29 maggio 2012 - martedì 29th May '12 / Tuesday visione post - 63
Alle ore 9,01 di questa mattina percepita e vista (lampadario
ondulante, rumore di un DVD che cade dal mobile) una nuova
scossa di terremoto, proveniente (da notizie dei TG ) ancora
da zone di Modena e dintorni (Mantova/Ferrara).
L'epicentro è tra Mirandola e San felice sul Panaro (Emilia)
Le onde sismiche sono arrivate fino a Firenze, Torino, Verona,
l'Alto Adige toccando perfino il Canton Ticino. E' comunque
un terremoto partito come epcentro dalla Valpadana inferiore,
cioè zone emiliane e sarebbe dovuto (da quanto ho sentito e
letto sulla stampa , dedicherò un post a tale argomento) allo
spingere della placca appenninica contro quella che forma la
base della catena alpina nordica.
Do i resoconti delle notizie che provengono dai maggiori siti
nazionali della rete.
Le ultime notizie dicono che le perdite umane sono
salite a 16, più un disperso.
Lucianone
da Corriere della sera.it
TERREMOTO IN EMILIA,
Da la Repubblica BOLOGNA.it Cronaca
Mirandola in ginocchio dopo il sisma
tra macerie e danni alle imprese
Viaggio nella cittadina in provincia di Modena, tra l'ospedale evacuato e l'allarme costante. Inagibili le sedi del Comune, danni alle scuole a pochi giorni dagli esami. Colpito il distretto del biomedicale: "Da soli non ce la faremo"
MIRANDOLA - E' una città di 25 mila abitanti, eppure non ha mai avuto i riflettori puntati, perché non sta sull'epicentro del sisma, non ha avuto vittime (solo una cinquantina di feriti leggeri) e i danni ai monumenti, come il Duomo e tutte le chiese, non sono stati così scenografici come a Finale Emilia o a Sant'Agostino di Ferrara. "Mirandola è però una città in ginocchio - non esita il sindaco Pd Maino Benatti -, soprattutto nella rete produttiva".
"Il distretto del biomedicale - continua il primo cittadino -, sicuramente il primo in Italia per innovazione e ricerca di alta tecnologia, avrà grosse difficoltà a risollevarsi se non viene aiutato dal governo. Si fa presto a dire che in Emilia siamo bravi a cavarcela, ma questi sono stati danni enormi e da soli non ce la possiamo fare". Le cifre del disastro del "biomed" parlano da sole: il 70% delle 150 aziende del settore, per un giro d'affari stimato di 800 milioni, ha subito danni, più o meno gravi, compresi crolli dei reparti produttivi o lesioni alle "clean room", le aree dove i tecnici lavorano in condizioni asettiche come in una sala operatoria. Sui cinquemila addetti attivi, circa tremila sono in cassa integrazione,
"I danni per ora verificati del settore nei comuni di Mirandola, Cavezzo e Medolla sono tra i 4 e i 500 milioni - dice Giuliana Gavioli, responsabile di Confindustria-Area Nord di Modena -, ma sono destinati a raddoppiare. Ma nessuno si è arreso davanti ai reparti chiusi, tutti a correre a cercare altri capannoni, qui chi si ferma è perduto. Se il biomedicale non va, non mangia più nessuno. Le nostre aziende fanno gare continue di fornitura per università e ospedali in tutt'Italia". Nel distretto, ci sono sei big, in parte sono settori di multinazionali, come la tedesca B. Brown Avitum Italia, che fa kit per circolazione extracorporea, materiali per dialisi, sistemi per la separazione del colesterolo dal plasma. Una multinazionale che ha 40 mila dipendenti in 60 paesi e un fatturato di 4500 milioni. Ci sono la Gambro, la Covidien, la Fresenius. C'è la Bellco, acquistata di recente dalla Montezemolo & Partners. Aziende tutte nate per gemmazione dalla prima fondata nel 1962 da un farmacista pioniere, Mario Veronesi, che si mise a produrre tubi in plastica per emodialisi. Dall'interesse originario per le patologie renali, si è passati al cardiochirurgico: la Dideco, ora della multinazionale Sorin, produce filtri per l'ossigenazione extracorporea nelle operazioni a cuore aperto. E attorno alle big, tutta una rete diffusa di piccole e medie aziende. "Sarebbe già molto - chiede Gavioli - se Stato e Usl ci pagassero gli arretrati. In genere, saldano in un anno".per periodi che vanno da una settimana alla previsione di alcuni mesi.
Un altro problema serio, in una zona altamente industriale, è il rischio di inserimento nei lavori della ricostruzione di imprese edili o di trasporto della mafia. Un allarme che lancia il procuratore aggiunto di Modena Lucia Musti, titolare dell'inchiesta sui capannoni crollati pur senza vittime, dopo la preoccupazione espressa dal presidente Vasco Errani. "Il rischio mafia esiste, storicamente si è realizzato dopo altri terremoti e qui, in più, abbiamo una particolarità: per il tessuto produttivo modenese è necessario fare in fretta. Credo sia importante che come all'Aquila si crei una intesa tra istituzioni e forze sociali per prevenire questo fenomeno".
