Olimpiade di Saint Louis 1904
Fu un fallimento sportivo e una gigantesca sagra di paese:
questo fu l'edizione di Saint Louis, che si tenne insieme con
l'Esposizione Universale, inventando. gli Anthropology Days.
E il barone francese (De Coubertin) ignorò la sua creatura.
(Da la Repubblica - pagina SPORT del 15 maggio '12 - di M. Crosetti)
L'Olimpiade di Saint Louis 1904 fu una gigantesca sagra di paese,
un fallimento sportivo (il pubblico americano affollava i padiglioni
dell'Esposizione Universale, ignorando le gare) e un insulto morale:
si organizzarono, infatti, competizioni ufficiose dette "Anthropology
Days", riservate alle "razze inferiori" (neri, pellirossa, turcomanni,
mori delle Filippine, siriani, ainu del Giappone, indios messicani e
persino pigmei). - Il barone De Coubertin, che pure aveva spinto per
dare all'America i primi Giochi, non si presentò neppure: se ne sareb-
be vergognato per il resto della vita.
Nel programma, la città più razzista d'America cercò d'inserire la
battaglia con le palle di fango, la corsa nei barili e l'arrampicata sulle
pertiche scivolose, oltre a tornei per fenomeni da baraccone e per
2over 33", età che a quell'epoca veniva considerata come una specie
di ingresso nel mondo dei quasi anziani. Fin lì non si arrivò, ma l'olim-
pismo visse ugualmente una delle sue pagine più tristi. Va detto, per-
altro che lo spirito ludico era una componente essenziale delle Olim-
piadi agli albori.. Anche così si spiegano specialità poi uscite dal pro-
gramma, come il tiro alla fune che comunque resistette fino ad Anver-sa 1920. Gli energumeni con le palme strette attorno alla corda, seduti
a terra per tirare e rovesciare l'avversario, erano quasi tutti statuniten-
si: primi, secondi e terzi sul podio. Del resto a quell'edizione partecipa-rono 533 atleti americani su 651.
Saint Louis era lontanissima dal resto del mondo , quasi irraggiungibile,
e non esistevano certo sposnsor o federazioni nazionali. - L'Italia non
presentò neppure un concorrente, a parte un paio di immigrati tra cui
il ciclista Frank Bizzoni, del qiuale non resta altra traccia che il nome.
Lo sport, allora, era anche tiro al piccione, al cervo e al "cinghiale
corrente". - A Londra 1908 gareggiarono i canotti a motore e ci si
misurò nelle partite di pallacorda, mentre nella bizzarra sagra ame-
ricana di quattro anni prima si erano svolti i tornei di "roque" (una
variante del croquet, su terra battuta e con mazze più corte) e poi
"lacrosse", l'antenato dell'hockey su ghiaccio: dieci contro dieci
su un prato, cercando di infilare la palla nella porta avversaria
usando una specie di racchetta triangolare, con una tela all'estre-
mità. Resta pur sempre lo sport nazionale estivo del Canada.
A Saint Louis alla partenza della maratona, il cubano Felix Carba-
jal si presentò vestito da cowboy, e il vincitore Thomas Hicks si
giovò di un beverone di brandy, rosso d'uovo e stricnina, e per po-
co non ci lasciò la pelle. In compenso, il ginnasta George Byser
aveva una gamba di legno. -
Le Olimpiadi del 1904, tuttavia non furono solo un'americanata,
nonostante l'estremo tentativo di una rassegna delle migliori vac-
che da latte tra una corsa e l'altra. Vennero introdotte per la pri-
ma volta le medaglie d'oro, d'argento e di bronzo, non consegna-
te dopo le gare ma spedite per posta.
Anche sei donne s'iscrissero ai Giochi, nonostante la netta avver-
sione di colui che sarà per sempre indicato come simbolo dello
spirito sportivo universale: ancora De Coubertin. Due atleti di co-
lore riuscirono a superare lo steccato delle gare razziste: George
Coleman Poage (2 bronzi nell'atletica) e JosephStadler, argento e
bronzo nei salti da fermo. Per la prima volta apparvero il basket,
ma solo come disciplina dimostrativa, e il pugilato con sette cate-
gorie. Nel nuoto, ecco il crawl, ideato dagli abitanti di remoti atolli
del Pacifico. Fu invece l'ultima volta del golf, e venne riesumato il
sollevamento pesi.
Anche per il giornalismo e l'informazione, Saint Louis 1904 fece
epoca: il "Times" di Londra si servì infatti del telegrafo per rice-
vere le notizie da oltre Atlantico. Da quel momento il mondo sa-
rebbe stato un pò meno immenso, o forse molto di più.
Lucianone
Lo sport, allora, era anche tiro al piccione, al cervo e al "cinghiale
corrente". - A Londra 1908 gareggiarono i canotti a motore e ci si
misurò nelle partite di pallacorda, mentre nella bizzarra sagra ame-
ricana di quattro anni prima si erano svolti i tornei di "roque" (una
variante del croquet, su terra battuta e con mazze più corte) e poi
"lacrosse", l'antenato dell'hockey su ghiaccio: dieci contro dieci
su un prato, cercando di infilare la palla nella porta avversaria
usando una specie di racchetta triangolare, con una tela all'estre-
mità. Resta pur sempre lo sport nazionale estivo del Canada.
A Saint Louis alla partenza della maratona, il cubano Felix Carba-
jal si presentò vestito da cowboy, e il vincitore Thomas Hicks si
giovò di un beverone di brandy, rosso d'uovo e stricnina, e per po-
co non ci lasciò la pelle. In compenso, il ginnasta George Byser
aveva una gamba di legno. -
Le Olimpiadi del 1904, tuttavia non furono solo un'americanata,
nonostante l'estremo tentativo di una rassegna delle migliori vac-
che da latte tra una corsa e l'altra. Vennero introdotte per la pri-
ma volta le medaglie d'oro, d'argento e di bronzo, non consegna-
te dopo le gare ma spedite per posta.
Anche sei donne s'iscrissero ai Giochi, nonostante la netta avver-
sione di colui che sarà per sempre indicato come simbolo dello
spirito sportivo universale: ancora De Coubertin. Due atleti di co-
lore riuscirono a superare lo steccato delle gare razziste: George
Coleman Poage (2 bronzi nell'atletica) e JosephStadler, argento e
bronzo nei salti da fermo. Per la prima volta apparvero il basket,
ma solo come disciplina dimostrativa, e il pugilato con sette cate-
gorie. Nel nuoto, ecco il crawl, ideato dagli abitanti di remoti atolli
del Pacifico. Fu invece l'ultima volta del golf, e venne riesumato il
sollevamento pesi.
Anche per il giornalismo e l'informazione, Saint Louis 1904 fece
epoca: il "Times" di Londra si servì infatti del telegrafo per rice-
vere le notizie da oltre Atlantico. Da quel momento il mondo sa-
rebbe stato un pò meno immenso, o forse molto di più.
Lucianone
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