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La Lega / Bossi a Maroni: "Pulizia già in atto"
L'ansia di Rosy Mauro per quei bonifici
I partiti: "Via la vicepresidente o la boicottiamo"
I nuovi verbali sullo scandalo Lega: così la numero due del Senato temeva la fuga di notizie. Terzo Polo, Idv e Pd: "Dimissioni". Maroni: "Pulizia, pulizia, pulizia". Fan in via Bellerio (foto). Si muove la procura di Genova. Fondi neri in Emilia
Sezione del varesotto chiude per protesta.
La Corte dei Conti: "Possiamo controllare i bilanci dei partiti"
Il ministro della Giustizia Severino: "Pronti a intervenire"
ll presidente Luigi Giampaolino sulla necessità di controlli sui fondi dei partiti: "No a un'Authority, ci pensiamo noi: la Carta ce lo consente". E poi: "Non posso nascondere il mio dolore di fronte a un simile disprezzo del pubblico denaro, di un uso perfino privato".
Severino: "Sui soldi ai partiti governo pronto a intervenire"
Il ministro della giustizia si dice disposta a fornire il "proprio contributo tecnico" sulla riforma, se le Camere lo chiederanno. E indica due strade: un provvedimento ad hoc o una norma nel ddl sulla corruzione. Il premier ammette che l'esecutivo sta riflettendo. Ma gli schieramenti procedono in ordine sparso sulla riforma. E il Pdl frena.
Napoli, "il radiologo è in riunione".
Muore dopo sei ore d'attesa.
A Camaiore: un altro decesso per infezione
Claudia D'Aniello, 41 anni, accusava dolori lancinanti. L'episodio martedì scorso. I familiari hanno presentato una denuncia per "forti dubbi sull'operato dei sanitari"
Crescono tasse locali: salasso a 1.230 euro
E la Cgia teme nuovi aumenti
Le città più care sono Varese (pressione pro capite di 1.714 euro), seguita da Lecco (1.681) e da Bergamo, Monza e Bologna (1.665). Imposte più basse a Agrigento (767) e Lanusei (671)
Pasqua, l'appello di papa Benedetto XVI
'Basta sangue in Siria'
Da Ratzinger la benedizione "Urbi et Orbi" e la preghiera per il Medio Oriente e l'Africa.Centomila in piazza San Pietro.Nella veglia pasquale, il Papa è tornato a parlare della crisi della fede in Occidente (video)
Napoli fa festa con l'America's Cup
L'inaugurazione della manifestazione, quindicimila persone in Piazza Plebiscito. Ecco la mappa e il programma delle sette regate.
.
Soldi ai partiti, Emma Bonino: "Norme da rifare.
Fermiamo l'assedio alla cosa pubblica"
Per la vicepresidente del Senato, cancellare le attuali regole non basta: "Il problema sono i partiti nelle aziende pubbliche, nelle Asl, nelle municipalizzate". Parla del referendum radicale. E su Rosy Mauro dice: "Serve sensibilità istituzionale". Dopo l'articolo di Rodotà, Repubblica.it ospita opinioni e inchieste su una legge da cambiare
AFRICA
Nigeria, bombe vicino a una chiesa
La Memoria - Dalla Chiesa, La Torre, Falcone, Borsellino:
quattro uomini soli uccisi dalla mafia.Pasqua, l'appello di papa Benedetto XVI
'Basta sangue in Siria'
Da Ratzinger la benedizione "Urbi et Orbi" e la preghiera per il Medio Oriente e l'Africa.Centomila in piazza San Pietro.Nella veglia pasquale, il Papa è tornato a parlare della crisi della fede in Occidente (video)
Napoli fa festa con l'America's Cup
L'inaugurazione della manifestazione, quindicimila persone in Piazza Plebiscito. Ecco la mappa e il programma delle sette regate.
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Soldi ai partiti, Emma Bonino: "Norme da rifare.
