Il ministro dell'Istruzione Profumo a Auschwitz:
un accordo per i viaggi della memoria
Un protocollo d'intesa tra il ministro dell'istruzione e le comunità
ebraiche italiane per incentivare i viaggi nei luoghi della memoria,
dar vita a mostre itineranti sulla Shoah e realizzare corsi di
formazione per i professori.
E' l'iniziativa annunciata dal ministro Francesco Profumo nel corso
della visita nei campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau,
dove ogni anno si recano 1 milione e 380 mila persone, tra cui 74
mila italiani. Così come i 130 italiani giunti da istituti di tutta Italia,
ai quali il ministro si è rivolto con queste parole:
"Occorre riacquisire un'identità depurata da ipocrisie e manipo=
lazioni per riconoscere i germi dell'intolleranza al loro primo
manifestarsi, prima che sia troppo tardi".
Il complesso di Auschwitz è considerato il "cimitero senza tombe
dell'ebraismo europeo", lapide immateriale per oltre un milione
e 200 mila persone: un milione di ebrei circa, ma anche prigionie=
ri di guerra russi, prigionieri politici polacchi, sinti, rom e altri. -
Il loro destino era segnato dalle rotaie dei treni che dalle rampe
li conducevano nel campo.
(notizia tratta dal quotidiano "La Stampa" del 19 gennaio 2012)
Campo di concentramento di Auschwitz
Auschwitz concentration camp
Le rovine dei campi di Auschwitz sono dal 1979 Patrimonio dell'Umanità
protetto dall'Unesco
Auschwitz d'inverno - Auschwitz in winter
La Bahnrampe, la rampa dei treni, all'interno
del campo di Birkenau dove, dal 1944, arrivavano
i convogli dei deportati, come si presentava nel 1945
Le baracche in legno del campo come si presentavano nel 1941
The main entrance to extermination camp
Auschwitz-Birkenau
Il campo di concentramento di Auschwitz fu uno dei tre campi principali che formavano il complesso concentrazionario situato nelle vicinanze di Auschwitz, (in polacco Oświęcim). Facevano parte del complesso anche il campo di sterminio di Birkenau, situato a Birkenau (in polacco Brzezinka), il campo di lavoro di Monowitz, situato a Monowitz, (in polacco Monowice) ed i restanti 45 sottocampi costruiti durante l'occupazione tedesca della Polonia[1].
Il complesso dei campi di Auschwitz svolse un ruolo fondamentale nei progetti di "soluzione finale del problema ebraico" - eufemismo con il quale i nazisti indicarono lo sterminio degli ebrei (nel campo, tuttavia, trovarono la morte anche molte altre categorie di internati) - divenendo rapidamente il più grande ed efficiente centro di sterminio nazista. Auschwitz, nell'immaginario collettivo, è diventato il simbolo universale del lager nazista.del campo di Birkenau dove, dal 1944, arrivavano
i convogli dei deportati, come si presentava nel 1945
Le baracche in legno del campo come si presentavano nel 1941
The main entrance to extermination camp
Auschwitz-Birkenau
Campo di concentramento di Auschwitz
Il campo di concentramento di Auschwitz fu uno dei tre campi principali che formavano il complesso concentrazionario situato nelle vicinanze di Auschwitz, (in polacco Oświęcim). Facevano parte del complesso anche il campo di sterminio di Birkenau, situato a Birkenau (in polacco Brzezinka), il campo di lavoro di Monowitz, situato a Monowitz, (in polacco Monowice) ed i restanti 45 sottocampi costruiti durante l'occupazione tedesca della Polonia[1].
Facevano parte del complesso tre campi principali e 45 sottocampi. L'area di interesse del campo (Interessengebiet), con sempre nuove espropriazioni forzate e demolizioni delle proprietà degli abitanti residenti, arrivò a ricoprire, dal dicembre 1941, la superficie complessiva di circa 40 chilometri quadrati. All'interno di questa superficie avevano sede anche alcune aziende modello, agricole e di allevamento, volute personalmente da Hitler, nelle quali i deportati venivano sfruttati come schiavi.
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