martedì 9 marzo 2021

Ultime notizie - dall'italia e dal Mondo / Latest news

 9 marzo '21 - martedì                                 9th M arch / Tuesday                             visione post - 5

Italia - coronavirus
Dpcm, via libera alla nuova stretta: lockdown nei weekend come a Natale -
Incontro tra Cts e governo per varare le nuove misure di contenimento del virus. Allo studio
diverse ipotesi. Il decreto sarà modificato.
I dati sui contagi continuano ad essere alti, a cominciare dall'occupazione dei posti letto nelle
terapie intensive, fino al tasso di positività che, nel giro di pochi giorni, è salito oltre il 7%.
Significa che il virus corre e che saranno necessarie misure restrittive urgenti per far fronte
all'epidemia e all'emergenza sanitaria. Parallelamente occorrerà spingere sulla campagna di
vaccinazione.
- Prevista nuova stretta: il dubbio tra chiusure parziali e lockdown. Il vertice con Draghi rinvia
le decisioni in attesa dei nuovi dati. A Bari negozi chiusi alle 19 e niente asporto dalle 18.
Per il lockdown è scontro nel governo: nuova stretta come a Natale o chiusure parziali?
VACCINI: da domani il via per gli over 70, aperte prime prenotazioni.
Da Ue mezzo milione di dosi Pfizer in più per l'Italia.

Stati Uniti  
New York - Rimossi e devastati i cavallini dell'artista Nivola alle Wise Towers.
La Sardegna denuncia: "Scempio culturale". La più importante opera pubblica del maestro
sardo, realizzata nel 1964 per il parco giochi delle Wise Towers, è stata rimossa per un in-
tervento di "rinnovamento urbano". Ora il Consiglio regionale della Sardegna ne chiede la
restituzione.

"I cavallini di Nivola, ispirati ai cavalli a dondolo dell'infanzia e alla statuaria orientale, sono stati rimossi, le gambe spezzate da colpi di mazza”. Con questa immagine la dirigenza del museo Nivola di Orani, paese natale del grande artista sardo, ha voluto denunciare con un post su Facebook cosa è accaduto alla più importante opera pubblica del maestro a New York: il playground delle Wise Towers, realizzato da Costantino Nivola e Richard Stein nel 1964, è stato distrutto.

“Non si tratta di vandali, ma di un progetto di "rinnovamento" dell'area” si legge ancora nel post, e di seguito: “Dopo la mostra Nivola. Figure in Field alla The Cooper Union nel 2020 e in attesa della mostra Nivola. Sandscapes al Magazzino Italian Art questo atto di vandalismo istituzionale appare inspiegabile e scellerato. La riqualificazione delle torri, attesa e benvenuta, può e deve essere realizzata nel rispetto della storia e dell'arte”. Avvertendo che il Museo Nivola, insieme alla famiglia dell'artista sta cercando di contattare i responsabili dell'intervento edilizio per recuperare le opere rimosse e limitare il danno, i responsabili hanno chiesto di condividere il messaggio, perché “La conoscenza è la migliore difesa contro l'oblio”.

Myanmar -
Proiettili italiani usati dalla polizia in una sparatoria contro un'ambulanza.
I militari ignorano l'appello della suora in ginocchio: uccisi altri due manifestanti.
Massacro in Myanmar: i generali usano Tik Tok per reprimere la rivolta.
Lucianone

domenica 7 marzo 2021

Società /emergenza Covid - SCUOLA: il modello della Francia

 7 marzo '21 - domenica                                7th March / Sunday                             visione post - 8