Fermiamo l'assedio alla cosa pubblica"
Per la vicepresidente del Senato, cancellare le attuali regole non basta: "Il problema sono i partiti nelle aziende pubbliche, nelle Asl, nelle municipalizzate". Parla del referendum radicale. E su Rosy Mauro dice: "Serve sensibilità istituzionale". Dopo l'articolo di Rodotà, Repubblica.it ospita opinioni e inchieste su una legge da cambiare
AFRICA
Nigeria, bombe vicino a una chiesa
uccise almeno 20 persone
ABUJA - Ancora sangue e terrorismo integralista contro i cristiani in Nigeria. Almeno 20 persone hanno perso la vita e altre sono rimaste ferite nell'esplosione di due autobomba di fronte a una chiesa a Kaduna, nel nord del paese. La setta Islamista Boko Haram, responsabile degli attentati del Natale scorso che causarono almeno 40 morti, aveva minacciato di compiere azioni terroristiche contro la comunità cristiana durante la Settimana Santa. Per il momento non c'è stata nessuna rivendicazione.
"Sono esplose colpendo e le persone che vi si trovavano intorno", ha detto il portavoce della polizia locale, Aminu Lawan. Secondo Yushau Shuaib, portavoce dell'agenzia per le emergenze, molte delle vittime sono conducenti di mototaxi che hanno il proprio luogo di raccolta proprio in quel punto, su una strada principale vicino a una frequentata area di locali per la ristorazione e a un hotel, oltre che alla chiesa.
Dopo la poesia, lo scrittore tedesco Gunter Grass
al bando in Israele.
"Lo scrittore persona non gradita"
La decisione del governo israeliano: il Nobel per la letteratura tedesco attacca lo stato ebraico per la politica verso l'Iran e accusa Tel Aviv di minacciare la pace nel mondo
"Sono esplose colpendo e le persone che vi si trovavano intorno", ha detto il portavoce della polizia locale, Aminu Lawan. Secondo Yushau Shuaib, portavoce dell'agenzia per le emergenze, molte delle vittime sono conducenti di mototaxi che hanno il proprio luogo di raccolta proprio in quel punto, su una strada principale vicino a una frequentata area di locali per la ristorazione e a un hotel, oltre che alla chiesa.
Dopo la poesia, lo scrittore tedesco Gunter Grass
al bando in Israele.
"Lo scrittore persona non gradita"
La decisione del governo israeliano: il Nobel per la letteratura tedesco attacca lo stato ebraico per la politica verso l'Iran e accusa Tel Aviv di minacciare la pace nel mondo
La Memoria - Dalla Chiesa, La Torre, Falcone, Borsellino:
Gli omicidi del segretario del Pci siciliano e del generale nell'82; quelli dei due giudici nel '92. Oggi, venti o trenta anni dopo, ci sono ancora molti misteri sulla loro uccisione. Però sappiamo perché li volevano morti.
(In uno dei prossimi post ci sarà un mio personale
ricordo e quello di Attilio Bolzoni da la Repubblica.it)
Moto Gp - Qatar
Vince Lorenzo, secondo Pedrosa / Rossi lontano: 10°
Lo spagnolo della Yamaha si impone nella prima gara della stagione precedendo il connazionale e l'australiano Stoner, entrambi su Honda. Quinto Dovizioso, Valentino indietro
Commento (di Carlo Galli - da la Repubblica.it)
Cambiare la legge Lo spagnolo della Yamaha si impone nella prima gara della stagione precedendo il connazionale e l'australiano Stoner, entrambi su Honda. Quinto Dovizioso, Valentino indietro
Commento (di Carlo Galli - da la Repubblica.it)
e il finanziamento ai partiti
Con le attuali regole partiti deboli e voraci
AVERE aggirato, 18 anni fa, un referendum popolare che abrogava i finanziamenti pubblici ai partiti con una legge che rimborsava, senza validi controlli, le loro spese elettorali, non è valso né a eliminare la voracità delle forze politiche né il radicale discredito in cui queste sono incorse. In questi anni i partiti hanno avuto, dalle casse pubbliche - cioè dalle tasche degli italiani - circa il quadruplo di quanto hanno realmente speso per partecipare alle elezioni; con la differenza si finanzierebbero gli ammortizzatori sociali previsti dalla riforma del mercato del lavoro.
