venerdì 17 gennaio 2020

SPORT / calcio - Serie A - 18^ e 19^ giornata 2019 /20

17 gennaio '20 - venerdì                           17th january / friday                         visione post - 9

Risultati delle partite
18^ giornata

Brescia   1     Spal            0     Genoa    2       Roma    0      Bologna      1     Atalanta   5
Lazio      2      H. Verona   2      Sassuolo   1      Torino   2      Fiorentina   1     Parma       0

Juventus   4     Milan            0     Lecce       0      Napoli    1
Cagliari    0      Sampdoria   0     Udinese   1       Inter      3

Risultati delle partite
19^ giornata

Cagliari   0     Lazio    1       Inter        1     Udinese    3      Fiorentina    1       Sampdoria    5 
Milan      2     Napoli   0      Atalanta   1     Sassuolo   0     Spal              0       Brescia         1

Torino       1     H. Verona   2     Roma       1     Parma   2
Bologna    0     Genoa         1     Juventus   2     Lecce   0

Lucianone


mercoledì 15 gennaio 2020

Ultime notizie - dall'Italia e dal Mondo / Latest news

15 gennaio '20 - mercoledì                          15th January / Wednesday                    visione post - 14

Roma - politica
Riforme: voto ai 18enni per il Senato, via libera in commissione Affari Costituzionali
Senatori a 25 aani ed elettori a 18  Un emendamento della maggioranza firmato dal dem
Parrini introduce la novità in Costituzione. Il testo modifica quello approvato in prima
lettura a luglio alla Camera.

Regionali CALABRIA - voto
Quattro candidati del centrodestra condannati dalla Corte dei Conti per danno erariale
Dovranno restituire oltre 500mila euro per uso improprio dei fondi. Sono consiglieri
uscenti in corsa per un nuovo mandato. Stesse contestazioni per un altro ex.

LIBIA
Conte ed Erdogan: "Percorso condiviso sotto egida Onu"
Il leader turco annuncia la presenza alla conferenza di Berlino del 19 gennaio, con Ue e Russia. Di Maio incontra il presidente tunisino Said. I due leader libici, Serraj e Haftar sono a Mosca da Putin per i colloqui sul cessate il fuoco
Unione europea, Turchia e Russia parteciperanno al summit di Berlino sulla Libia, che verosimilmente sarà il 19 gennaio. Per il presidente del Consiglio Giuseppe Conte "l'Unione europea avrà un grande ruolo per una pace duratura, ma anche il presidente Erdogan, la Russia e tutti gli altri attori, anche quelli libici", sottolineando che "l'Italia sostiene per la Libia il percorso già disegnato sotto l'egida Onu". È stato lo stesso presidente turco Recep Tayyip Erdogan ad annunciare la presenza propria, e quella del leader del Cremlino Vladimir Putin, alla conferenza del 19, al termine del colloquio con Conte ad Ankara. "Il cessate il fuoco può risultare una misura molto precaria se non inserito in uno sforzo della comunità internazionale per garantire la stabilità in Libia", ha aggiunto Conte nella conferenza stampa congiunta.

Lucianone

venerdì 10 gennaio 2020

Cultura - Arte politica / Intervista all'artista Regina José Galindo

10 gennaio '20 - venerdì - venerdì                          10th January / Friday                 visione post - 15

