo sorretto e alleato di una fazione politica
il cui leader ha ora alle spalle una condanna penale.
Silvio Berlusconi, condannato per frode fiscale
Silvio Berlusconi, condannato per frode fiscale
Intanto
dal Quirinale il Presidente Giorgio Napolitano esorta al ‘rispetto per la
magistratura’, invitando il Paese a ‘ritrovare coesione e serietà’; Guglielmo
Epifani, segretario reggente del Pd, auspica l’esecuzione della sentenza,
mentre dal suo blog Beppe Grillo paragona la condanna di Berlusconi alla caduta
del Muro di Berlino del 1989, ovvero la caduta dell’evasore che per anni ha
paralizzato la politica italiana, così come il muro paralizzò e divise per 28
anni la Germania.
Ora,
dunque, ci auspichiamo una rinascita della nostra amata Repubblica e con lei
della classe politica, liberata forse (certo non c’era bisogno di una sentenza
per poterlo dire, ma è pur sempre una soddisfazione avere fonti, prove e
decisioni legali a carico), dall’evasore che con la sua prassi di appoggi e
giochi di potere solo per assicurare ad amici, parenti e delinquenti impunità,
favori, denaro e fama, ha depauperato il nostro Paese di importanti valori ed i
cittadini del loro pane quotidiano. Non ci resta che vedere cosa succederà.
(da www.storieculturalpop.org)
Lucianone
(da www.storieculturalpop.org)
Lucianone
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