(da 'la Repubblica' - RCLUB - 29/09/'12 - di Riccardo Luna)
Le startup salgono in cattedra
Un migliaio di presenze, una cinquantina di speaker, una diretta
web vista in tutto il mondo. Lo sbarco in Italia dell'evento organiz-
zato dalla testata americana 'TechCrunch', giovedì 27 settembre,
sarò ricordato a lungo. Non tanto per le cose che si sono dette - in
inglese - sul palco shakespeariano del Globe Theatre di Villa Bor-
ghese a Roma. Quanto per l'invasione di startupper che per tutto
il giorno hanno presentato i loro prodotti, raccontato le loro sto-
rie, trasmesso il loro entusiasmo contagioso. Una generazione mai
raccontata fino ad ora, perchè invisibile, nascosta dietro i giovani
disoccupati, quelli che cercano un posto fisso e i tantissimi che
non cercano nulla. Questa "generazione startup Italia" il lavoro
non lo aspetta ma vuole crearselo, facilitata dal fatto che Internet
consente a tutti di provare a realizzare un sogno con pochi soldi.
Il giorno prima (mercoledì) sempre a Roma, ad un evento chiamato
"Capitali Coraggiosi", più di 500 persone erano andate ad ascolta-
re Jason Best, lo sgtertupper che ha convinto Obama e il Congresso
americano ad approvare una legge che consente a chiunque di finan-
ziare una piccola azienda. "Ci sono i posti di lavoro e ci sono i posti
di lavoro giusti", ha detto Best spiegando che quelli creati dalle start-
up sono "giusti" perchè legati alla innovazione, al rischio e al talento.
Un universo differente rispetto a certe fabbriche tenute in vita solo con
aiuti di Stato.
Lucianone
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