(da la Repubblica - 4 marzo '21 - Primo piano / dalla corrispondente Anais Ginori, Parigi)
Stop a bar, teatri e musei
per non chiudere le aule
- Solo 41 giorni persi dagli studenti francesi contro i 93 in Italia
Quando si è trattato di sacrificare attività sociali per arginare l'epidemia, la francia ha rinunciato a
molto. A bar e ristoranti che restano chiusi da fine ottobre nel Paese che ha inventato la gastrono-
mia. Quattro lunhissimi mesi che stanno mettendo in ginocchio gli esercenti, costretti ad acconten-
tarsi della vendita da asporto, senza neppure una data fissata per una possibile riapertura. Tutta la
vita culturale, solitamente molto tutelata Oltralpe, è stata abolita. Niente cinema e teatri ma nean-
che i musei. - L'eccezione francese, termine che una volta si usava proprio per la cultura, sono oggi
le scuole. Gli istituti hanno riaperto dopo il primo lockdown di primavera e da allora hanno seguito 
il normale calendario scolastico senza particolari scossoni, forse aiutati dal fatto  che ogni sei setti-
mane in classe ne sono previste due di vacanza.  "siamo orgogliosi di aver permesso alla Francia di
essere uno dei Paesi che ha mantenuto il maggior numero di giorni di scuola per i suoi bambini",
dice il ministro dell' Istruzione, Jean-Michel Blanquer.  I dati gli danno ragione. Secondo l'Unesco,
la Francia è tra i Paesi europei che hanno penalizzato meno l'insegnamento in presenza dall'inizio
della pandemia. Solo 41 giorni di chiusura totale - dati aggiornati a gennaio - rispetto alla Spagna
(70 giorni), il Regno Unito (72 giorni) o l?italia (93).  La Francia non è un'eccezione assoluta. In
Europa nel plotone di testa ci sono Svezia e Islanda. Ma data la taglia della popolazione francese
(67 milioni) e il numero di alunni (12,5 milioni) esiste un enigma francese, tanto più visto dall'Ita-
lia. -  Emmanuel Macron ha sbagliato tante cose nella gestione della crisi.  Il governo ha cercato
un anno fa dinascondere la penuria di mascherine e test, ed è partito con clamoroso ritardo nella 
campagna di vaccinazione. Ma la difesa dell'istruzione è una priorità dichiarata che il Presidente,   
sposato a un'insegnante e nipote di una nonna preside, ha saputo mantenere sin da quando ha scel-
to la riapertura a maggio contro il parere del Cts e poi ancora nel secondo lockdown di novembre,
durante il quale la serrata non è stata applicata agli istituti. L'unico aggiustamento fatto da quattro
mesi è la Dad al 50 per cento nei licei.
Secondo i dati pubblicati ogni fine settimana dal ministero, le chiusure di classi e istituti non han-
no mai superato l'1% del livello nazionale. E non si può dire  che la Francia  abbia  avuto  finora 
un'epidemia più fuori controllo e letale che in altri Paesi dove le scuole sono state più chiuse.
In Francia i decessi per Covid sono 87mila, rispetto ai 98mila in Italia  e  ai 123mila del Regno
Unito. Ora l'apparizione delle varianti può cambiare tutto. L'epidemia ha ricominciato a correre.
L'ultimo bollettino registra 23mila nuovi contagi, con 25.111 ricoverati in ospedale, 3.636 in te-
rapia intensiva, 326 decessi (3 marzo '21). Il tasso di incidenza medio è a 220, quello di positivi-
tà al 7% con una media di 300mila tamponi al giorno.
Dall'autunno in Francia il coprifuoco non è mai stato tolto, anticipato alle 18 a metà gennaio.
Nelle prossime settimane il governo vuole seguire un approccio localizzato, sull'esempio ita-
liano. Venti dipartimenti  sono stati dichiarati  sotto "sorveglianza rafforzata", tra cui Parigi,
Lione e marsiglia, mentre a Nizza e Dunkerque è già stato varato un lockdown durante i week-
end. Il protocollo sanitario nelle scuole è stato modificato da metà febbraio. Per chiudere una
classe bastano tre casi di Covid, variante inglese compresa, e solo un caso per le varianti bra-
siliana o sudafricana. L'autoisolamento è passato da 7 a 10 giorni. A breve dovranno arrivare 
i test salivari nelle scuole per velocizzare i controlli.  Il tasso di incidenza tra i più giovani sta
già aumentando per effetto delle varianti. Nell'incertezza della pandemia, ll'eccezione france-
se resta fragile. Il premier Jean Castex ha però ribadito l'ordine di priorità: "Non escludiamo
nuove restrizioni ma le scuole saranno l'ultima cosa che chiuderemo".

