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giovedì 20 ottobre 2016
L'Opinione del Giovedì - ITALIA: Paese dove tutto è possibile, nel bene e nel male
20 ottobre '16 - giovedì 20th October / Thursday
SPORT / Calcio - Serie A - 8^ giornata 2016/17
20 ottobre '16 - giovedì 29th October / Thursday visione post - 12
RISULTATI delle partite
Napoli 1 Pescara 1 Juventus 2 Fiorentina 0 Genoa 0 Inter 1
Roma 3 Sampdoria 1 Udinese 1 Atalanta 0 Empoli 0 Cagliari 2
Lazio 1 Sassuolo 2 Chievo 1 Palermo 1
Bologna 1 Crotone 1 Milan 3 Torino 4
CLASSIFICA
Juventus 21 / Roma, Milan 16 / Torino, Napoli, Lazio 14 / Chievo, Cagliari 13 /
Genoa, Sassuolo 12 / Inter, Bologna 11 / Atalanta 10 / Fiorentina 9
Sampdoria 8 / Pescara, udinese 7 / Palermo 6 / Empoli 5 / Crotone 1
Lucianone
RISULTATI delle partite
Napoli 1 Pescara 1 Juventus 2 Fiorentina 0 Genoa 0 Inter 1
Roma 3 Sampdoria 1 Udinese 1 Atalanta 0 Empoli 0 Cagliari 2
Lazio 1 Sassuolo 2 Chievo 1 Palermo 1
Bologna 1 Crotone 1 Milan 3 Torino 4
CLASSIFICA
Juventus 21 / Roma, Milan 16 / Torino, Napoli, Lazio 14 / Chievo, Cagliari 13 /
Genoa, Sassuolo 12 / Inter, Bologna 11 / Atalanta 10 / Fiorentina 9
Sampdoria 8 / Pescara, udinese 7 / Palermo 6 / Empoli 5 / Crotone 1
Lucianone
ISTRUZIONE Italia / Storie del futuro prossimo - La scuola condivisa
20 ottobre '16 - giovedì 20th October / Thursday visione post - 7
Nasce in Toscana la possibile scuola del futuro:
niente zaini nè cattedre nè voti e libri condivisi
Fauglia, provincia di Pisa, è il comune toscano che ha lanciato un metodo
che è diventato realtà in 15 anni per 20 mila studenti di 100 istituti
(da la Repubblica - 11 settembre '16 - Maria Novella De Luca / Fauglia, Pisa)
I banchi sono tavoli scomponibili e la cattedra semplicemente non c'è. Nessuno ha
l'astuccio perchè le matite sono di tutti, così come i colori, la scatola delle parole,
le penne con l'impugnatura facile e gli "xilofoni" di legno per imparare a contare.
Non ci sono pesi nè voti nella "Scuola senza zaino", metodo didattico all'avanguar-
dia che sta conquistando l'Italia, niente libri e quadernoni da trascinare sulle spalle
avanti e indietro, ogni cosa resta in classe, e le pareti, in questa primaria di Fauglia,
a pochi chilometri da Pisa, dove l'esperimento è cominciato, sono fatte di vetro e
mattoni rossi. Il fuori e il dentro che comunicano. "Le luci, i colori, le architetture
sono fondamentali nelle nostre scuole, chi ha detto che lo studio debba spezzare le
schiene o deprimere i bambini in aule spoglie e disadorne, imparare può essere un
percorso collettivo di gioia e leggerezza, lo hanno scritto i più grandi pedagogisti,
noi con 'Senza zaino' stiamo cercando di realizzarlo".
