L'ondata di maltempo e l'Italia al gelo
hanno messo in luce di nuovo l'impreparazione
della nostra classe politica e le mancanze della
Protezione Civile oltrechè l'uso improprio del
denaro pubblico nella mancanza di prevenzione
e quindi di piani e progetti futuri per le calamità naturali.
Tutta questa è ancora la triste verità, dopo le alluvioni in
Liguria e Toscana, dopo il terremoto in Abruzzo e via via
dicendo dei disastri che si potevano almeno in parte rendere
meno tragici e spaventevoli.
Tormenta di neve da oggi
di nuovo - La foto riguarda
un tratto dell'autostrada
dell'Emilia Romagna.
In questa foto
Rimini è sommersa
dalla neve
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Il "Fai da te" ha funzionato
ancora, per fortuna, come già in passato, vedere appunto
l'alluvione a Genova e dintorni: ma per quanto in futuro?
E poi tante persone, soprattutto anziani, sono state salvate
da quei volontari e gente comune che si sono dati da fare e
prodigati in tutti i sensi per sostituire le mancanze dello Stato.
Mi vengono in mente anche quei volontari, che durante
l'alluvione di Genova avevano salvato molte vite umane.
Troppi morti ci sono stati per un'emergenza neve "siberiana"
che era stata prevista con largo anticipo. Forse, è stato detto, non si
pensava che risultasse così copiosa, specialmente a Roma.
Ma ormai la nostra superficialità e menefreghismo nella prevenzione
sono famosi. Purtroppo questa tempesta o meglio 'tempeste di neve',
soprattutto in Emilia-Romagna e nel Centro-sud - le zone più colpite -
si sono verificate in un periodo di enorme crisi economica che ne ha
appesantito gli effetti.
Le polemiche a Roma
si sono susseguite in questi giorni tra Alemanno, il sindaco della
capitale Gabrielli, capo della Protezione Civile. Chi ha ragione?
Probabilmente nessuno dei due. Che si dividano le colpe, sarebbe
la cosa migliore e saggia, se non dovessimo scadere nel ridicolo!
Adesso è da vedere e valutare le conseguenze e lo sviluppo di questa
ondata eccezionale di neve e di temperature artico-siberiane.
(Lucianone)
Oggi Blizzard, tempesta perfetta, e domani...?
MILANO - La seconda ondata di freddo polare è arrivata. E durerà per due giorni. La neve è caduta in tutto il Centro-Sud, compresa Roma. Nevicate fino a quote al livello del mare sono attese su Toscana, Umbria, Marche e Molise, con cumulate molto elevate sulle zone adriatiche ed appenniniche. Tormente anche in Abruzzo. Una donna di 42 anni è morta a Roma. E un uomo è stato azzannato da cani randagi in Valmarecchia, nell'entroterra riminese. Un'altra donna di 74 anni è invece morta in provincia di Macerata: era a bordo di un'ambulanza rimasta bloccata a causa della neve. Stando a quanto hanno riferito i famigliari aveva accusato problemi respiratori e sarebbe morta d'infarto.
Dalle prime ore di
oggi venti forti fino a burrasca dai quadranti settentrionali sulle regioni
centrali e sulla Sardegna. Venti molto forti e di burrasca dai quadranti
occidentali sulle regioni meridionali e sulla Sicilia, con mareggiate lungo le
coste esposte. Su Lazio e Campania nevicherà prima sopra i 100-300 metri , quindi anche
qui fino al livello del mare con quantitativi moderati o localmente elevati.
Neve anche in Sardegna, Basilicata e Puglia, inizialmente a quote collinari, in progressivo calo
fino al livello del mare sull'Isola, con quantitativi deboli o localmente
moderati. Sul basso versante tirrenico non nevicherà, ma sulle zone costiere di Campania, Basilicata e Calabria sono
attesi rovesci e temporali, accompagnati da raffiche di vento ed attività
elettrica. In Abruzzo nevicate abbondanti, specie sulla
costa e in Val di Sangro. Si circola con difficoltà a Pescara, investita da una
tormenta di neve. Chiuso l'aeroporto, per ora sulle autostrade si transita
senza problemi, ma è vietato l'ingresso ai tir. Il Prefetto dell'Aquila ha
disposto il coordinamento per il controllo della situazione nelle zone più a
rischio per le prossime ore, in val Roveto, Sulmona e Avezzano. Il blizzard ha fatto
un passaggio anche in Veneto. Freddo intenso in tutte le
città, con temperature sotto zero anche di giorno.