(da la Repubblica - 10 dicembre '19 - di  Stefania Parmeggiani / Roma)
"Per fare arte politica
ci metto il corpo"
"Sono un'artista e ho una coscienza politica". Regina Josè Galindo sorride, ma il tono è fermo, non
ammette repliche. Che nessuno la definisca "artivista", anche se, da vent'anni, instancabilmente, uti-
lizza il suo corpo  per denunciare  l'orrore  della guerra civile in Guatemala, la violazione dei diritti
umani e della dignità delle donne, le implicazioni della violenza sociale e delle ingiustizie.  Anche
se nelle sue performance accusa il potere, il concetto di alterità e la presunzione occidentale, quel-
lo che le interessa è venire riconosciuta come artista visuale e poetessa. Il resto sono solo etichette.
Vincitrice nel 2005 del Leone d'Oro alla Biennale di Venezia con il video di un intervento di imeno-
plastica effettuato sul suo corpo, Regina ha fatto di tutto: si è immersa in una vasca di acqua fred-
da trattenendo il fiato fino a sentirsi male, si è avvolta in un sacchetto di plastica e  si è gettata in
una discarica di Città del Guatemala, si è incisa sul corpo la parola perra (cagna) come facevano
i soldati che praticavano gli stupri etnici, incinta di otto mesi si è incatenata al letto utilizzando dei
veri cordoni ombelicali, nella stessa posizione in cui erano legate e torturate le donne indigene per-
chè abortissero, ha innerso i piedi in un catino pieno di sangue, si è autofustigata,, denudata, ane-
stetizzata ed esposta agli sguardi del pubblico... Eppure, tutto questo non è solo politica o atto di
denuncia. E' poesia, immagini e parole che attingono  alla tradizione  delle pratiche sciamaniche
di guarigione e ai rituali religiosi, è un lungo filo rosso che unisce il suo primo atto psicomagico
- gridare poesie al vento appesa a un arco in abito da sposa - all'ultimo progetto, Lavarse las ma-
nos, performance che si svolgerà questa sera (10 dicembre) a Roma, melle sale della Real Aca-
demia de Espagna, e mostra - a cura di Federica La Paglia - che si inaugurerà negli stessi spazi
il 13 dicembre.
Intervista (di Stefania Parmeggiani)
Perchè rifiuta di definirsi "artivista"?
"Non mi piace questo termine, ammiro artiste come Tania Bruguera che lo rivendicano, ma io
sono un'attivista ogni giorno della mia vita. Poi è inevitabile che la mia coscienza politica  si 
rifletta in quello che faccio".
E' stata paragonata ad artiste come Marina Abramovic...
"Massimo rispetto, ma non mi sento vicina a nessuna donna bianca del primo mondo. Il mio
lavoro è direttamente collegato a ciò che sono: una donna, latino-americana, guatemalteca".
Il suo corpo è centrale in molti dei suoi lavori. Pensa di essere vulnerabile?
"No. Non sono una donna vulnerabile. Ho ascendenze Maya e nessuna donna Maya lo è. Sono
autonoma, sovrana e indipendente e questo grazie al mio lavoro, al riconoscimento ottenito al-
la Biennale di Venezia e all'appoggio della mia galleria. Il mercato dell'arte mi ha permesso,
come diceva Virginia Woolf, di avere una stanza tutta per me, indipendenza economica e quin-
di intellettuale".
L'intolleranza alle ingiustizie nasce dalla sua storia personale
"Quando cresci in un Paese come il Guatemala negli anni della guerra e del genocidio, quando
sei circondata dal negazionismo, quando vivi una nuova ondata di violenza e vedi i pesi colo-
nizzatori continuare a massacrare persone e terra, è inevitabile aprire gli occhi e maturare una
chiara idea di lotta sociale".
Nel 2003 ha immerso i piedi in un catino di sangue attraversando Ciudad de Guatemala per
protestare contro la candidatura alla presidenza dell'ex dittatore Efrain Rios Montt. Come
hanno reagito le persone?
"Vedevano le impronte e capivano... Il sangue è un simbolo universale e anche il dolore. Il pro-
blema non è la reazione della gente, ma quella delle istituzioni e delle imprese, le critiche che
arrivano da chi detiene il potere e che spesso suonano come una minaccia".
Non ha mai pensato di lasciare il Guatemala?
"Moltissime volte, soprattutto per dare la possibilità a mia figlia di vivere in un paese libero e
sicuro, ma non è facile ottenere i documenti. Qualche anno fa provai in Germania, richiesta
respinta".
Perchè si occupa di migrazioni?
"Ho iniziato a occuparmi del tema in Guatemala. Ho lavorato sulla carovana dei migranti e sui
centri di detenzione dei centroamericani in Texas.  Missing Forever  è incentrato  sulle c inque
morti  di bambini migranti guatemaltechi che hanno perso la vita all'interno dei centri di deten-
zione controllati dalla pattuglia di frontiera degli Stati Uniti. Poi ho pensato di indagare lo stes-
so fenomeno in altri contesti. Il progetto Cuestiones de estado, di cui Lavarse las manos fa par-
te, mette i visitatori di fronte alla vita degli altri, pone interrogativi sulla normalità dell'indiffe-
renza, sul pregiudizio e il paternalismo".
Ad esempio?
In Spagna incontro persone che mi dicono di non avre colpe per quello che accda nel mio paese.
E' vero, non hanno colpe dirette per quel che sta accadendo adesso, ma sono 500 anni che vivo-
no un privilegio sulla nostra pelle".
Pensa che l'arte possa cambiare il mondo?
Qualche anno fa avrei risposto di no. oggi penso che possa aiutare ad avere consapevolezza. E
la consapevolezza è necessaria quando si esercita il diritto di voto. I latinos che hanno votato
Trump cosa pensavano? Non credo che si rendessero conto di quello che sarebbe accaduto. E
gli americani? Con loro non mi appello neanche più all'empatia, ma all'egoismo. Se non sono
interessati ai bambini detenuti nei campi di Trump che almeno sappiano che i costi li pagano
loro".
E' sempre così arrabbiata?
"Sì, ma l'arte mi permette di prendere tutta questa rabbia e di trasformarla in qualcosa di po-
sitivo".

