mercoledì 26 settembre 2012

Sport - calcio - Serie A / 5^ giornata

26 settembre 2012 - mercoledì    26th September / Wednesday     visioni post - 8

La Viola mette paura alla Juve
Traversa di Jovetic: finisce 0-0

Al Franchi nell'anticipo serale della 5ª giornata di serie A la Fiorentina gioca meglio e sfiora ripetutamente il vantaggio, ma la capolista prolunga l'imbattibilità, portandola a 44 partite di campionato. Colpo di testa del montenegrino sfortunato, Ljajic si divora un'occasione. Bianconeri mai incisivi in avanti


La Juventus rallenta a Firenze. Al Franchi contro la Fiorentina finisce 0-0. E alla capolista va pure di lusso, stavolta. La squadra di Montella non rischia mai, e sfiora pure il vantaggio più volte, giocando meglio, e a tratti più che bene. Soprattutto dopo aver creato i primi pericoli. Davanti però ha solo Jovetic, e così non riesce a concretizzare la superiorità, complice un errore clamoroso sottoporta di uno sciagurato Ljajic. I toscani in prospettiva, considerando che i cambiamenti tattici del nuovo tecnico sono recentissimi, promette davvero bene. Ma la Juve, che pure dopo 4 vittorie di fila in avvio di questa serie A deve accontentarsi di un pari, prolunga la sua imbattibilità in campionato, che arriva a 44 gare di fila. Del resto, con la Champions nel vivo, la Juve gioca ogni tre giorni, e stasera ha capito che non era il caso di sbilanciarsi, vista la mala parata. Meglio accontentarsi di un punticino. Con pragmatismo. Che lo scudetto si può vincere anche così.
La disperazione di Jovetic, che ha solo sfiorato il gol. LaPresse
La disperazione di Jovetic, che ha solo sfiorato il gol. LaPresse
traversa jovetic, spreco Ljajic — Il primo tempo non è granchè, e per 40' tradisce un po' le enormi aspettative di una gara attesissima a Firenze per la rivalità storica che si porta dietro. La Fiorentina è brava a togliere le pile alla macchina da calcio bianconera. Montella ordina pressing alto, raddoppi sistematici sui portatori di palla e vuole giocare la palla sempre, senza rinviare lungo o arretrare troppo. La tattica funziona: la Juve è ingolfata. In tutto il primo tempo, con la coppia d'attacco di pesi leggeri Quagliarella-Giovinco, alchimia da turn over, non costruisce lo straccio di una palla gol, se non si vuole peccare d'ottimismo definendo così un sinistro da fuori area della Formica Atomica, che però gira a largo, dalle parti di Viviano. La Fiorentina prende coraggio, sul finale di tempo e costruisce due occasioni clamorose. Jovetic, il sogno proibito dell'ultimo mercato della Juve, si esibisce in un colpo di testa ravvicinato, poco fortunato: traversa piena. Poi, nell'arco dello stesso minuto, il 41', Ljajic semina Bonucci (limitato da un problemino muscolare) in velocità, ma solo davanti a Buffon non trova la porta. Uno spreco grande come una galassia. A fine primo tempo è dunque 0-0. Meglio la Fiorentina, però.
Vincenzo Montella, allenatore della Fiorentina. LaPresse
Vincenzo Montella, allenatore della Fiorentina. LaPresse
Bella Fiorentina — I viola non mollano un metro neanche nella ripresa. Se la Juve pensava di poter fare come a Genoa, dove dopo un primo tempo in apnea era cresciuta, prepotente, si deve ricredere. Perchè la squadra di Montella fa girare palla, per cui si stanca meno degli avversari. La Viola fa venire i brividi a Buffon con i tiri da lontano di Roncaglia e Quadrado e un colpo di testa dell'ottimo Pasqual, mentre la Juve, troppo lenta, non incide là davanti. Quagliarella, stasera spaesato, lascia il campo a Vucinic. Cambia poco. La Juve si difende con ordine e porta a casa un pari che le garantisce di rimanere comunque in testa alla classifica. In una serata così, contro una Fiorentina così, era difficile chiedere di più.
(di Riccardo Pratesi  -- da  la Gazzetta dello Sport.it)

Lampo di Weiss nel finale
Gasperini perde ancora:  Pescara - Palermo 1 - 0

Un acuto del 22enne slovacco all'87' regala i primi tre punti in serie A al Pescara dopo vent'anni. Sfortunato il Palermo, rimasto in 10 già nel primo tempo. I rosanero avevano retto bene ma sono crollati, ancora una volta (la terza), negli ultimi minuti