Lucianone

sabato 6 marzo 2021

SPORT - calcio / Serie A - 24^ giornata 2020/21

6 marzo '21 - sabato                                      6th March / Saturday                             visione post - 19 

Risultati delle partite

Spezia - Parma  2 - 2  /  Bologna - Lazio  2 - 0  /  H.Verona - Juventus  1 - 1
Sampdoria - Atalanta  0 - 2  /  Inter - Genoa  3 - 0
Crotone - Cagliari  0 - 2  /  Udinese - Fiorentina  1 - 0
Napoli - Benevento  2 - 0  /  Roma - Milan  1 - 2
Torino - Sassuolo   17 marzo prossimo
             
             Lucianone

lunedì 1 marzo 2021

Riflessioni - I bravi ragazzi e gli stupefacenti. E un mercato clandestino senza fine.

 1 marzo '21 - lunedì                                  1st march / Monday                              visione post - 3

(da la Repubblica - 26 ottobre '19 - L'Amaca / Michele Serra)

Bravi ragazzi 
soli nella notte
Nessuna contraddizione tra il fatto  che Luca Sacchi  fosse un ragazzo d'oro. come dice il padre
schiantato dal dolore, e l'ipotesi, accreditata dagli inquirenti, che il delitto abbia avuto come pro-
logo un acquisto di droga (hashish, si dice). Sono centinaia di migliaia i bravi ragazzi che danno
corpo al gigantesco mercato clandestino degli stupefacenti: non c'è mercato senza clientela, e se
gli spacciatori sono migliaia è perchè i consumatori sono milioni.  Non c'è  più niente di maudit
nello sballo, niente di marginale o di trasgressivo, con una pallina di roba in tasca o una pasticca
in pancia non si è avanguardia nè retroguardia, si è come (quasi) tutti gli altri. La droga, come la
pornografia, come l'azzardo, è un consumo di massa.
A ciascuno il suo giudizio sul fenomeno; ma il vero problema è che questo consumo, a differenza 
degli altri, è clandestino, dunque è nelle mani della criminalità, quella grande che dirige il traffico,
quella piccola che lo amministra quartiere per quartiere.  Non solo i consumatori, anche molti pic-
coli spacciatori sono bravi ragazzi; o convinti di esserlo. Detesto le droghe, con l'eccezione dei de-
rivati dell'uva, e ancor di più  detesto  il conformismo dei consumi; ma sono antiproibizionista da
tutta la vita. Legalizzare le droghe leverebbe alle mafie una fetta enorme di potere e di reddito; ma
leverebbe anche dalle strade molte situazioni borderline, di conflitto e di ricatto.  Se la ricostruzio-
ne dell'omicidio romano è quella della polizia, è inevitabile chiedersi quanti bravi ragazzi e ragaz-
ze sarebbero ancora vivi in un Paese dove l'hashish si compra in farmacia.

Lucianone

sabato 27 febbraio 2021

SPORT - calcio / Serie A - 23^ giornata 2020/21

 28 febbraio '21 - sabato                              28th February / Saturday                          visione post - 17

Risultati delle partite
Fiorentina - Spezia  1 - 0  /  Cagliari - Torino  0 - 1   
Lazio - Sampdoria  1 - 0  /  Genoa - H. Verona  2 - 2
Sassuolo - Bologna  1 - 1  /  Parma - Udinese  2 - 2
Milan - Inter  0 - 3  /  Atalanta - Napoli  4 - 2
Benevento - Roma  0 - 0  /  Juventus - Crotone  3 - 0  

CLASSIFICA

INTER   53  /   Milan   49  /   Juventus   45  /   Roma   44  /   Atalanta, Lazio   43  /   Napoli   40
Sassuolo   35  /   H. Verona   34  /   Sampdoria   30  /   Genoa   26  /   Bologna, Udinese, Fiorentina,
Benevento   25  /   Spezia   24  /   Torino   20  /   Cagliari   15  /  Parma   14  /   Crotone   12 



Commento
Inter, Atalanta, Lazio vincono e crescono in classifica. Milan, Napoli e Roma non riescono
a volare come vorrebbero e così l'Inter di Conte è sempre più lontana, per adesso irraggiun-
gibile, soprattutto per la squadra romana e ancor di più per i partenopei di Gattuso.
Continua...
to be continued...