Risultato immagini per regina josé galindoRisultato immagini per regina josé galindo


Risultato immagini per regina josé galindo

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Lucianone

Nuove riflessioni Del Venerdì - Le guerre d'oggi e i bambini, il futuro e i giovani

10 gennaio '20 - venerdì                           10th January / Friday                      visione post - 12

"Mamma, perchè ci sono le guerre?"
Almeno una volta, forse due o tre, un bambino e una bambina nella vita hanno chiesto al genitore,
solitamente la madre,  il perchè delle guerre. E di sicuro a questa domanda la mamma (o il padre)
si è sentito imbarazzata/o e lì per lì impreparati a rispondere. Anche perchè gli stessi genitori non
sanno più raccapezzarsi sulla visione di un mondo che ormai contiene sempre più Paesi coinvolti
nella spirale delle guerre. Magari invece i nonni e bisnonni riescono ancora a dire (dando testimo-
nianze anche dirette) qualcosa di più ai nipoti e rispondere  che la guerra  è  sempre  esistita  co-
me forma di conflitto degli esseri umani per rubarsi a vicenda dei territori o delle risorse  (petro-
lio o altro), così come i bambini litigano per rubarsi i giocattoli, solo che le guerre  sono  molto
terribili perchè fanno morire moltissime persone e spesso interi popoli, arrivando a genocidi.
Adesso cambiamo prospettiva, nel senso proprio di capovolgere la situazione e i luoghi:  non più
il nostro Occidente (dove a parte gli atti terroristici più o meno eclatanti vere e proprie guerre per-
manenti non esistono), ma la Siria, la Libia, lo Yemen e tanti Stati africani dove le guerre sono un
fatto quotidiano per cui le situazioni di conflitto armato sono indirizzate  soprattutto  a stragi dei
civili: donne, vecchi e in gran parte bambini, che spesso oltre che essere vittime inermi sono an-
che strumento usato dai capi-guerra  e dagli stessi guerrafondai (seduti comodi nei loro lussuosi
fortini del capitale sbrana-popoli), bambini di sei, sette anni istruiti all'arte della guerra e quindi
vittime attive mandate al macello.  COME POSSONO  QUESTI BIMBI  CHIEDERE ALLA
LORO MAMMA/PAPA': "perchè ci sono le guerre?": Semplicemente non ne hanno il tempo!
  Allora nel futuro ormai prossimo sono due le cause che porteranno alla possibile distruzione
del nostro Pianeta: le guerre, appunto, concomitanti dovunque con lo spettro sempre presente
di una finale guerra cosmica atomica, e la distruzione dell'equilibrio climatico, in parte già in
atto.  Che poi tra le due cause sia ormai preminente e incipiente l'ultima per conseguenza de-
gli inconfutabili sconvolgimenti climatici cui assistiamo ormai inerti e indifesi anno per anno,
è cosa ormai certa.
Ma le nuove generazioni sapranno salvare il loro futuro e quello
del pianeta?
CONTINUA...
to be continued...


domenica 5 gennaio 2020

Istruzione / libro - "Indietro tutta": sui disturbi di apprendimento; ma gli adolescenti non sono malati

5 gennaio 2020 - domenica                         5th January / Sunday                     visione post - 5

