giovedì 19 gennaio 2012

Politica & Società - Approfondimenti da "L'eco di Bergamo"

19 gennaio 2012  -  giovedì / Thursday

da "L'eco di Bergamo" del 18 gennaio '02
Argomenti: le liberalizzazioni / la finanza e il fisco /
                               Monti: missione a Londra                            
>>  Liberalizzazioni
Tassisti in rivolta  -  A Roma scontri, blocchi  e 
fumogeni La partita sulle licenze passerebbe ai
Comuni  ma  la  categoria è ancora sul piede di 
guerra  - Le liberalizzazioni verso una forma di
ammorbidimento. 
A Roma i tassisti dicono di essere pronti alla guerra e
allo sciopero a oltranza, dicono che non saranno loro
gli agnelli sacrificali e che, se necessario, bloccheranno
la capitale e l' Italia. Lanciano petardi e fumogeni Sono
convenuti  in migliaia a Roma, soprattutto da Napoli, 
per l'incontro tra i sindacati e il governo.
Una tensione, quella della categoria delle auto bianche, 
sfociata dopo giorni di proteste, in insulti   culminati in
mattinata   anche  in calci alle auto dei colleghi romani 
al lavoro al Circo Massimo, all'Eur, alla stazione Termini
e all'aeroporto di Fiunicino, accusati dai partenopei di 
non aver interrotto il lavoro.
A pochi giorni dal varo in Consiglio dei ministri del decreto
liberalizzazioni (la convocazione è per venerdì alle 10),
molte parti del pacchetto    circolate nelle prime bozze
sembrano ora a rischio.    Un pò per le forti resistenze
dei soggetti interessati, un pò perchè si tratta di materie
complesse  che  potrebbero  avere  percorsi    legislativi
autonomi e successivi. Certo è che, da quello che trapela, 
intenzione del governo è "toccare" un pò   tutti i settori
tirati in ballo (tassisti, farmacisti, notai, benzinai ecc.).
Se non altro per non dare l'impressione di cedere alle
pressioni delle lobby. Ma la scelta è anche se farlo con
interventi pesanti o più morbidi. E,ad esempio, gli ordini
professionali  sembrano  in questo senso  aver spuntato
una certa gradualità dopo l'incontro con il Guardiasigilli 
Paola Severino
 >>  Finanza: il fisco
Vita di lusso e pochi redditi
TORTONA (Alessandria) - Traditi da lusso,  dalle auto
potenti, dallo shopping griffato e dalle vacanze esotiche,
nonostante  una  dichiarazione  dei  redditi   di poche 
migliaia  di euro in alcuni anni  e del tutto assente  in
altri.
E' così che la finanza ha scoperto una maxievasione
fiscale da oltre 50 milioni di euro che ha portato alla
denuncia  di 2 imprenditori, titolari e amministratori
di una  società di capitali   di Tortona (Alessandria), 
che opera nel settore del commercio di automobili.
La denuncia è per evasione fiscale e appropriazione
indebita, ma sui due evasori      si è già abbattuta la
scure del fisco: il gip di Tortona ha voluto garantire
il credito dell'erario e così  ha disposto il sequestro
preventivo  di  loro beni  per circa  8 milioni di euro
finalizzato  alla  confisca  nel  caso  non  dovessero
onorare il loro debito.
La società, all'apparenza seria e molto attiva    sul mercato,
con un fatturato di più di 22 milioni di euro, diverse migliaia
di vetture vendute in Italia e all'estero, una sede legale nel
centro di Tortona e dipendenti regolarmente assunti,     IN 
REALTA' nascondeva - secondo la Finanza  -  un'impresa
dalle scitture contabili falsate e inattendibili che ,    in una
maniera sistematica, non ha versato le tasse (per oltre 46
milioni di euro) e ha evaso Iva per oltre 7 milioni e mezzo.
>>  Monti: missione a Londra
Alla vigilia della bilaterale fra Mario Monti e David
Cameron, secca botta e risposta tra Roma e Berlino
su come uscire dalla crisi. 
Nell'intervista al 'Financial Times' il premier italiano    aveva
chiesto ad Angela Merkel di fare di più, soprattutto sul fronte
dei tassi di interesse del debito italiano. A stretto giro arriva
la replica del consigliere economico della Merkel, Wolfgang
Franz, che boccia qualsiasi intervento della Bce e ritiene che
l'Italia "possa fare da sola".


Lucianone

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