(di Luigi Spezia)
Pianto e disperazione sui volti degli emiliani, oggi
N PRIMO PIANO
Emilia, forte scossa alle 9.00/ Video
Le vittime salgono a quindici, ci sono dispersi
"Persone coinvolte nei crolli dei capannoni"
Altri violenti episodi alle 12.56 e alle 13. Gli sfollati salgono a quota 13.500. Evento sismico avvertito distintamente a Bologna, nel Ferrarese, a Ravenna, ma anche in Lombardia e in Toscana. Situazione drammatica a Cavezzo, San Felice, Mirandola. Difficoltà nelle comunicazioni mobili. Errani: "Faremo tutto quello che si deve per mettere in sicurezza i cittadini". Mercoledì a Bologna scuole chiuse
FOTO CAVEZZO - MIRANDOLA - SAN FELICE SUL PANARO
I migranti, l'ingegnere, il pensionato, il parroco
Le vittime delle nuove scosse
CRONACHEI luoghi, le persone
e gli squarci di San Felice sul Panaro
Il sisma ha colpito soprattutto chi stava lavorando,
ma anche ignari passanti e un religioso
Sono purtroppo sedici le vittime fin qui registrate, anche se non ancora tutte identificate, del terremoto che ha sconvolto l'Emilia per la seconda volta in dieci giorni. Operai soprattutto, che lavoravano al momento delle scosse (e forse non avrebbero dovuto), ma anche un parroco che cercava di salvare la sua chiesa, ignari pensionati e anziane signore.
IL PARROCO - Ha cercato di salvare la statua della Madonna nella sua chiesa. Un atto di coraggio che gli è stato fatale: Ivan Martini, 65 anni, parroco del piccolo comune di Rovereto, è stato travolto dal crollo dell'edificio in cui era rientrato. Con lui c'erano due vigili del fuoco, uno dei quali è rimasto seriamente ferito. Il pompiere, un funzionario, è stato ricoverato all'ospedale di Mantova con un forte trauma dorsale mentre l'altro è stato medicato per alcune escoriazioni alle braccia.
I DUE MIGRANTI E L'INGEGNERE - Pare non volessero tornare a lavorare il marocchino Mohamed Azarg, 46 anni e l'indiano Kumar Pawan, 27 alla Meta di San Felice sul Panaro. L'azienda aveva già subito danni nell'altra scossa. E per questo motivo, l'ingegner Gianni Bignardi, 62, stava effettuando verifiche statiche sulla struttura. Sono morti tutti e tre.
AVEVA RIPRESO LUNEDI'- La BBG di San Giacomo Roncole, frazione di Mirandola, fabbrica che lavora nel settore biomedicale, aveva appena ripreso le attività dopo essersi forzatamente interrotta in seguito al primo sisma del 20 maggio. Nel crollo del capannone sono rimasti uccisi uno dei tre titolari,Enea Grilli, e i due operai Eddi Borghi e Vincenzo Grilli,39 anni. Di Mirandola era anche Vincenzo Iacono e Mario Mantovani, 64 anni. Lavorava anch'egli nel biomedico, all'Aries.
AVREBBE COMPIUTO GLI ANNI DOMANI - Nel 2001, era salito da Messina a cercar fortuna Paolo Siclari che avrebbe compiuto 37 annidomani. Non ce l'ha fatta: anche qui il capannone della Haemotronic di Medolla, altra azienda del biomedicale, gli è crollato addosso. Altri due suoi colleghi ancora da identificare sono deceduti, uno risulta disperso.
IL PENSIONATO- Era appena uscito dalla banca diConcordia, Sergio Cobellini, 68 anni, pensionato. Ex falegname ed ex operaio, separato, conviveva da due anni con una nuova compagna, l'ucraina Nina Kulapina. È stato travolto dal tetto di una casa: è morto sul colpo.
LE ALTRE VITTIME - Tre vittime a Cavezzo, paese simbolo di queste terribili nuove scosse, distrutto per il 75%: si tratta di Iva Contini, Daniela Salvioli ed Enzo Borghi. Il mondo del lavoro ha pagato un prezzo altissimo.
(di Matteo Cruccu - Corriere della Sera.it)
Lucianone
Alle 9 del mattino una nuova fortissima scossa di terremoto è stata avvertita in Emilia e in tutto il Nord Italia - Bologna, Ravenna, Ferrara, ma anche in Lombardia, Veneto, Trentino, Toscana e persino Friuli Venezia Giulia. Magnitudo 5.8, epicentro nel Modenese. Nuove violente scosse alle 12.56 (magnitudo 5.3, epicentro fra le province di Mantova e Modena) e alle 13 (5.1, epicentro fra Mantova, Reggio E. e Modena). Evacuati Palazzo d'Accursio e l'università, molto probabile la chiusura di Liber Paradisus e delle sedi dei quartieri.
(da la Repubblica.it)
Visioni del post - 57
Lucianone
Nessun commento:
Posta un commento