Ultime notizie - dall' ITALIA / Latest news

 28 febbraio '21 - domenica                              28th February / Sunday                         visione post - 5

Italia - Roma

Richiesta di chiarimenti a Matteo Renzi riguardo i suoi rapporti con l'Arabia Saudita.
Sotto accusa i legami privati del senatore e membro della commissione difesa con la fondazione
del principe ereditario Mohammed Bin Salman, accusato dagli Usa di essere coinvolto nell'omi-
cidio del giornalista Khashoggi. -    Pd: "Chiarisca i suoi rapporti". Fratoianni (Si): "Aveva pro-
messo risposte dopo la crisi, è arrivato il momento".
Matteo Renzi deve chiarire i suoi rapporti con il principe ereditario dell'Arabia Saudita Mohammed Bin Salman e troncare la collaborazione con la fondazione Future Investment Iniziative. A riaccendere le polemiche la pubblicazione da parte dell'amministrazione americana del rapporto della Cia con le prove del coinvolgimento del principe saudita nell'omicidio del giornalista del Washington Post Jamal  Khashoggi. "Matteo Renzi aveva detto che dopo la crisi avrebbe chiarito i suoi rapporti con l'Arabia Saudita e il 'grande principe ereditario'. Lui non ha ancora detto nulla, ma ci ha pensato Joe Biden. Chiarire ora non è solo questione di opportunità, ma di interesse nazionale", scrive allora l'ex ministro del Sud e dirigente del Pd, Peppe Provenzano.

Roma - vaccino
Il governo punta a raddoppiare le iniezioni: "Duecentomila al giorno" 
Semaforo verde dei governatori al Dpcm, che sarà varato lunedì con le
nuove misure.  Obiettivo: arrivare a immunità di gregge entro fine estate.

Milano -
Rave party in Darsena / Sala: "Conseguenze ricadranno su tutti"
Per sabato numero chiuso, prevista folla sui Navigli

Latina -
La polizia arresta il boss, i ragazzi del clan gli dedicano un rap
Il video è virale: "Tranquilli, zio esce in fretta"

IL PUNTO SUL  COVID
Verso i 3 milioni di casi in Italia.  L'allarme del Cnr: "I contagi raddoppiano
 ogni 5 giorni". Secondo un dossier i casi aumentano in modo esponenziale.
Sebastiani: "Si prevede durante la prossima settimana un ritorno alla crescita
della curva media".
Il virus corre. Corre sempre di più. E non accenna a calare la tendenza all'incremento
dei contagi che, in particolare nelle ultime settimane, ha preso ancora più velocità.
Tutto questo mentre, come abbiamo visto dalle immagini arrivate da diverse città
italiane, impazza la movida, si vedono scene di assembramenti un pò ovunque.
In più manca il rispetto delle più elementari e basilari regole per far fronte all'epidemia. 

Lucianone


giovedì 25 febbraio 2021

Appuntamenti - La Mostra "Digital Mourning" di Beloufa, all'Hangar Bicocca di Milano: il lunapark dell'algoritmo

 25 febbraio '21 - giovedì                            25th February / Thursday                         visione post - 14

Dove e quando -
Hangar Bicocca, via Chiese 2, fino al 18 luglio '21
mer-gi-ven dalle 10,30 alle 20,30

(da la Repubblica - 19 febbraio '21 - MilanoCultura / di Cristiana Campanini)

