martedì 23 agosto 2011

Politica - Italia: il sindacato CGL proclama sciopero contro la manovra

La sfida della CGL (sindacato), che indice lo sciopero generale contro
la manovra (così come è adesso), fa infuriare il governo, in particolare
il ministro del Lavoro Sacconi ("è ingiustificabile  -  dice il ministro   -
poichè in tempi di crisi dovrebbe   valere di più la disponibiltà a co=
struire nuova occupazione e investimenti.      Il conflitto appartiene 
al tempo nel quale   si produce ricchezza e i lavoratori pensano che
sia male distribuita").  
Rincara la dose il portavoce del PDL Capezzone:   "L'annuncio dello
sciopero della CGL è una evidente prova di irresponsabilità. Separe=
rà la Camusso non solo dagli altri leader sindacali , ma dal buon senso
della stragrande maggioranza degli Italiani,  indipendentemente
dal loro orientamento politico".
Intanto  domani il segretario della CGL Susanna Camusso illustrerà
le modalità della protesta e le alternative del sindacato.
Il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, ha invece accolto
l'annuncio della CGL in modo positivo
"La mobilitazione  -  ha detto Landini  -  è una risposta giusta al de=
creto sulla manovra varato dal governo, ed è necessario agire rapi=
damente per cambiare il provvedimento. In cima alla lista delle prio=
rità, la cancellazione delle norme sul lavoro, il ripristino delle festivi=
tà civili   che danno identità al Paese,     l'introduzione della patrimo=
niale e una stretta sugli evasori.   L'obiettivo è realizzare un  reale
cambiamento in Parlamento  anche politico,  e una nuova linea po=
litica, industriale e sociale".    Ha poi concluso che  "nella CGL c'è
un clima compatto rispetto alle emergenze che sta attraversando 
l'Italia. Anche se nella prossima unione del direttivo ( 9 e 10 set=
tembre ), bisognerà fare i conti con le novità e le discrepanze  tra
le diverse anime sindacali - e la piattaforma alla base dello sciopero 
rende evidenti le differenze esplicite con altri soggetti sociali, a par=
tire da Cisl, Uil e Confindustria". 

Ciao,  Lucianone


  




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