IL LIBRO - rubrica culturale
Aprendo questa rubrica, vi voglio parlare di un libro che è stato scritto da un
prete-cappellano molto schietto e un pò fuori dalle regole canoniche del bravo
prete osservante della chiesa perbene di Papa Ratzinger-Benedetto XVI.
Superati i settant'anni e dopo una vita di militanza nella vita vera della gente,
don Gino Rigoldi, cappellano da 40 anni nel carcere minorile Beccaria di
Milano e fondatore di "comunità nuova" ha voluto riunire in un libro dal
titolo emblematico "Io, cristiano come voi" (cioè con tutte le
risorse, i difetti e i dubbi) le sue opinioni sulle cose che non vanno nel modo
in cui si mettono in atto i principi della fede e del vivere civile.
Milano e fondatore di "comunità nuova" ha voluto riunire in un libro dal
titolo emblematico "Io, cristiano come voi" (cioè con tutte le
risorse, i difetti e i dubbi) le sue opinioni sulle cose che non vanno nel modo
in cui si mettono in atto i principi della fede e del vivere civile.
La messa? Nella liturgia si privilegia il tempo delle letture e dell'omelia e
si liquida velocemente il momento centrale: la comunione. E poi la ripetizione
si liquida velocemente il momento centrale: la comunione. E poi la ripetizione
quotidiana della messa "rischia di togliere solennità".
Il peccato? Abbiamo reso banale la confessione: diamo un'assoluzione di
default, ma i veri peccati non sono aver fatto sesso con la tua ragazza o
essersi arrabbiati con qualcuno, ma l'indifferenza rispetto all'amore, alla
essersi arrabbiati con qualcuno, ma l'indifferenza rispetto all'amore, alla
giustizia, alla cura del prossimo. Queste sono le osservazioni che don Gino
fa nel suo libro, questi i punti principali che egli tocca in evidente contrasto
con le regole dell'istituzione eccelesiastica attuale.
Don Gino avverte una carenza di sensibilità dell'istituzione ecclesiastica
nell'esibire la propria ricchezza (i sontuosi abiti talari delle cerimonie che
che richiederebbero più sobrietà, ma anche il mantenimento di interi edifici
vuoti mentre il problema della casa mina il futuro di molte famiglie).
Prende poi posizione su altri temi scottanti come l'omosessualità: "anche
qui - dice don Gino Rigoldi - c'è una pratica vissuta con amore e tenerez=
che richiederebbero più sobrietà, ma anche il mantenimento di interi edifici
vuoti mentre il problema della casa mina il futuro di molte famiglie).
Prende poi posizione su altri temi scottanti come l'omosessualità: "anche
qui - dice don Gino Rigoldi - c'è una pratica vissuta con amore e tenerez=
za, rispetto e desiderio di fedeltò, una coppia stabile è un'unione di fatto con
tutti i diritti che devono essere riconosciuti".
Riletto attraverso questo libro, il Vangelo secondo don Rigoldi è un concen=
trato di riflessioni dirompenti che inducono a un'analisi seria e onesta.
don Gino Rigoldi
La biografia di Don Gino Rigoldi
Don Virginio Rigoldi (detto Gino) è nato a Milano il 30 ottobre 1939.
Dopo le Elementari ha frequentato l' Avviamento Professionale e a 13 anni ha
cominciato a lavorare come operaio in una piccola azienda di apparecchiature
elettriche, dove in seguito è diventato impiegato.
A 18 anni è entrato nel seminario di Venegono. Ordinato prete nel 1987, fino
al 1971 ha svolto il suo ministero presso il Collegio Arcivescovile "De Filippi"
di Varese. - Successivamente è stato trasferito come coadiutore in una
parrocchia di San Donato Milanese. Ma la collaborazione con il parroco non
è esente da difficoltà, così un anno dopo Gino chiede ed ottiene di diventare
cappellano dell'Istituto penale per minorenni "Beccaria", carica che ricopre
tuttora.
Rigoldi inizia anche ad ospitare in casa sua quei giovani che, una volta usciti
dal carcere minorile, non hanno famiglia o posto dove andare. . In questo è
aiutato anche da alcuni volontari legati al carcere minorile che, insieme ai
servizi sociali pubblici, sostengono concretamente i ragazzi nella ricerca di un
lavoro o nella ripresa dell'attività scolastica. - Pian piano l'attività di don
Gino Rigoldi si allarga, nascono altre comunità di alloggio, sempre con l'aiuto
di volontari ed educatori. - Nel 1973 viene fondato il "Gruppo Amici del
Beccaria" che cambierà nome nel 1975 in "Comunità Nuova".
L'associazione, di cui don Gino è presidente, ha come scopo l'inserimento
sociale dei ragazzi che, una volta usciti dalla detenzione, non hanno un
contesto relazionale adeguato che li accolga.