Non solo; ma in tutti questi anni le casse dei partiti, oltre a riempirsi di denaro pubblico non dovuto, hanno anche risucchiato una parte dei profitti illeciti, delle tangenti, che loro esponenti hanno estorto (o con loro pattuito) ai privati, là dove l'economia si incontra con la politica (cioè in pratica ovunque c'è bisogno di un permesso, di una licenza, di vincere un appalto). I rimborsi elettorali privi di controllo e la corruzione hanno trovato un punto di convergenza.
Non solo; ma in tutti questi anni le casse dei partiti, oltre a riempirsi di denaro pubblico non dovuto, hanno anche risucchiato una parte dei profitti illeciti, delle tangenti, che loro esponenti hanno estorto (o con loro pattuito) ai privati, là dove l'economia si incontra con la politica (cioè in pratica ovunque c'è bisogno di un permesso, di una licenza, di vincere un appalto). I rimborsi elettorali privi di controllo e la corruzione hanno trovato un punto di convergenza.
Abbiamo così avuto, in questi anni, partiti debolissimi - incapaci di interpretare la realtà, di guidarne le dinamiche con progetti politici adeguati, e del tutto sommersi dalle ondate del populismo - e al tempo stesso fortissimi, essendosi trasformati in invadenti macchine di potere e di arricchimento per i loro adepti più spregiudicati. L'antipolitica degli italiani - nata agli inizi degli anni Novanta come reazione alla degenerazione della Prima repubblica negli anni del CAF, nei 'mitici' anni Ottanta, e abilmente sfruttata da Berlusconi e Bossi, che ne sono stati oggi travolti - è essenzialmente e primariamente una forma esasperata di antipartitismo; che ci ritroviamo intatto, e potenziato, vent'anni dopo, come sfiducia ormai radicale verso ogni partito, e per estensione verso le istituzioni (con l'eccezione forse di Monti e di Napolitano, cioè di due persone non legate ai partiti).
Nel complesso, è andato in cortocircuito il rapporto fra pubblico e privato, che nei partiti dovrebbe trovare un punto di mediazione e di equilibrio. Infatti, i partiti sono strutture formalmente private che hanno il compito di accogliere istanze sociali e di trasformarle in proposte politiche - e, se vincono le elezioni - di tradurle, attraverso le procedure istituzionali, in concrete ed efficaci politiche pubbliche. Oggi, invece - ma è un oggi che dura almeno da vent'anni - i partiti sono macchine che privatizzano, a proprio vantaggio, tanto il pubblico denaro (i cosiddetti rimborsi elettorali) quanto il denaro privato degli operatori economici (più o meno concussi o collusi). E per di più questa privatizzazione non si ferma al livello del partito, non va cioè a beneficio di una struttura; anche a questo proposito il costume è cambiato, rispetto ai tempi della Prima repubblica: oggi il politico che pratica la corruzione lo fa forse più per sé che per il partito (anche se qualcosa per questo, o per una sua corrente o Fondazione, si trova sempre). La privatizzazione è integrale, radicale: va a beneficio di singoli, o al più delle loro famiglie o dei loro clan. E' una privatizzazione personale, una sorta di neo-feudalesimo postmoderno.
Nel complesso, è andato in cortocircuito il rapporto fra pubblico e privato, che nei partiti dovrebbe trovare un punto di mediazione e di equilibrio. Infatti, i partiti sono strutture formalmente private che hanno il compito di accogliere istanze sociali e di trasformarle in proposte politiche - e, se vincono le elezioni - di tradurle, attraverso le procedure istituzionali, in concrete ed efficaci politiche pubbliche. Oggi, invece - ma è un oggi che dura almeno da vent'anni - i partiti sono macchine che privatizzano, a proprio vantaggio, tanto il pubblico denaro (i cosiddetti rimborsi elettorali) quanto il denaro privato degli operatori economici (più o meno concussi o collusi). E per di più questa privatizzazione non si ferma al livello del partito, non va cioè a beneficio di una struttura; anche a questo proposito il costume è cambiato, rispetto ai tempi della Prima repubblica: oggi il politico che pratica la corruzione lo fa forse più per sé che per il partito (anche se qualcosa per questo, o per una sua corrente o Fondazione, si trova sempre). La privatizzazione è integrale, radicale: va a beneficio di singoli, o al più delle loro famiglie o dei loro clan. E' una privatizzazione personale, una sorta di neo-feudalesimo postmoderno.
