Dall'alba di domenica 31 luglio a oggi un bagno di sangue con più
di 140 persone massacrate dai carri armati piombati sulla folla
ad Hama e in altre città della Siria.
Cannonate sulla folla che stava manifestando per la libertà, mentre
l'esercito spara anche su donne e bambini a Damasco e in altri
luoghi simbolo della rivolta popolare. L'Unione Europea dice "via
alla transizione" e minaccia nuove sanzioni. Il ministro Frattini
richiama l'ambasciatore italiano. Obama: "Un orrore".
Il mio personale commento è che questa rivolta del popolo siriano,
che sta pagando con grandi perdite la sua sete di libertà, non è altro
che la continuazione della primavera araba contro tutti i tiranni e gli
aguzzini, e dovrà durare fino alla vittoria finale delle popolazioni in
lotta per la democrazia, per la propria libertà e sopravvivenza.
L u c i a n o n e
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martedì 2 agosto 2011
Società - Estero: massacro in Siria
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