Dopo vent’anni il Pescara ritrova il sorriso in serie A. L’ultima vittoria degli abruzzesi nel massimo campionato era datata 30 maggio 1993, esattamente venti campionati fa. E che vittoria, un sonante, epico 5-1 sulla Juventus nonostante la retrocessione fosse già matematica (a segno Allegri - sì, proprio lui - due volte, Borgonovo, Martorella e Palladini). Dopo il purgatorio della B e l’inferno della C1, l’Adriatico torna ad esultare. Lo fa alla fine di una partita bruttina e forse anche senza troppo meritarlo grazie al primo gol italiano di Vladimir Weiss, 22 anni slovacco arrivato quest’estate dall’Espanyol. Splendido il suo tiro dalla distanza che sancisce l'1-0 finale e manda a monte i piani di Gasperini (due gare sulla panchina del Palermo e due k.o.). Ed è la terza volta consecutiva che i rosanero perdono punti nel finale (anche Cagliari e Atalanta avevano fatto gol negli ultimi minuti di gioco).


Follia Von Bergen — Vade retro turnover. Stroppa e Gasperini confermano l’undici sceso in campo domenica. Le uniche due modifiche in casa Pescara sono obbligate: Pelizzoli al posto di Perin (squalificato) e Zanon per Modesto (infortunato). L’ex tecnico dell’Inter invece ripropone il blocco che ha perso a Bergamo escludendo di nuovo Miccoli dal 1’. Un chiaro segnale che il nuovo progetto di Zamparini vuole prescindere dal leader assoluto rosanero. Primi 20’ di noia, è tanta la paura di subire un gol e di non riuscire più a rialzarsi poi, come per magia, si sveglia il match. Ad accenderlo è il Palermo che sfonda a più riprese. Hernandez trova due gol (uno splendido in rovesciata) ma sempre in fuorigioco millimetrico (ottimo lavoro della terna), l’uruguaiano sbaglia pure un paio di occasioni a tu per tu con Pelizzoli, bravissimo anche a dire no a Giorgi e Barreto. Dall’altra parte sembra giocare bene il solo Caprari che scherza più volte Munoz ma non trova mai il varco giusto. Il rosso di Von Bergen al 35’ rende più facile il compito ai padroni di casa che nel finale si impossessano del centrocampo anche se non riescono a creare grossi grattacapi ad Ujkani.
Magia Weiss — Nella ripresa il Palermo si ripresenta con Mantovani per Giorgi. Gasperini quindi mantiene la difesa a tre e lascia Ilicic da solo sulla trequarti. Il Pescara ci prova ma mica tanto e non riesce a sfruttare la superiorità numerica. Merito del Palermo che regge bene, certo, ma anche demerito degli attaccanti abruzzesi che non costruiscono granchè dalle parti di Ujkani. Ed è anzi Ilicic con un bel sinistro a far paura a Pelizzoli che deve uscire alla grande coi piedi su Hernandez per evitare il peggio. Stroppa mette dentro anche Abbruscato, altra punta per sfondare la difesa rosanero. Cambia pure Gasperini: dentro Brienza e Miccoli (ma questo Palermo non può far a meno del suo carisma in campo e fuori), fuori gli stanchi Ilicic ed Hernandez. Sembra che il piano Gasperini stia per andare in porto quando Weiss esce dal cilindro non un coniglio, di più, uno splendido gol dalla distanza che lascia di stucco Ujkani e manda in visibilio l'Adriatico. Dopo vent'anni

Risultati delle partite di mercoledì 16 / 09 / '12

Fiorentina - Juventus   0 - 0
Pescara - Palermo    1 - 0
Catania - Atalanta   2 - 1
Chievo - Inter     0 - 2
Genoa - Parma   1 - 1
Milan - Cagliari    2 - 0
Napoli - Lazio       3 - 0
Roma - Sampdoria  1 - 1
Torino - Udinese   0 - 0
Siena - Bologna    (ore 20.45)

Classifica della serie A
Juventus, Napoli  13  /  Sampdoria (-1) 10  / Inter, Lazio  9  / 
Roma, Fiorentina, Catania  8  /  Genoa  7  /  Milan  6  /
Torino (-1), Atalanta (-2), Roma, Udinese  5  /  Bologna, Pescara  4  /
Chievo  3  /  Cagliari  2  /  Palermo, Siena (-6)  1

Lucianone



Nessun commento:

Posta un commento