venerdì 13 luglio 2012

Lettere (recuperate) - Sulla velocità e sulla lentezza

13 luglio 2012 - venerdì           13th July / Friday                    visione post - 26
                                                                                    
Ho scelto, durante il recupero di materiale inerente alle
lettere più interessanti che si trovano su carta stampata,
queste due lettere che fanno parte della Rubrica/posta
tenuta da Michele Serra  in 'il Venerdì di Repubblica'
C'è pure la risposta dello stesso M. Serra.
Dopo la visione e l'ascolto di alcuni video che possono
rappresentare diverse forme di lentezze e velocità sonore-
visive, completerò il tutto con un mio commento personale.
- Lucianone -

Sognare lentezza per colpa del web
Caro Serra,
mi riconosco nell'articolo su Repubblica che ha dedicato a Twitter.
Chiarisco subito, io twitto e ritwitto e sono un entusiasta di internet.
Ritengo che internet sia la più grande rivoluzione socio-economico-
culturale dell'umanità, basti pensare alla quantità immane di infor-
mazioni di alta qualità a cui tutti possiamo avere accesso a bassissi-
mo costo. Ciò posto, come tutte le cose umane,. Twitter, Facebook,
in-ternet vanno vissuti con laicità, senza abdicare allo spirito critico.
A me sembra che gli strali  di cui lei  è stato fatto oggetto segnalino
il rischio di un'ortodossia della rete. Come insegna George Orwell
in 1984, ogni ortodossia  non ha bisogno  di un pensiero, tanto  che
nel romanzo  la neolingua   che il Partito del grande Fratello  vuole
imporre in sostituzione dell'archelingua  (l'inglese di Shakespeare,
dice Orwell), è pensata come un armamentario di parole e di costru-
zioni logiche ridotte all'osso, in cui le sfumature di senso devono es-
sere abolite.
 In molte sue manifestazioni e senz'altro in quelle più popolari, è in-
negabile che internet impoverisca il linguaggio e castri la profondità
del pensiero.  - Non vorrei che l'ortodossia della nuova era si tradu-
cesse in una involontaria dittatura della brevità, una twittatura ag-
gravata dall'ansia di esserci.
Massimo Maggiore / email

Sognare velocità per colpa dei treni
Caro  Serra,
strappa un sorriso l'idea di istituire (il 26 marzo) la Giornata mondiale
della Lentezza. Lo scopo sarebbe quello di contrastare i ritmi sempre
più frenetici  e  di riflettere sulle conseguenze  di uno stile di vita sem-
pre più indirizzato verso la velocità.
A questa frenesia , che tanto sarebbe piaciuta ai  Futuristi, fa da con-
traltare la lentezza esasperante di molti aspetti della vita quotidiana:
la  corrispondenza  recapitata  quando  non  ha  più  senso riceverla,
i treni dei pendolari  che viaggiano  con ritardi  da diligenze dei  film
Western, processi  celebrati  quando gli  imputati sono passati a mi-
glior vita. esami ospedalieri fissati dopo l'aggravarsi dei sintomi che
li avevano motivati, infrastrutture realizzate quando ormai si rivela-
no inadeguate rispetto alle esigenze, nel frattempo mutate, che ave-
vano determinato la loro progettazione.   A quando la Giornat della
Puntualità?
Mauro Luglio / Monfalcone (Gorizia)

Michele Serra:
Ecco due lettere che, messe in sequenza, provocano   un gran bel
dibattito. Massimo paventa una "dittatura della brevità", Mauro
irride alla Giornata mondiale della Lentezza.- Masimo, pur essen-
do entusiasta di internet, ne teme, come dire, gli eccessi di veloci-
tà... e cita Orwell  per ricordarci che s pazzare via la complessità
prepara il terreno a una semplificazione di pensiero che facilita
ogni arbitrio del potere   (Le dittature, si sa, semplificano, e per
questo a volte attraggono molti consensi).
mauro ci ricorda che lla grande accelerazione virtuale non cor-
risponde , però, una velocità reale, che siamo  un Paese lento e
forse fermo,. nel quale il tempo sembra essersi bloccato.
Per indole, pià ancora che per convinzione, sono più attratto
dalla lentezza (amo molto camminare in montagna) e dunque
mi sento più in sintonia con Massimo che con Mauro.





Lucianone

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