(da Corriere della Sera - 20 dicembre '19 - di Elisabetta Rosaspina)
Sono adolescenti, non malati
Una volta molti di loro si chiamavano semplicemente "discoli". E l'autore, un ex Lucignolo, ne sa
qualcosa.  Oggi molti di loro finiscono catalogati sotto una sigla "Dsa", acronimo di "Disturbi spe-
cifici dell'apprendimento": è più che un'etichetta, un arcipelago di possibilità, dai comuni lazzaroni d'antan ai ragazzini iperattivi, dagli immaturi agli introversi, dai sognatori ai ribelli. In poche paro-
le: il variegato (e complicato) mondo degli adolescenti. 
Le nuove avventure di Francesco Dell'Oro, l'uomo bussola di migliaia di studenti, partono proprio
da qui. Dalla improbabile epidemia che avrebbe colpito i millennials, falcidiati dalla dislessia, dal-
la discalculia, dalla disortografia e dalla disgrafia. Possibile, si chiede l'autore (di "Indietro tutta")
che dagli screening a tappeto emerga che il 35 per cento di loro ha  Bisogni educativi speciali (Bes)?
Non sarebbe il caso di inserire bei processi di certificazione almeno un frammento di dubbio?
Così, forte della sua oluridecennale esperienza a capo del Servizio di orientamento scolastico del
Comune di Milano, Dell'Oro si è rimesso alla tastiera per scrivere un rassicurante manuale di 142
pagine rivolto a genitori e insegnanti con lo scopo di sdrammatizzare e magari sorridere un pò di
questo allarmante dilagare di "disturbi specifici dell'apprendimento".   Il titolo è già un avviso ai
naviganti: Indietro tutta (Tralerighe editore).  Perchè forse è arrivato  il momento  perlomeno  di frenare l'eccesso di "certificazione" e di nin confondere l'adolescenza con ina patologia.
Indietro tutta può anche essere un invito a ricordare il proprio passato, sè stessi da bambini, eser-
cizio che a Francesco Dell'Oro riesce benissimo.   In copertina, la sua foto in bianco e nero, dili-
gentemente seduto a un banco, con la penna in mano, un vasetto di fiori di campo accanto e  il
palottoliere  alle spalle, assomiglia all'immagine posata che, in fondo a qualche cassetto, conser-
vano quasi tutti gli scolari degli anni Cinquanta e Sessanta. Ma l'aria giudiziosa dell'autore non
inganni. Ogi sarebbe un tipico caso di Adhd. Deficit di attenzione e iperattività. Soltanto che al-
lora la diagnosi non esisteva e la terapia sperimentale escogitata dal suo insegnante, il professor
Villa, si concretizzò in un paio di pattini a rotelle  con i quali  il piccolo Francesco  sfogò i suoi
eccessi di vivacità.
Ora che ha sulle spalle quasi mezzo secolo di attività come orientatore (in proprio dal 2013, da
quando è andato in pensione), Dell'Oro sa bene che le situazioni difficili esistono, e sono giusta-
mente previste e regolate dalla legge 170.  Non le banalizza, non le sottovaluta, ma avverte che
il certificato non deve diventare una scorciatoia per ottenere strumenti dispensativi o compensa-
tivi (per esempio una calcolatrice in caso di discalculia) magari del tutto superflui. Il suo non è
un amarcord nè un nostalgico rimpianto della propria infanzia, anche se... la disgrafia esisteva
pure allora, liquidata dai maestri come scritture a "zampa di gallina". Il rimedio di allora?  Gli
esercizi di pregrafismo: "Nei primi due mesi di scuola - racconta - eravamo impegnati a riempi-
re le prime pagine dei nostri quaderni, con la copertina nera e i bordi rossi, disegnando quadra-
tini, aste e triangoli.  E oggi?  Oggi "basta entrare in una classe qualsiasi e osservare con atten-
zione i nostri studenti: tengono in mano la penna biro o la matita come fosse un martello. Con
un problema: il campo visivo viene compromesso e ridotto con le conseguenze che possiamo
immaginare.   Per non essere a norma, ai tempi in cui Dell'Oro portava il grembiule nero  e  il
fiocco rosso, bastava confessare, nello svolgimento del tema "L'animale preferito", un'inopina-
ta passione per l'ornitorinco, anzichè limitarsi all'ordinario attaccamento a un cane, un gatto o
un cavallo.  Ma un'indole fuori dagli schemi continua a destare allarme anche sessant'anni più
tardi, e può finire addirittura sotto esame di un neuropsichiatra.  Esiste "un fragile confine tra
un apparente disturbo e i segnali dell'immaturità di un percorso infantile e adolescenziale (av-
verte l'autore). La vita è strana e porta ognuno di noi ai blocchi di  di partenza con intelligenze,
sensibilità molto diverse. Non sempre in linea con la 'media' dei nostri coetanei". In ogni caso
la scuola non dovrebbe essere considerata una corsa a premi.
"Non capirò mai l'orgoglio insensato dei genitori per i bambini che alle elementari  studiano
già l'analisi logica e vorrei avere di fronte per un minuto chi l'ha inserita nei loro programmi
scolastici", dissente Dell'oro, nel cui studio  arrivano adolescenti  afflitti perchè  non  hanno
conquistato un 10 in matematica. L'ansiogena abitudine al confronto e alla competizione na-
sce spesso in famiglia: "Se un ragazzino torna a casa annunciando di aver meritato 6, i geni-
tori non dovrebbero rispondergli:  e gli altri quanto hanno preso?".
Forse non è un caso che molti dislessici cessino di esserlo nel momento in cui adell'Oro inse-
gna loro a leggere lentamente, distanziando le parole come fanno gli attori, senza fretta. Pren-
dendosi il tempo di respirare.