Luci, suoni, videogame:
la vita immersa in un flusso digitale
Il fruscio tecnologico è costante. Sovrasta. Ne siamo immersi. Una cornice naturale, straniante, resta
in secondo piano. E' appena accennata ma c'è. E' una fitta drammaturgia atmosferica di luci, suoni, 
fumi, quella scandita nella mostra "Digital Mourning" (lutto digitale) di Neil Beloufa appena inaugu-
rata negli spazi dello Shed  all'Hangar Bicocca di Milano.  
Il videoartista e scultore franco-algerino, classe 1985, millennial cresciuto  a Parigi, delinea un tem-
po buio e sospeso. Lo scenario naturale è solo evocato da qualche rumore, dal tramonto all'alba, da 
un tuono a un cinguettio. Questa eterna notte tecnologica è abitata da voci robotiche, luci laser, con-
solle da videogame, proiezioni in percorsi labirintici e set da luna park (vedi il frammento di ricostru-
zione della mitica Agrabah di Aladino, così come si trova a Disneyland, a Parigi). 
Le sue videoinstallazioni, seppur con un rimando a una dimensione ludica, sollevano temi di attualità intrisi di una profonda coscienza critica e politica. "I miei video descrivono la vita di oggi, che è una
vita digitale".  Mentre parla fatichiamo a coglierne quasi la voce e il volto, nella penombra rumorosa
e intermittente che imprigiona la sua complessa macchina scenica. "Il nostro quotidiano è sovrastato 
da algoritmi; stratificato in chat e meeting room, invaso da social network, condotto da indicatori di
Google Maps e misurato in criptovalute".  Cresciuto a stretto contatto con l'industria cinematografi-
ca, accanto al padre film maker e alla madre editor, è stato già protagonista di personali al Palais De
Tokyo a Parigi e al Moma di New York. In Italia ha esposto alla galleria milanese Zero e alla Bien-
nale di Venezia nel 2019.  "Viviamo imprigionati in una gabbia digitale. Per questo considero il mio
lavoro realista  - chiarisce l'artista - Racconto la vita, così come è oggi, immersa in un flusso digita-
le. Non voglio spaventare o delineare tetri paesaggi futuribili". Una capacità predittiva nel sollevare
temi scottanti però c'è, eccome.  Ne è prova  la soap opera  girata nel 2014  con attori amatoriali. E'
ambientata  in tempi di pandemia da virus respiratorio, con tanto di guerra tra case farmaceutiche, 
per accalappiarsi il vaccino. Ciò che mostra, non è però solo il dramma della pandemia, ma quello
di una società malata d'iper-connessione. Il vero presagio che affiora dal video è lo strapotere  di
una vita digitale su una vita reale.  Questa mini serie  è diventata  nel 2020, Screen talk, la prima 
opera che incontriamo nella mostra all'Hanfar.  Tradotta in forma di videogame, si apre  con una
frase limpida che dà il la alla nostra interazione: "Where we're going?".  A questo punto possia-
mo fare le nostre scelte all'interno del gioco, ma scopriamo presto che lo scenario è già predeter-
minato.  Lo stesso accade nella mostra, ideata e temporizzata per postazioni progressive attorno
a una piazza ideale. Il percorso ha l'obiettivo di toccare tutta la sua produzione senza gerarchie
o cronologie. L'esperienza visiva  e  sensoriale è sovraccarica, a tratti sfuggente. Sovrasta ogni
linea narrativa costruita nei suoi film. Il tam tam d'immagini in movimento, passa così da pro-
iezioni a sculture cinetiche  con ritmo pressante.  La loro fruizione caotica, è però una chiara 
scelta espressiva. L' artista predispone , infatti, al centro di questa piazza , anche una serie di
QR Code. Ciascuno corrisponde a un film.  Questo  ci permette di approfondire i video, am-
plificandone la durata  oltre i confini di Hangar sul nostro smartphone. Con lo stesso spirito, 
prima di visitare la mostra, si consiglia di giocare  al videogame pandemico  Screen Talk, da 
casa propria. Lo si può fare dal sito pirellihangarbicocca.org, con tanto di flusso di Fake News
(ben dichiarate) che ci perseguita nel percorso.

                                              L'artista franco-algerino Neil Beloufa
                                                 
Lucianone

martedì 23 febbraio 2021

Società - La battaglia contro il virus / Intervista a Angel Gurrìa: perchè l'Asia ha contenuto il Covid

23 febbraio '21 - martedì                                23rd February / Tuesday                        visione post - 28

(da la Repubblica - 14 dicembre '20 - di Klaus Geiger)


"In Occidente un dibattito infinito.
Ecco perchè l'Asia ha contenuto il Covid"