FROSINONE, ANCORA 2.500 UTENZE SENZA
ELETTRICITA' - Sono ancora 2500 le utenze di elettricità ancora
disattive in provincia di Frosinone per circa ottomila abitanti ancora senza
luce e riscaldamento. In queste ore, dopo aver ripristinato il
servizio in altri comuni, si stanno eseguendo gli ultimi interventi e già entro
oggi potrebbe essere completata l’operazione di ripristino da arte dell’Enel.
Un black-out che va avanti da giorni e che per 2500 famiglie è adesso arrivato
a toccare una settimana intera con grossi disagi. In tanti comuni la corrente è
tornata grazie all’utilizzo di centotrenta gruppi elettrogeni installati nei
diversi comuni colpiti dall’emergenza neve che ha messo in ginocchio gran parte
della Ciociaria.
VENETO, IN ARRIVO IL BLIZZARD - E’ atteso per questa sera il blizzard, temporali di neve e velocissime bufere di origine baltico-siberiana che porteranno in Veneto una tempesta di neve accompagnata anche da qualche tuono con venti che potrebbero superare i50 km
orari. Da
quanto spiegano gli esperti del Centro meteorologico di Teolo, perché si possa
parlare di vero e proprio blizzard la tempesta dovrebbe durare almeno tre ore.
Ipotesi che ci si augura non debba verificarsi
Insomma il buran che sta portando sul territorio regionale temperature polari continuerà la sua avanzata almeno fino a sabato. Intanto nella notte insieme al blizzard cadrà anche la neve, almeno due centimetri in provincia di Padova e di Vicenza e qualche centimetro di più nelle zone meridionali. Il particolare fenomeno potrà far precipitare le temperature anche di sei gradi sotto lo zero. Intanto anche stanotte la minime sono state notevolmente sotto la media stagionale con gelate diffuse. Il record lo ha sempre Belluno, la colonnina di mercurio nella città dolomitica è scesa a -9,4, freddo anche a Verona -7,7, Vicenza e Rovigo - 7,4, Padova -7, Treviso -5,6 e Venezia-3. In montagna sulla Piana di Marcesina si è
registrata una minima di -20,7 ad Asiago -15,3 e a Cortina -10,3.
VENETO, IN ARRIVO IL BLIZZARD - E’ atteso per questa sera il blizzard, temporali di neve e velocissime bufere di origine baltico-siberiana che porteranno in Veneto una tempesta di neve accompagnata anche da qualche tuono con venti che potrebbero superare i
Insomma il buran che sta portando sul territorio regionale temperature polari continuerà la sua avanzata almeno fino a sabato. Intanto nella notte insieme al blizzard cadrà anche la neve, almeno due centimetri in provincia di Padova e di Vicenza e qualche centimetro di più nelle zone meridionali. Il particolare fenomeno potrà far precipitare le temperature anche di sei gradi sotto lo zero. Intanto anche stanotte la minime sono state notevolmente sotto la media stagionale con gelate diffuse. Il record lo ha sempre Belluno, la colonnina di mercurio nella città dolomitica è scesa a -9,4, freddo anche a Verona -7,7, Vicenza e Rovigo - 7,4, Padova -7, Treviso -5,6 e Venezia
PUGLIA, DIFFICOLTA' PER IL GHIACCIO - La Protezione Civile
della Prefettura di Bari ha reso noto che, attualmente, risultano
interdette al traffico per presenza di ghiaccio, le strade principali della
viabilità provinciale, 238 Ruvo di Puglia-Calendano, 230
Minervino-Andria, 151 Altamura-Ruvo, 10 Poggiorsini-Gravina in Puglia, 19
Corato-S. Magno direzione Poggiorsini, S.P. 230 nel tratto
Poggiorsini-Spinazzola. Nevicate sono in corso nei Comuni di Corato, Altamura,
Gioia del Colle, Turi, Acquaviva delle Fonti, Santeramo, Putignano, Noci, Ruvo
di Puglia, Gravina in Puglia. E’ consentito il transito sull’autostrada a/14
(tratto pugliese) ai veicoli con catene a bordo o muniti di pneumatici
invernali. La
Protezione Civile raccomanda agli automobilisti di far uso
dei propri autoveicoli solo in caso di estrema urgenza e gravità e, in presenza
di precipitazioni nevose, di circolare muniti di catene a bordo o di pneumatici
termici antineve.