Lucianone   

mercoledì 1 gennaio 2020

SPORT - calcio / Serie A - 17^ giornata

1 gennaio 2020 - mercoledì                         1st January / Wednesday                   visione post - 4

Risultati delle partite
Sampdoria   1     Fiorentina   1     Udinese    2     Inter      4     Torino   1     Atalanta   5
Juventus       2     Roma         4      Cagliari    1     Genoa   0     Spal      2      Milan      0

Lecce      2     Parma     1     Sassuolo   1     Lazio
Bologna  3     Brescia   1      Napoli       2      H, Verona  (5 febbraio)

CLASSIFICA
Inter, Juventus   42  /   Lazio   36  /   Roma   35  /   Atalanta   31  /   Cagliari   29  /Parma   25  /
Napoli   24  /   Bologna   22  /   Torino, Milan   21  /   H. Verona, Sassuolo   19  /Udinese   18  /
Fiorentina   17  /   Lecce, Sampdoria   15  /   Brescia   14  /   Spal   12  /   Genoa   11

Il Commento
di Luciano Finesso
C'è una squadra nerazzurra che spacca! E non è l'Inter di Conte. Ma è una squadra che abita in
quel di Bergamo. E' la Berghem che non scherza, che rifila cinque schiaffoni  ai cugini  ricchi e
borghesoni della Milano  rimasta   da sola locomotiva economica d'Italia in crisi nera, ma che
nel calcio oggi annaspa come non mai.  Risultato: la 'Dea' Atalanta è adesso lo squadrone che
fu il Milan ai tempi d'oro (Gullit eccetera), e il Milan è ridimensionato e ridotto a  squadretta di
provincia (almeno per ora).
Inter e Roma vincono con risultato largo (4 volte), la Juventus vince in trasferta con i doriani
ma si becca il solito gol (difesa da registrare ancora); la Lazio fa la sosta e poi avrà una parti-
ta in più (forse facile?) con Hellas Verona, a febbraio.


Lucianone








Società - Stati Uniti / Il presidente Trump e il disprezzo per la Costituzione

1 gennaio 2020 - mercoledì                          1 January / Wednesday                    visione post - 5