Un'avventura iniziata 15 anni fa, e che Daniela Pampaloni, dirigente scolastica del-
l'istituto comprensivo 'Giovanni Mariti' di Fauglia e tra gli ideatori del metodo
'Senza zaino', descrive con orgoglio e passione. "Il nome deriva da un saggio del
fondatore, Marco Orsi, un modo simbolico per raccontare una scuola che libera i
ragazzi dal "peso" di quei libri portati avanti e indietro sulle spalle, in solitudine,
e propone invece un modo di apprendere collettivo, dove si studia in tavoli comu-
ni, i bambini si aiutano, gli insegnanti non hanno la cattedr a, il sapere insomma
non cade dall'alto in basso, spesso non ci sono libri, perchè ytutto il materiale vie-
ne auto-prodotto insieme, in classe, tra insegnanti e allievi". I quaderni, ad esem-
pio, con righe e quadretti particolari per aiutare la scrittura e l'ordine. I contato-
ri della matematica, inventati dai maestri stessi e poi codificati. L'attenzione al
corsivo, perchè aiuta lo sviluppo del pensiero. La tecnica è quella del "problem
solving": i bambini imparano risolvendo ogni volta dei quesiti, come assembla-
re quella parola ad esempio, o come contare mille cannucce, scoprendo così le
decine. E poi autocorreggendosi, con i materiali appositi. - Ricorda la maestra
Silvia Coppedè: "Avevo comprato mille cannucce e durante la lezione di mate-
matica le ho rovesciate tutte sul tavolo collettivo, chiedendo ai bambini della
prima di trovare un modo di contarle: autonomamente le hanno divise in grup-
petti da dieci,,,". - Partito nel 2002 da questo pezzo di Toscana chiamato
"Valdera", il metodo "senza Zaino", ispirato soprattutto, dice Daniela Pampa-
loni, "a Maria Montessori e agli studi dei pedagogisti Célestine Freinet e John
Dewey, ma anche alla filosofia della non violenza di Danilo Dolci", è oggi diffu-
so in più di cento istituti e seguito da quasi ventimila bambini e ragazzi.
Lucianone
Nasce in Toscana la possibile scuola del futuro:
niente zaini nè cattedre nè voti e libri condivisi
Fauglia, provincia di Pisa, è il comune toscano che ha lanciato un metodo
che è diventato realtà in 15 anni per 20 mila studenti di 100 istituti
(da la Repubblica - 11 settembre '16 - Maria Novella De Luca / Fauglia, Pisa)
I banchi sono tavoli scomponibili e la cattedra semplicemente non c'è. Nessuno ha
l'astuccio perchè le matite sono di tutti, così come i colori, la scatola delle parole,
le penne con l'impugnatura facile e gli "xilofoni" di legno per imparare a contare.
Non ci sono pesi nè voti nella "Scuola senza zaino", metodo didattico all'avanguar-
dia che sta conquistando l'Italia, niente libri e quadernoni da trascinare sulle spalle
avanti e indietro, ogni cosa resta in classe, e le pareti, in questa primaria di Fauglia,
a pochi chilometri da Pisa, dove l'esperimento è cominciato, sono fatte di vetro e
mattoni rossi. Il fuori e il dentro che comunicano. "Le luci, i colori, le architetture
sono fondamentali nelle nostre scuole, chi ha detto che lo studio debba spezzare le
schiene o deprimere i bambini in aule spoglie e disadorne, imparare può essere un
percorso collettivo di gioia e leggerezza, lo hanno scritto i più grandi pedagogisti,
noi con 'Senza zaino' stiamo cercando di realizzarlo".
Un'avventura iniziata 15 anni fa, e che Daniela Pampaloni, dirigente scolastica del-
l'istituto comprensivo 'Giovanni Mariti' di Fauglia e tra gli ideatori del metodo
'Senza zaino', descrive con orgoglio e passione. "Il nome deriva da un saggio del
fondatore, Marco Orsi, un modo simbolico per raccontare una scuola che libera i
ragazzi dal "peso" di quei libri portati avanti e indietro sulle spalle, in solitudine,
e propone invece un modo di apprendere collettivo, dove si studia in tavoli comu-
ni, i bambini si aiutano, gli insegnanti non hanno la cattedr a, il sapere insomma
non cade dall'alto in basso, spesso non ci sono libri, perchè ytutto il materiale vie-
ne auto-prodotto insieme, in classe, tra insegnanti e allievi". I quaderni, ad esem-
pio, con righe e quadretti particolari per aiutare la scrittura e l'ordine. I contato-
ri della matematica, inventati dai maestri stessi e poi codificati. L'attenzione al
corsivo, perchè aiuta lo sviluppo del pensiero. La tecnica è quella del "problem
solving": i bambini imparano risolvendo ogni volta dei quesiti, come assembla-
re quella parola ad esempio, o come contare mille cannucce, scoprendo così le
decine. E poi autocorreggendosi, con i materiali appositi. - Ricorda la maestra
Silvia Coppedè: "Avevo comprato mille cannucce e durante la lezione di mate-
matica le ho rovesciate tutte sul tavolo collettivo, chiedendo ai bambini della
prima di trovare un modo di contarle: autonomamente le hanno divise in grup-
petti da dieci,,,". - Partito nel 2002 da questo pezzo di Toscana chiamato
"Valdera", il metodo "senza Zaino", ispirato soprattutto, dice Daniela Pampa-
loni, "a Maria Montessori e agli studi dei pedagogisti Célestine Freinet e John
Dewey, ma anche alla filosofia della non violenza di Danilo Dolci", è oggi diffu-
so in più di cento istituti e seguito da quasi ventimila bambini e ragazzi.
