sabato 2 febbraio 2013

Società - Mondo / Londra - L'algoritmo che prevede i reati

2 febbraio '13 - sabato      2nd February / Saturday                 visioni post - 6

La nuova arma della polizia:
l'algoritmo che prevede i reati, dal grande schermo
alla realtà con un certo calo dei crimini in Inghilterra e negli Usa.

(da 'la Repubblica' - 07/01/2013 - Enrico Franceschini)
Londra -
Ora il "precrimine", come veniva chiamato nella pellicola del film
"Minority Report"  (di Spielberg con protagonista Tom Cruise),
trova un'applicazione reale: in America prima, in Europa poi,
a cominciare dall'Inghilterra, che fa spesso da ponte delle novità.
e dei trend fra i due continenti. Grazie a una formula matematica
collegata a un computer pieno di dati, i poliziotti del 2013 posso-
no ottenere un calo del crimine del 30 per cento senza compiere
nemmeno un arresto: basta che si facciano vedere sul luogo del
delitto, un pò prima  che avvenga  il delitto, e la prevenzione  è
fatta. - C'è (però) una differenza sostanziale  con il film diretto
da Spielberg nel 2002.    In "Minority Report", il sistema "pre-
crimine" era il risultato  delle premonizioni   di tre individui do-
tati di poteri extrasensoriali e permetteva di scoprire non solo
"dove"  sarebbe stato  commesso  un   reato, ma  pure  "chi" 
lo avrebbe commesso.
"PredPol", abbreviazione di 'predictive policing' (polizia pre-
ventiva), funziona con algoritmi computerizzati  e  si limita a
indicare l'area dove si prevede che qualcuno violerà la legge.
Statistiche alla mano, tuttavia, i risultati  sono  ugiualmente
straordinari: una netta diminuzione del crimine. Che, in tem-
pi di tagli al bilancio dello stato e quindi di riduzione di forze
e strutture anche per la polizia, equivalgono  a  un miracolo:
ossia come fare di più e di meglio con meno.

Tutto è cominciato con un docente di antropologia dell'Università
di California a Los Angeles (meglio nota con il suo acronimo Ucla),
il professor Jeff Brantigham, che sette anni fa, con l'aiuto di un cri- 
minologo  e  di un matematico, ha messo apunto un metodo "scien--
tifico" per predire i meccanismi che conducono a un crimine.
"Avevamo intenzione di fare una ricerca puramente accademica",
racconta lo studioso, "ma strada facendo ci siamo resi conto che
poteva avere delle applicazioni concrete". - Il primo esperimento
ha avuto per teatro la città californiana di Santa Cruz.    Qualche
esempio: due poliziotti  si appostano  nel parcheggio di un super-
mercatone poco dopo  arrestano una donna  che si apprestava a
rubare un'auto. E ancora: un agente in borghese  si nasconde in
una strada apparentemente tranquilla, ma nel giro di qualche mi-
nuto arresta due uomini in flagrante delitto che stavano per com-
piere un furto. Il bello del sistema è che per decretarne il succes-
so non serve nemmeno la flagranza o l'arresto: spostando i pro-
pri agenti  nelle aree  dove vengono previsti i reati, la polizia fa
automaticamente opera di prevenzione.    Il crimine cala, e non
c'è neanche bisogno di portare i criminali in tribunale o in prigio-
ne, con tutte le spese  che ne risultano  per lo stato: ladri ed as-
sassini restano a casa propria, con le mani in mano, sentendosi
per così dire scoperti in partenza.
Naturalmente non è un metodo infallibile: qualche volta l'algo-
ritmo sbaglia. Ma a Los Angeles "PredPol" ha già fatto scen-
dere le aggressioni del 33 per cento e i crimini violenti del 21,
a Santa Cruz  i furti sono calati  del 19 per cento, e  in  questi
giorni il rivoluzionario sistema è arrivato  nella contea inglese
del Kent, da dove se avrà successo si diffonderà nel resto del-
la Gran Bretagna e forse in tutta Europa. "Abbiamo richieste
da 200 nazioni", dice il professor Brantigham.

In sintesi
LA SCHEDA
Continua...to be continued

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