(da la Repubblica - 19 luglio 2019 - Le idee / di Roger Cohen)
La dignità secondo Trump
Il governo di Trump ha creato a luglio una "Commissione per i diritti inalienabili" che riesaminerà il
concetto di diritti umani. E' come se l'Arabia Saudita stabilisse una commissione per la democrazia
multipartitica o la Corea del Nord una per porre fine alle carestie: farebbe ridere se la minaccia non
fosse grave. Annunciando la composizione del nuovo organismo, il segretario di Stato Mike Pompeo
ha precisato che il governo "prende sul serio le idee dei padri fondatori sulla libertà individuale e sul
governo istituzionale".  La sua dichiarazione ha coinciso  con l'ennesima dimostrazione  da parte di
Trump del suo disprezzo per la Costituzione: un suo tweet in cui comunicava che il suo mandato sa-
rebbe durato "altri sei anni, o forse dieci o quattordici (sto scherzando)". Ha-ha. Governare a vita è
una delle idee che Trump continua a insinuare nel subconscio nazionale. Lo fa sotto forma di battuta, ovviamente, ma anche ciò si iscrive nell'insidioso disegno del modo di operare del presidente. Nello
stesso tweet, Trump definisce se stesso "un vero genio stabile". Ora questo 'genio in capo', tramite il
suo Segretario di Stato, ha stabilito che i tempi sono maturi per determinare "quali diritti abbiano il
diritto di essere rispettati".
Gli autocrati del mondo , dal russo Vladimir Putin al cinese Xi Jinping, da tempo considerano le or-
ganizzazioni per i diritti umani dei cavalli di Troia delle agende democratiche di sinistra. Il loro ten-
tativo è distogliere l'attenzione dai loro gravi abusi dei diritti umani. Ora sembra che anche gli Stati Uniti di Trump si  vogliano unire al club degli scettici sui diritti umani. E' difficile immaginare un-
più completo disconoscimento del ruolo degli Stati Uniti a loro difesa da quando Eleanor Roosevelt
presiedette la stesura della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani nel 1948.  Occorre ricordare
che questo è il governo che non ha ravvisato nell'assassinio del giornalista del Washington Post Ja-
mal  Khashoggi per mano saudita alcun motivo per rimproverare il principe ereditario Mohammed
bin Salman; che ha abbracciato il dittatore nordcoreano Kim Jong-un; che si è inchinato davanti a
ogni autocrate tranne quelli dell'Iran e del Venezuela; che separa i bambini figli dei migranti dalle
loro famiglie.
Questo (di Trump) è il governo che ha cancellato i diritti legati alla riproduzione dal Rapporto an-
nuo sui diritti umani che stila il Dipartimento di Stato; che ha reso più debole  una recente risolu-
zione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite  sulle vittime di stupro  nei  conflitti  armati;
che si è ritirato dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite.  I moderni diritti umani pog-
goano sulla dignità innata di ogni essere umano. Non sono diritti concessi da Dio, o da Trump, e
valgono per tutte le persone di ogni fede e per chi una fede non l'ha. Includono la libertà di parola,
di stampa, di riunione, di religione e il "diritto a essere riconosciuti come persona davanti alla leg-
ge dovunque", come afferma la Dichiarazione universale dei diritti umani.  Essi prevedono anche
la lotta contro la discriminazione motivata da razza o etnia, da disabilità, da genere  o  da orienta-
mento sessuale.  Gli Stati Uniti sono stati indefessi sostenitori di questi diritti. Il tentativo di Pom-
peo, un cristiano evangelico la cui politica è infusa dalle sue convinzioni religiose, sembra volere
mettere indietro l'orologio.  A maggio, dal Registro Federale  si è appreso  che   la Commissione
avrebbe fornito "un nuovo modo di vedere il concetto dei diritti umani laddove quel concetto si è
discostato dai principi fondanti della nostra Nazione in materia di legge naturale e diritti naturali".
Tra questi "diritti naturali", all'epoca, s'includevano  la schiavitù e la disumanizzazione delle per-
sone di colore, nonchè la privazione della libertà per le donne. Non sto suggerendo che Pompeo
voglia tornare a quel punto, ma i diritti 'naturali' del 1776  non sono  i diritti umani  che gli Stati
Uniti hanno contribuito a inserire nel codice del 1948.
Nel 1995, Hillary Clinton dichiarò: "I diritti delle donne sono diritti umani" e, sedici anni più tar-
di: "I diritti degli omosessuali sono diritti umani". Oggi, è ovvia la guerra che l'amministrazione
Trump sta facendo ai diritti legati alla riproduzione e quelli della comunità Lgbt. Per Pompeo, i
diritti religiosi sono chiaramente diritti umani; quanto al resto niente è chiaro. A capo della Commissione, ha nominato Mary Ann Glendon, una professoressa di Harvard nota per il suo ze-
lo contro l'aborto e il matrimonio omosessuale. Trump, dopo aver mostrato una consapevole ne-
gligenza verso i diritti umani, ora vuole una loro nuova definizione.
L'esercizio non può che riflettere il suo disprezzo per lo Stato di diritto, la stampa libera, un si-
stema giudiziario indipendente le minoranza, i diritti riproduttivi delle donne, la sicurezza dei
bambini migranti, la verità e la decenza e la sua sconfinata affezione per i trasgressori dei dirit-
ti umani. In altre parole, un disastro annunciato.