Vengono aperte diverse sedi di accoglienza, per alloggiare i senza casa. La
battaglia più importante in quegli anni è quella contro la droga, l'eroina in
particolare. Vengono avviati anche diversi progetti per il recupero e per la
formazione professionale, molti di questi in collaborazione con enti pubblici
e locali. Pian piano l'associazione amplia la portata delle sue attività, arri=
vando a comprendere, ai giorni d'oggi, recupero, sostegno di persone tossico-
dipendenti e prevenzione, accoglienza e presa in carico di minori, centri
d'aggregazione giovanile e contrasto alla dispersione scolastica; inoltre
interventi per minori e giovani stranieri, educazione e promozione del=
l'interculturalità, prevenzione e contrasto del doping nello sport, contrasto
e recupero della prostituzione minorile.
Don Gino è membro di numerose commissioni regionali e comunali che si
occupano di minori e tossicodipendenza. Dal 1999 swi occupa anche di
organizzare e guidare "LE CASE DEL SORRISO" in Romania, in aiuto
ai bambini a rischio d'abbandono e di aiutare i giovani rumeni vissuti
negli istituti, per l'inserimento nel mondo del lavoro.
Ha ricevuto l'onorificenza di cittadino benemerito del Comune di Milano
e di Cavaliere della Repubblica.
Nel maggio del 2007 ha pubblicato "Il male minore, devianza giovanile,
un problema per tutti", un libro che affronta il problema del disagio
giovanile secondo la sua esperienza personale.
(Le notizie di questa biografia sono state tratte da Wikipedia)
visione post - 48
Lucianone
trato di riflessioni dirompenti che inducono a un'analisi seria e onesta.
don Gino Rigoldi
La biografia di Don Gino Rigoldi
Don Virginio Rigoldi (detto Gino) è nato a Milano il 30 ottobre 1939.
Dopo le Elementari ha frequentato l' Avviamento Professionale e a 13 anni ha
cominciato a lavorare come operaio in una piccola azienda di apparecchiature
elettriche, dove in seguito è diventato impiegato.
A 18 anni è entrato nel seminario di Venegono. Ordinato prete nel 1987, fino
al 1971 ha svolto il suo ministero presso il Collegio Arcivescovile "De Filippi"
di Varese. - Successivamente è stato trasferito come coadiutore in una
parrocchia di San Donato Milanese. Ma la collaborazione con il parroco non
è esente da difficoltà, così un anno dopo Gino chiede ed ottiene di diventare
cappellano dell'Istituto penale per minorenni "Beccaria", carica che ricopre
tuttora.
Rigoldi inizia anche ad ospitare in casa sua quei giovani che, una volta usciti
dal carcere minorile, non hanno famiglia o posto dove andare. . In questo è
aiutato anche da alcuni volontari legati al carcere minorile che, insieme ai
servizi sociali pubblici, sostengono concretamente i ragazzi nella ricerca di un
lavoro o nella ripresa dell'attività scolastica. - Pian piano l'attività di don
Gino Rigoldi si allarga, nascono altre comunità di alloggio, sempre con l'aiuto
di volontari ed educatori. - Nel 1973 viene fondato il "Gruppo Amici del
Beccaria" che cambierà nome nel 1975 in "Comunità Nuova".
L'associazione, di cui don Gino è presidente, ha come scopo l'inserimento
sociale dei ragazzi che, una volta usciti dalla detenzione, non hanno un
contesto relazionale adeguato che li accolga.
Vengono aperte diverse sedi di accoglienza, per alloggiare i senza casa. La
battaglia più importante in quegli anni è quella contro la droga, l'eroina in
particolare. Vengono avviati anche diversi progetti per il recupero e per la
formazione professionale, molti di questi in collaborazione con enti pubblici
e locali. Pian piano l'associazione amplia la portata delle sue attività, arri=
vando a comprendere, ai giorni d'oggi, recupero, sostegno di persone tossico-
dipendenti e prevenzione, accoglienza e presa in carico di minori, centri
d'aggregazione giovanile e contrasto alla dispersione scolastica; inoltre
interventi per minori e giovani stranieri, educazione e promozione del=
l'interculturalità, prevenzione e contrasto del doping nello sport, contrasto
e recupero della prostituzione minorile.
Don Gino è membro di numerose commissioni regionali e comunali che si
occupano di minori e tossicodipendenza. Dal 1999 swi occupa anche di
organizzare e guidare "LE CASE DEL SORRISO" in Romania, in aiuto
ai bambini a rischio d'abbandono e di aiutare i giovani rumeni vissuti
negli istituti, per l'inserimento nel mondo del lavoro.
Ha ricevuto l'onorificenza di cittadino benemerito del Comune di Milano
e di Cavaliere della Repubblica.
Nel maggio del 2007 ha pubblicato "Il male minore, devianza giovanile,
un problema per tutti", un libro che affronta il problema del disagio
giovanile secondo la sua esperienza personale.
(Le notizie di questa biografia sono state tratte da Wikipedia)
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Lucianone
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