Naturalmente, non ci sono dubbi sul fatto che una moderna democrazia rappresentativa ha bisogno di partiti efficaci e funzionanti per macinare politica e consenso. E che, come la storia recente ha dimostrato, partiti screditati e impotenti o si consegnano a populismi devastanti o per reazione a governi tecnici fondati sulla sospensione delle dinamiche politiche (il che può essere giustificato solo per una fase eccezionale, ma non può diventare una prassi prolungata né una norma). Insomma, dei partiti abbiamo bisogno. Ogni critica contro di essi, anche la più dura, non può prefigurare uno spazio politico privo di partiti e percorso o da rumorosi ed effimeri movimenti di protesta o da poteri opachi e fuori controllo. Un'Italia senza partiti - com'è oggi, in realtà; e come fu nei primi anni Novanta - sarebbe in pratica a disposizione del primo avventuriero che se la volesse prendere (come effettivamente avvenne).
Quindi, i partiti sono parte del problema, ma non possono non essere parte anche della soluzione. Non necessariamente 'questi' partiti, certo. Ma è a questi, in mancanza di meglio, che si deve - si è costretti - concedere una prova d'appello. Ciò che oggi i partiti devono fare è comprendere che per salvarsi, e per salvare l'Italia, non è stato sufficiente il passo indietro cui si sono risolti, per consentire a Monti di fare ciò che essi non avevano né l'energia né la legittimazione per fare; è comprendere che non solo c'è stata, e c'è, l'emergenza economico-politica, ma che oltre a questa, non meno incombente e potenzialmente devastante, c'è l'emergenza politico-morale (o politico-legale). E che quindi non basta dare un via libera a Monti (sofferto e contrattato; ma ciò non è in sé errato); è necessario - il Capo dello Stato lo ripete ormai quotidianamente - dare il via libera a leggi draconiane sul rimborso delle spese elettorali dei partiti (che va reso del tutto trasparente, con certificazioni indipendenti) e sulla corruzione (che va contrastata molto più efficacemente, con inasprimenti delle pene e allungamento dei tempi di prescrizione e senza trucchi sulla concussione).
Questa esigenza è tanto impellente da configurarsi come un ultimatum dell'opinione pubblica al sistema politico: a ciascuno deve essere restituito il suo. Allo Stato la certezza sul modo in cui vengono spesi soldi pubblici; ai cittadini la certezza che entrare a contatto con la politica non implica l'esserne taglieggiati (o il trovare come controparte persone corruttibili); ai partiti la certezza di potere svolgere il proprio ruolo con mezzi sufficienti e - se ne sono capaci - col consenso e il supporto della società civile.
Questa operazione di chiarezza e di pulizia deve avvenire subito, con atti concreti (cioè con leggi) e con la necessaria umiltà. Tutto ciò è improbabile? Certo. Ma non impossibile. Non è detto, infatti, che i partiti non comprendano la difficoltà del momento: forse, l'istinto di autoconservazione li guiderà. Forse, oggi hanno davvero paura. E questa potrebbe una volta tanto essere salutare. Per loro e per noi.
Questa operazione di chiarezza e di pulizia deve avvenire subito, con atti concreti (cioè con leggi) e con la necessaria umiltà. Tutto ciò è improbabile? Certo. Ma non impossibile. Non è detto, infatti, che i partiti non comprendano la difficoltà del momento: forse, l'istinto di autoconservazione li guiderà. Forse, oggi hanno davvero paura. E questa potrebbe una volta tanto essere salutare. Per loro e per noi.
Lucianone
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