Pochi hanno una visione della lotta globale contro il coronavirus  come il sessantanovenne Angel 
Gurrìa, l'ex ministro degli Esteri e delle Finanze del Messico da 14 anni alla guida dell'Ocse, l'Or-
ganizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico.  Il club dei Paesi industrializzati de-
mocratici del mondo festeggia oggi il suo sessantesimo anniversario.
Klaus Geiger - Signor Gurrìa, in autunno la sua organizzazione ha dichiarato che era necessario 
evitare ad ogni costo un secondo lockdown e che occorreva  identificare  e  applicare  in tutto il
mondo le migliori strategie. Adesso l'Europa è nel secondo lockdown. Evidentemente, nel tem-
po intercorso tra le due ondate i governi hanno dormito.
Angel Gurrìa - "E' un giudizio molto duro. In realtà, è stato fatto molto. I Paesi europei hanno au-
mentato il numero di letti ospedalieri. I medici e gli infermieri sono molto più esperti e la ventila-
zione artificiale non viene più utilizzata così spesso. Ultimo ma non meno importante, c'è un vac-
cino!".
K.G. - Ma queste sono tutte misure per controllare le conseguenze della seconda ondata. Perchè
non è stato fatto di più per prevenirla?
A.G. - "Sì, avremmo dovuto imparare più rapidamente dall'esperienza della prima ondata. Ma ciò
non cambia affatto il dramma e la tragedia di questa pandemia che minaccia la vita e la salute del-
le persone e ha gravi conseguenze economiche e sociali. Dopo l aprima ondata, avevamo sperato
che le economie si sarebbero riprese nel 2021. Ora, però, questa dinamica positiva si è arrestata,
tanto negli Stati Uniti, quanto in Europa e nell'America Latina".
K.G. - Ma non in Asia. Lì il nuovo anno ripartirà con uno slancio rinnovato, perchè sono riusciti
a prevenire la seconda ondata. Cosa hanno fatto meglio questi Paesi?
A.G. - "Diverse cose. Prima di tutto, Il primo lockdown è stato lungo e rigoroso. Inoltre, lì si punta
molto sulla tecnologia e si perseguono strategie coerenti a base di test, monitoraggi e isolamento".
K.G. - Perchè questo non è stato possibile  in Europa e negli Stati Uniti?
A.G. - "Tutto questo ha a che vedere con l'uso della tecnologia, ma anche con ragioni politiche.
Nelle società degli Stati Uniti e dell'Europa è più difficile trovare un equilibrio. Si sta costruendo 
un inesistente dilemma tra salute e benessere economico. Non si tratta di scegliere tra virus e be-
nessere. E' necessario attaccare il virus, colpire il virus, distruggere il virus! Prima lo si riesce a fa-
re, minori saranno le conseguenze economiche e sociali. In Asia si è discusso meno che negli Stati
Uniti e nei Paesi europei, . Del resto, anche qui in Europa i governanti sono stati molto chiari.   La
cancelliera tedesca è stata molto esplicita sulle implicazioni della pandemia. E' una scienziata! Vie-
ne dal mondo delle evidenze oggettive".
KG - Un' idea fondamentale della democrazia è che le soluzioni migliori si trovino attraverso la
discussione. Se non capisco male, Lei sta dicendo che è meglio ascoltare la scienza che discutere. 
A.G. - No, al contrario. Credo che la discussione democratica sia l'unico modo per risolvere i pro-
blemi. La domanda decisiva è: Fino a quando si discute? E quante voci si intendono ascoltare? E
