martedì 30 aprile 2013

Notizie recuperate - La nuova tangentopoli: Torino, Roma e Milano (per non dimenticare...)

30 aprile '13 - mercoledì          30th April / Wednesday                   visioni post - 14



(da la Repubblica - 12 dicembre 2012 - Federica Cravero
e Ottavia Giustetti)
Piemonte, lo scandalo dei rimborsi: videogame
e night a spese della Regione
Nel mirino 4 consiglieri : tra i conti anche una sega circolare

TORINO
Chissà quale utilità politica deve essersi figurato Andrea Stara, consigliere di centro-
sinistra del Piemonte indagato per peculato, mentre comprava con la carta di credito 
della regione un tosaerba e una sega circolare. Oppure Michele Giovine, pensionati
per Cota, quando attendeva in coda alla cassa del bagno turco, asciugamano annoda-
to in vita, e in mano una carta intestata al gruppo regionale di cui è unico consigliere.
O Maurizio Lupi dei Verdi Verdi, mentre, vittima di una irrefrenabile passione per i
videogiochi, si faceva regalare dai contribuenti 2050 euro di prodotti informatici.  E
poi ancora  quando  cenavano al ristorante, viaggiavano e soggiornavano all'estero,
fumavano le sigarette comprate con i soldi dei piemontesi, facevano una capatina al
night club fino a tarda notte. E' probabile che non abbiano  neppure tentato lo sforzo 
di immaginare una giustificazione.  Perchè a giudicare dalla varietà  di acquisti scon-
clusionati  emersi  dalla prima tranche  di indagini della guardia di finanza di Torino
sulle spese dei gruppi regionali, si direbbe che neppure uno, tra Stara, Giovine e Lu-   
pi, abbia provato a mantenere  una condotta falsamente coerente con la reale moti-
vazione del finanziamento ai gruppi. E cioè il mantenimento dell'attività politica dei 
consiglieri. Tutti e tre sono stati raggiunti da avviso di garanzia ieri mattina (11/12/'12).
L'accusa è di peculato: hanno utilizzato denaro pubblico per spese personali.  
Recordman del bancomat facile è Giovine che ha messo insieme scontrini  per 121
mila euro, più 80 mila euro mai giustificati, nel periodo che va  dall'inizio  della legi-
slatura Cota (maggio 2010) a oggi. Al secondo posto  c'è  Maurizio Lupi con 74 mila
euro, al terzo c'è Andrea Stara con 57 mila euro. Insieme a loro  una quarta  consi-
gliera regionale, Eleonora Artesio, Federazione della Sinistra, è  stata raggiunta da 
avviso  di garanzia con la medesima accusa. Ma nel suo caso si parla di cifre molto
più basse, circa  12 mila euro  in tre anni, per i quali è indagata. Lei però ha mante- 
nuto un profilo molto meno colorito e ha speso di fatto per buoni pasto a collabora-
tori e tratte autostradali o biglietti ferroviari.
L'inchiesta  della guardia di Finanza  di Torino, coordinata  dai  pm  Andrea Beconi
ed Enrica Gabetta, è partita alla fine di settembre, poco dopo lo scandalo laziale che
aveva travolto Fiorito e compagni.       A dare l'input alle indagini è stata l'intervista
mandata in onda  da una tv privata a Roberto Rosso, ex presidente del consiglio re-
gionale piemontese, poi diventato parlamentare del Pdl, che commentando  gli spre-
chi  della politica diceva:     "So di un consiglio regionale che ha messo in rimborso
so spese una settimana bianca trascorsa a casa mia a Sestriere". La procura lo ha
convocato qualche giorno dopo ed immediatamente è scattato il blitz.    I finanzieri
hanno sequestrato decine di faldoni con l'intera documentazione relativa alle spese
dei gruppi politici compresi migliaia di euro  di autocertificazioni  per i rimborsi chi-
lometrici delle trasferte, che si aggiungono  a stipendi  a cinque cifre e a gettoni di
presenza di 122 euro per ogni seduta del Parlamento regionale.
Per ora gli investigatori si sono concentrati sui gruppi da un solo componente del-
l'ultima legislatura. Quelli che hanno anche i budget più ridotti. Da oggi parte l'e-
same delle spese di tutti gli altri, anche i più facoltosi come Pd, Pdl e Lega.

(da la Repubblica - 12/12/'12 - Massimo Lugli e
Maria Elena Vincenzi)
Lazio / Roma, tangenti sugli appalti, blitz al ministero.
Il pm: "Un manuale della corruzione" 
Politiche agricole, arrestati 11 dirigenti. "Pagati anche con i viaggi e mozzarelle"

ROMA
"Un piccolo trattato di sociologia della corruzione". Il procuratore aggiunto Nello
Rossi lo definisce così. Un giro di corruzione, appalti taroccati, contributi regalati,
favori  e  bustarelle di  ogni  tipo (dai contanti ai viaggi di lusso, dalle forniture di
mozzarella in cambio della promessa di una visita del ministro  ai soggiorni in re-
sort a 5 stelle) che, per almeno 5 anni, ha inquinato alla radice gran parte dell'at-
tività del ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali.
Undici arresti, 32 indagati, una valanga di soldi, almeno 32 milioni, che si è river-
sata su 20 diverse aziende in odore di imbroglio. "Operazione Centurione": così
èstata battezzata l'indagine del nucleo di polizia tributaria della Finanza.
Il personaggio centrale, il "Centurione", appunto, che apre la lista degli arresta-
ti , è Giuseppe Ambrosio, 58 anni, direttore generale del consiglio per la ricerca
e la sperimentazione in agricoltura, capo di gabinetto dei ministri Zaia e Galan e
attualmente braccio destro del sottosegretario Franco Braga, stipendio lordo di
oltre 200 mila euro, già rinviato a giudizio  2 volte  per truffa ma rimasto  al suo
posto.  Assieme a lui sono finiti in carcere la moglie Stefania Ricciardi, 59 anni,
dirigente dell'Ufficio per la promozione della qualità agroalimentare (una nomi-
na che avrebbe ottenuto, stando agli accertamenti del pm Stefano Fava, grazie
a una laurea ottenuta  in  un  improbabile ateneo  di Malta),  Franceso Saverio
Abate, direttore generale  per  la pesca marittima  e  l'acquacultura; Ludovico 
Gay, ex direttore generale  della Buonitalia Spa  (una società a partecipazione
interamente ministeriale), Alfredo Bernardini, dirigente della Confederazione
italiana agricoltori e Michele Mariani, un impiegato  che aveva le mani in pa-
sta in moltissime commissiomi del Ministero.
Arresti domiciliari per Luca Gaudiano, un altro funzionario di via XX settem-
bre 20, Riccardo Deserti, direttore del Consorzio parmigiano reggiano e tre
imprenditori, Maria Claudia Golinelli, Luigi Cardona e Oliviero Sorbini. Tra
gli indagati, tanto per completare il quadretto familiare, compare anche la ni-
pote del "Centurione", Monica Ricciardi, 38 anni.  Le ordinanze di custodia
cautelare, sono state firmate dal gip Flavia Costantini...  I militari del colon-
nello Fabio Pirani, contemporaneamente, hanno messo sotto sequestro beni
per 22 milioni tra 43 immobili e terreni e 10 auto e moto di lusso

CONTINUA...to be continued...

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