Questa mattina verso le5 a Collepasso, in provincia di
Lecce, è parzialmente crollata una palazzina in via Diaz, di proprietà di un
impiegato di 56 anni. Al
momento del fatto all’interno dell’edificio si trovava una vedova pensionata
di 80 anni che è rimasta illesa, ma comunque è stata trasportata
all’ospedale di Casarano per i controlli del caso.
Questa mattina verso le
SULMONA (L’AQUILA), LUPI ALLE PORTE DELLA CITTA'
- I lupi scendono a poche centinaia di metri dal centro abitato di
Sulmona. L’avvistamento è stato fatto ieri sera lungo la fascia pedemontana del monte Morrone, un esemplare
in località Noce Mattei, vicino al canile comunale e altri due nei pressi di
via Ancinale. Dal canile si dicono preoccupati per la situazione di
pericolo che si è venuta a creare sia per i cani ospiti del ricovero
municipale, sia per le persone e chiedono l’intervento del corpo forestale.
‘’Non c’è da allarmarsi - spiegano dalla centrale operativa del corpo forestale
- i lupi sono scesi a valle probabilmente per la mancanza di cibo sui monti e
si presume siano solo di passaggio. E’ insolito, ma non impossibile che si
vedano anche da queste parti’’. Una nevicata eccezionale anche per i lupi che
sono scesi fino alle porte di un centro abitato come Sulmona, fenomeno che si
era verificato, fino ad oggi, solo nei piu’ alti paesi di montagna.
LE PREVISIONI
NELLA NOTTE - La sera impulso dal mar Baltico rapidissimo da
nordest verso Veneto-Emilia Romagnacon temporali
di neve o blizzard, neve fine e vento forte. Neve in nottata su
basso Veneto, Lombardia fino a Milano, verso Piemonte con blizzard, neve su Emilia
Romagna e poi Marche e regioni adriatiche. Subito vortice sul Tirreno, rovesci
nella notte al centrosud e Sicilia e resto del sud.
IL VENERDI'- Il giorno successivo saremo in piena emergenza.I lupi scendono dalle montagne
Roma, 10 febbraio
2012 - La neve e il gelo spingono i lupi a scendere dalle
montagne. Il fenomeno è stato
osservato in particolare in Abruzzo, Emilia Romagna e nel Lazio, dove
sono arrivati fino alle porte
di Roma. Tranquillizza comunque il comandante della Guardia Parco
dei Castelli Romani Carlo Grillo: "I romani stiano tranquilli in città non arriveranno mai". "La scorsa settimana, durante la nevicata,
abbiamo avvistato un lupo con due cuccioli all’interno del parco dei Castelli
Romani. Ieri, dopo ulteriori sopralluoghi fatti dall’ufficio ambiente del
parco, sono stati trovati escrementi e ciuffi di pelo che potrebbero confermare
il passaggio e la presenza di questi animali sul territorio", afferma
Grillo.
"Per il parco dei
Castelli Romani è stata una bella scoperta, che conferma le segnalazioni e gli avvistamenti di
lupi negli anni passati. Non ci sono infatti pericoli, ma solo vantaggi - prosegue - I lupi sono
animali intelligenti che si tengono lontani dall’uomo e non arriverebbero mai a
spingersi in zone urbanizzate come Roma. La loro presenza, al contrario, è
auspicabile per arginare un altro problema che sta emergendo in questi ultimi
anni: l’aumento esponenziale di cinghiali, in provincia di Roma come nel resto
d’Italia".
IL WWF ITALIA -
"Sono più visibili, come altri predatori perché sono spinti dalle condizioni climatiche avverse a
muoversi verso aree territoriali più facili da percorrere o dove possono
trovare cibo e risorse alimentari",
spiega all’Adnkronos Massimiliano Rocco, responsabile programma specie Wwf Italia.
Così, insieme ai cervi che 'scendono' in paese, come sta avvendendo in Abruzzo,
il lupo "viene avvistato più di frequente perché segue le prede e sceglie
le strade battute dove può muoversi con minori difficoltà rispetto alla neve
alta. Ma non c’è da aver paura, né può capitare che
attacchino l’uomo. Quando la neve
sparirà, il lupo sarà più elusivo e tornerà ad essere un ‘folletto’ dei
boschi". "In questi giorni - fa notare il responsabile
programma specie Wwf Italia - si sta gridando 'al lupo al lupo', ma in molti
casi si è visto che si tratta di gruppi di cani randagi o rinselvatichiti,
potenzialmente molto più pericolosi del lupo perché sono animali che hanno
perso la paura nei riguardi dell’uomo e possono attaccare".
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Lucianone
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