visioni del post - 4
LA BEFFA DEI TAGLI AI
COSTI DELLA POLITICA
e i privilegi della casta sono rimasti -
Nella Manovra finanziaria quasi assenti i tagli ai costi
della politica tanto promessi. Allora la casta ci prende
in giro. Non si sono ridotti nulla: nè lo stipendio, nè il
vitalizio, nè l'assegno di fine mandato.
E hanno già detto che negli altri Parlamenti europei
si spende ancora di più...
Sottoscrivo ciò che segue preso dalla carta stampata:
(iN Europa) - Milano Metropoli - Lombardia in Europa
di Giuseppe Pozzi -
Dove sono finiti i tanto decantati tagli ai costi della politica?
Se li cercate nella Manovra finanziaria presentata nei giorni
scorsi non li trovate nemmeno col classico lanternino. Lo sti=
pendio di 14-15 mila euro netti al mese non è stato scalfito:
dei ritocchi al vitalizio che a 65 anni garantisce ai deputati
2.400 euro lordi al mese dopo una sola legislatura non c'è
traccia; figurarsi se si parla dell'assegno di fine mandato
che sfiora i 50mila euro lordi dopo solo 5 anni in Parlamento...
Per la verità hanno deciso di costituire una commissione che
analizzerà gli stipendi dei parlamentari degli altri Paesi euro=
pei per adeguare quelli dei nostri deputati e senatori.
Peccato che il questore della Camera Franceso Colucci abbia
già anticipato che da uno studio interno risulta che "il costo
complessivo sostenuto dalla Camera per ciascun parlamen=
tare italiano è inferiore a quello sostenuto da altri Paesi eu=
ropei". - Pauroso!
La protesta dei sindaci: non è giusto che paghiamo solo noi
La casta non siamo noi. Lo hanno ribadito a gran voce i 2.000
sindaci accorsi a Milano lunedì 29 agosto per la manifestazio=
ne dell'Anci contro i tagli previsti a carico degli enti locali dalla
Manovra finanziaria del governo.Un raduno e una protesta non
di parte: c'erano infatti primi cittadini di centrodestra, come il
sindaco di Roma Gianni Alemanno e di centrosinistra, Giuliano
Pisapia di Milano; del Nord, come il sindaco di Verona Flavio
Tosi, e del Sud, come il suo collega di Bari Michele Emiliano.
Il rischio è la chiusura dei Municipi sotto i mille abitanti. Ma
non possono essere considerati "costi della politica" e dei
"privilegiati" consiglieri comunali che percepiscono 17 euro
lordi per quattro-cinque sedute l'anno - ha evidenziato Mauro
Guerra, vicesindaco di Tremezzo (Como) e coordinatore nazio=
nale Anci della Consulta Piccoli Comuni. Ma i tagli riguardano
tutti i Comuni e tutti gli enti locali. Per questo ha fatto sentire
il suo supporto alla manifestazione anche il governatore lom=
bardo Roberto Formigoni che ha detto: "Lo Stato pesa sulla
spesa pubblica per oltre il 75% ma chiede di contribuire al 75%
agli enti locali: è inaccettabile. I consiglieri e le giunte dei pic=
coli Comuni non sono la casta, anzi fanno volontariato".
Per adesso è tutto fermo, ma gli enti locali aspettano un tavolo
per una riforma condivisa.
Vedremo! Chi vivrà...
Lucianone
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