Lucianone
domenica 16 ottobre 2016
Riflessioni - Sms promozionali e annunci pubblicitari / Quelle immagini fuori controllo
16 ottobre '16 - domenica 16th October / Sunday visione post - 19
L'impianto d'allarme di casa mi manda un sacco di sms promozionali. Mi ha anche fatto
gli auguri per l'otto marzo. Avete mai ricevuto gli auguri di buon otto marzo dal vostro
impianto di allarme? Io sì. Ma se ve lo racconto non è per vantarmi. E' per segnalare un piccolo episodio della mia e vostra vita elettronica che rivela - mi pare - questioni molto
ma molto più rilevanti.
Non nomino la compagnia telefonica perchè voglio parlare del peccato e non del peccatore.
Ho telefonato parecchie volte per chiedere se potevano disattivare dalla sim del mio allar-
me la funzione "sms promozionali": oltre a importunarmi, la sim consumava tutto il credi-
to per mandarmi annunci pubblicitari e dunque l'impianto di allarme non funzionava più.
Un pò come se uno pagasse un taxista che invece di portarlo a casa parcheggia la macchina
e gli racconta una barzelletta. E qui viene il bello. La compagnia ( per bocca di più addetti,
tutti gentilissimi) mi ha suggerito di cambiare sim, aggiungendo però che anche la nuova
sim, probabilmente, mi avrebbe tempestato di messaggini promozionali e dunque si sareb-
be scaricata; e che loro non potevano in alcun modo disinnescare quella funzione. Credo fos-
sero sinceri. Mi stavano dicendo, in sostanza, che neppure loro sono in grado di controllare
i processi che hanno innescato. Non c'è nessun Grande Vecchio, nessun Mangiafuoco. Il mer-
cato agisce da sè solo, come il mostro di Frankenstein. Le sim parlano in autonomia dai loro
creatori, come il cervellone di "Odissea nello spazio". E il fatto che dicano cazzate ("Voglia-
mo premiare la tua fiducia con un regalo!") non è l'aspetto più grave della vicenda.
(da
'la Repubblica' - 9 settembre '16 - L'AMACA / Michele Serra)
Quando qualcuno riprende e posta in rete scene che non è elegante riprendere e postare
in rete (per esempio: una coppia in overdose di eroina che stramazza per la strada negli
Usa), sono una moltitudine i media, in tutto il mondo, che rilanciano quelle immagini, ge-
neralmente con un severo commento nei confronti di chi le ha riprese e postate in rete.
In altre parole: ora vi facciamo vedere qualcosa che secondo noi è veramente sbagliato
far vedere. Questo mi ricorda una vecchia gag dell'avanspettacolo. Un signore vede un
omone che prende a schiaffi un bambino. Affronta l'omone e gli dice: "Riprovaci, se hai
il coraggio". L'omone assesta un altro ceffone al bambino. Il signore ripete: "Riprovaci,
se hai il coraggio". E quello schiaffeggia ancora il bambino. Allora il ragazzino dice al
signore: "La smetta, per piacere, se no questo mi fa una faccia così".