se in una democrazia sia possibile non fare ciò che chiede la maggioranza. I leader degli Stati de-
vono proteggere i loro cittadini, sono eletti per questo. Devono essere chiari sulle loro decisioni e
priorità dopo aver ascoltato la scienza e l'economia.  La discussione è essenziale, ma non si può
discutere all'infinito in una pandemia. Occorre agire. Se impieghiamo troppo tempo, gli eventi ci
travolgeranno. Magari più tardi si cambierà rotta, ma è necessario prendere una decisione, andan-
do sul sicuro. In caso di dubbio, bisogna dirsi: "Preferisco sbagliarmi su cosa sia più sicuro, piut-
tosto che lasciare la situazione a se stessa".
K.G. - Beh, in Asia non solo le dittature riescono a superare meglio la crisi, ma anche le demo-
crazie come il Giappone e la Corea del Sud. Lì c'è anche una discussione.
A.G. - "Anzitutto, Paesi come il Giappone e la Corea del Sud avevano ottime infrastrutture  ed era-
no quindi ben preparate. Hanno una popolazione molto anziana, perciò avevano molta esperienza
nel trattamento delle persone in là con gli anni".
K.G. - Questo vale anche per molti Stati europei.
A.G. - "Esatto. Ma in Asia c'era già stata la Sars. Questi Paesi sapevano cosa significava una pande-
mia, cosa significava combattere un virus. Inoltre ci sono Paesi in cui la gente si fida dei leader po-
litici. Se le si chiede di adottare le misure necessarie, lo fa e i risultati sono migliori.  Dovrebbe es-
sere una lezione per tutti quelli che credono che la nostra libertà sia in pericolo a causa dei provve-
dimenti per fronteggiare il coronavirus. Non si tratta della libertà! Queste persone metono in peri-
colo la salute altrui perchè sono irresponsabili. Mi riferisco ai dibattiti sull'opportunità o meno di 
vaccinarsi. Come possiamo anche solo permettere una cosa del genere? E' una sfida che dovremo
affrontare nei prossimi mesi".
.K.G. - Quindi le nazioni asiatiche sono più obbedienti, perciò superano meglio la crisi?
A.G. - "L'uso della parola 'obbediente'  in questo contesto  è molto dispregiativo. Non si tratta di
obbedienza, ma di fiducia! Dobbiamo aver fiducia di essere protetti da leader politici eletti. Non
sappiamo abbastanza sulla pandemia quindi ci fidiamo del governo, non ci mettiamo meccanica-
mente sulla difensiva. Ci sono discussioni animate anche nei Paesi asiatici, mi creda. ma alla fine
si prende una decisione accettata da tutti. E se non funziona, si prova qualcos'altro. Invece, negli
Stati Uniti e in Europa c'è chi fa esattamente l'opposto di ciò che gli viene chiesto di fare".
K.G. - Dunque, secondo Lei non si tratta di mancare di libertà, ma di egoismo?
A.G. - "Uno sguardo al quadro generale aiuta. Con l'imminente vaccinazione abbiamo un'oppor-
tunità di pensare in una prospettiva globale e di essere più generosi. Il Canada si è assicurato 300 
milioni di dosi di vaccino per un totale di 40 milioni di persone. Gli Stati Uniti hanno acquistato 
800 milioni di dosi di vaccino per una popolazione di poco più di 300 milioni di persone. Perchè 
non pensiamo ai cinque miliardi di persone dei Paesi più poveri? Sarebbe saggio per tutti. Questo
virus non sarà sconfitto fino a quando non sarà sconfitto in qualsiasi parte del mondo.  Perchè ci
comportiamo così?".