Lucianone

sabato 28 dicembre 2019

Ultime notizie - dall'Italia e dal Mondo / Latest news

28 dicembre '19 - sabato                             8th December / Saturday                visione post - 3

Alto Adige
Valanga sulla pista da sci in Val Senales: morti una donna e due bambine di 7 anni
Travolto un gruppo di turisti tedeschi sugli sci.  Si cercano eventuali dispersi.
Roma - politica
Istruzione:  Azzolina e Manfredi al posto dell'ex ministro Fioramonti (si era dimesso)
Conte: "Separiamo la Scuola dalla Ricerca. Nuovi gruppi parlamentari? Destabilizzanti,
non ho questa velleità".
Trento - Dolomiti
Valanga in Trentino sulle Dolomiti / Travolte quattro persone: un morto
Gli scialpinisti sono stati travolti da una valanga nel nel gruppo del Brenta, non distante
dal rifugio Tuckett, mentre sciavano fuoripista.La slavina si è staccata poco dopo le ore 11 nella zona dello Spallone dei Massodi, sopra il rifugio Tuckett. Gli alpinisti erano in cordata con ramponi e piccozze: stavano risalendo un canalone a piedi per poi discendere con gli sci. Quando la valanga si è staccata, sono stati travolti e trascinati per diversi metri. Sul posto sono intervenute le squadre del soccorso alpino, che hanno raggiunto la zona della slavina con l’elicottero dei vigili del fuoco di Trento. Uno di loro è morto, un altro si trova ricoverato in stato di ipotermia all’ospedale di Trento, gli altri sono illesi. La vittima è un ragazzo di 28 anni della valle di Non; per ora non sono state diffuse le sue generalità.

USA - New York
Attacco a casa di un rabbino: 5 feriti a colpi di machete
L'aggressione antisemita è avvenuta nella cittadina di Monsey, a 50 chilometri da New York,
in occasione della festa per la settima giornata delle celebrazioni di Chanukkah. Il responsabile
arrestato dopo un tentativo di fuga.  Netanyahu: "Attacco brutale".  Il capo di Stato israeliano
Rivlin:"Sconvolto e oltraggiato".
Milano
Giovane preso a bottigliate mentre passeggiava col compagno in centro
Aggredito perché gay vicino alle colonne di corso di Porta Ticinese. Sabato sera tra mezzanotte e l’una un ragazzo di 25 anni è stato soccorso dalla polizia locale, allertata dai passanti mentre era in servizio di prevenzione, per essere stato circondato da una decina di persone e colpito con dei vetri di bottiglia.
Con una ferita alla testa e un forte trauma al torace è stato trasportato in codice giallo al Policlinico, da cui è stato dimesso domenica con dieci giorni di prognosi. Gli agenti della polizia locale stanno cercando di risalire agli aggressori, che sono scappati, anche acquisendo le immagini delle telecamere della zona. Il giovane, originario di Vicenza e abitante in città per lavoro, ha raccontato ai vigili di essere stato colpito da un lancio di bottiglie da una decina di ragazzi mentre stava passeggiando mano nella mano con il suo compagno in porta Ticinese, una delle zone più centrali e vive di Milano. L’attacco è avvenuto fuori da un locale: il branco prima ha insultato la coppia gay e poi l’ha bersagliata di vetri.

Lucianone

sabato 21 dicembre 2019

SPORT - calcio / Serie A - 15^ e 16^ giornata 2019/20

21 dicembre '19 - sabato                        21st December / Saturday                    visione post - 5

Risultati delle partite
15^ giornata
Inter    0      Atalanta     3     Udinese   1     Lazio        3      Lecce     2     Spal       0
Roma   0     H. Verona   2      Napoli    1     Juventus   1       Genoa   2     Brescia   1

Sassuolo   2     Torino          2     Sampdoria   0      Bologna    2 
Cagliari    2      Fiorentina   1      Parma          1      Milan       3

Risultati delle partite
16^ giornata
Brescia   3     Napoli   1     Genoa         0     H. Verona   3     Bologna   2     Juventus   3
Lecce       0     Parma   2     Sampdoria   1     Torino        3      Atalanta   1     Udinese    1

Milan        0     Roma   3     Fiorentina   1     Cagliari   1
Sassuolo   0      Spal     1     Inter           1      Lazio      2



Lucianone