Lucianone

domenica 21 febbraio 2021

SPORT - calcio / Serie A - 22^ giornata 2020/21

 21 febbraio '21 - domenica                            21st february / Sunday                          visione post - 6

Risultati delle partite
B
ologna       1     Torino   0     Napoli       1     Spezia   2     Roma       3     Cagliari   0     Sampdoria   2
Benevento   1      Genoa   0     Juventus   0      Milan   0      Udinese   0     Atalanta   1     Fiorentina    1

Crotone     1     Inter     3     H. Verona   2
Sassuolo   2      Lazio   1     Parma         1

CLASSIFICA
Inter   50  /   Milan   49  /   Roma   43  /   Juventus   42  /   Napoli, Atalanta, Lazio   40  /
Sassuolo   34  /   H. Verona   33  /   Sampdoria   30  /   Genoa   25  /   Bologna, Spezia, Udinese,
Benevento   24  /   Fiorentina   22  /   Torino   17  /   Cagliari   15  /   Parma   13  /   Crotone   12

Commento
I due nemici -
Insulti e segreti rancori: Agnelli-Conte, che figuraccia!
 (da la Gazzetta dello sport - 11 febbraio '21 / di Andrea Di Caro)
"Le brutte intenzioni, la maleducazione, la tua brutta figura di ieri sera, la tua ingratitudine, la
tua arroganza. Fai ciò che vuoi mettendo i piedi in testa, ma tu sai solo coltivare invidia". Ricor-
date il testo di Bugo modificato Da Morgan nel Sanremo 2020? Era l'8 febbraio. Un anno dopo è
ancora di moda e i social sono tornati a infiammarsi. La brutta figura è stata simile, ma sono cam-
biati i protagonisti: Andrea Agnelli e Antonio Conte.   Oggi NEMICI, ma un tempo artefici della 
rinascita della Juve e dei primi tre dei nove scudetti consecutivi. Sembrava un matrimonio perfet-
to, poi si ruppe qualcosa in quel rapporto non solo professionale ma di amicizia tra il giovane pre-
sidente e il tecnico che era stato per anni il capitano e aveva incarnato perfettamente il Dna juven- 
tino.  Da ieri si susseguono ricostruzioni dei motivi che portarono al divorzio e alla freddezza de-
gli anni successivi. Ma c'è tanto non detto nel loro rapporto privato - che solo i protagonisti cono-
scono - che ha portato Agnelli a insultare in modo volgare, ripetuto e ingiustificabile l'ex tecnico
e che fa vivre a Conte le sfide con la Juve in modo esagerato, tanto da replicare agli insulti con il
dito medio rivolto all'ex presidente. In tanto caos c'è però una certezza: è stato imbarazzante.
Partiamo da Conte: la sua consueta adrenalina pare stia raggiungendo livelli di guardia. La sensa-
zione è che senta su di sè il peso di tutta l'Inter, che in questa difficile fase societaria non avverta
 copertura e protezione dal club. Che martedì fosse agitato npn c'è dubbio. La trance agonistica lo
ha portato a protestare con veemenza  prima  contro Cuadrado  e  poi per un rigore inesistente  su 
Lautaro. Da quel momento i dirigenti bianconeri, con in testa Agnelli, lo hanno cominciato ad in-
sultare ripetutamente, come lo stesso Conte ha fatto notare al quarto uomo Chiffi. Ma per quanto 
quegli insulti possano averlo provocato, e ferito al pensiero di che cosa ha fatto lui per la Juve, 
non è giustificabile la reazione e il dito medio. Chi ricopre certi ruoli ha il dovere di gestire stress
ed emozioni. E che dire di Agnelli, presidente di juve ed Eca? Se è giusto chiedere comportamenti
corretti a calciatori e allenatori, figurarsi ai dirigenti in tribuna. Mai lo si era visto in atteggiamenti 
simili.  Quando era ancora un bambino  e  a guidare la società c'era suo zio, Gianni Agnelli, già si
tramandava  "lo stile Juve"  che distingueva questo club da tutti gli altri. Con il passare degli anni 
chi gridava alla sudditanza psicologica degli arbitri e contestava scudetti e dirigenti feroci nella lo-
ro ricerca dei successi, ha cambiato la definizione: da "Lo stile Juve" a "L'ostile Juve" aggiungen-
do un apostrofo maligno. Eppure anche nei momenti più polemici, a restituire alla Juve l'antica re-
galità bastava il ricordo dell'Avvocato e la sua classe nell'affrontare  e gestire qualsiasi querelle.
Altri tempi... Cambia tutto, anche il linguaggio. Ce ne siamo accorti martedì. Che anche i presi-
denti si lascino spesso trascinare nel turpiloquio è noto: basta farsi raccontare cosa accade in cer-
te assemblee di Lega. Ma se perdere la testa si può, spiegarsi e scusarsi invece si dovrebbe. Pec-
cato non lo abbia fatto Andrea Agnelli. Se non con Conte - con il quale i rapporti sono ai minimi
termini - con quanti l'hanno visto e sentito urlare parole  così lontane da quelle  che ci si aspetta 
dal più importante dirigente italiano, con un prestigioso incarico internazionale. Oggi si attende
il parere del gudice sportivo. Probabile un rinvio per altre indagini... Bugo e Morgan a Sanremo
furono eliminati: ma nel calcio, al contrario el Festival, chi è chiamato ad ascoltare spesso non
ha sentito nulla.

Lucianone