Più la nostra vita diventa mediatica, moltiplicando a dismisura parole e immagini, più
aumenta l'urgenza di scegliere: soprattutto noi pubblico, perchè spesso il primo a clic-
care le immagini "che non si dovrebbero mostrare" sono io. Ma le dita e gli occhi sono
troppo veloci per il cervello. La compulsività non lascia tempo alle decisioni: decidere
è un costo che non possiamo più permetterci?
(da
'la Repubblica' - 7 ottobre '16 - L'AMACA / Michele Serra)
Lucianone
L'impianto d'allarme di casa mi manda un sacco di sms promozionali. Mi ha anche fatto
gli auguri per l'otto marzo. Avete mai ricevuto gli auguri di buon otto marzo dal vostro
impianto di allarme? Io sì. Ma se ve lo racconto non è per vantarmi. E' per segnalare un piccolo episodio della mia e vostra vita elettronica che rivela - mi pare - questioni molto
ma molto più rilevanti.
Non nomino la compagnia telefonica perchè voglio parlare del peccato e non del peccatore.
Ho telefonato parecchie volte per chiedere se potevano disattivare dalla sim del mio allar-
me la funzione "sms promozionali": oltre a importunarmi, la sim consumava tutto il credi-
to per mandarmi annunci pubblicitari e dunque l'impianto di allarme non funzionava più.
Un pò come se uno pagasse un taxista che invece di portarlo a casa parcheggia la macchina
e gli racconta una barzelletta. E qui viene il bello. La compagnia ( per bocca di più addetti,
tutti gentilissimi) mi ha suggerito di cambiare sim, aggiungendo però che anche la nuova
sim, probabilmente, mi avrebbe tempestato di messaggini promozionali e dunque si sareb-
be scaricata; e che loro non potevano in alcun modo disinnescare quella funzione. Credo fos-
sero sinceri. Mi stavano dicendo, in sostanza, che neppure loro sono in grado di controllare
i processi che hanno innescato. Non c'è nessun Grande Vecchio, nessun Mangiafuoco. Il mer-
cato agisce da sè solo, come il mostro di Frankenstein. Le sim parlano in autonomia dai loro
creatori, come il cervellone di "Odissea nello spazio". E il fatto che dicano cazzate ("Voglia-
mo premiare la tua fiducia con un regalo!") non è l'aspetto più grave della vicenda.
(da
'la Repubblica' - 9 settembre '16 - L'AMACA / Michele Serra)
Quando qualcuno riprende e posta in rete scene che non è elegante riprendere e postare
in rete (per esempio: una coppia in overdose di eroina che stramazza per la strada negli
Usa), sono una moltitudine i media, in tutto il mondo, che rilanciano quelle immagini, ge-
neralmente con un severo commento nei confronti di chi le ha riprese e postate in rete.
In altre parole: ora vi facciamo vedere qualcosa che secondo noi è veramente sbagliato
far vedere. Questo mi ricorda una vecchia gag dell'avanspettacolo. Un signore vede un
omone che prende a schiaffi un bambino. Affronta l'omone e gli dice: "Riprovaci, se hai
il coraggio". L'omone assesta un altro ceffone al bambino. Il signore ripete: "Riprovaci,
se hai il coraggio". E quello schiaffeggia ancora il bambino. Allora il ragazzino dice al
signore: "La smetta, per piacere, se no questo mi fa una faccia così".
Più la nostra vita diventa mediatica, moltiplicando a dismisura parole e immagini, più
aumenta l'urgenza di scegliere: soprattutto noi pubblico, perchè spesso il primo a clic-
care le immagini "che non si dovrebbero mostrare" sono io. Ma le dita e gli occhi sono
troppo veloci per il cervello. La compulsività non lascia tempo alle decisioni: decidere
è un costo che non possiamo più permetterci?
(da
'la Repubblica' - 7 ottobre '16 - L'AMACA / Michele Serra)
Lucianone
SPORT - calcio / Serie B - 9^ giornata 2016/17
16 ottobre '16 - domenica 16th October / Sunday visione post - 17
RISULTATI delle partite
Cesena 1 Ascoli 1 Avellino 1 Brescia 1 Carpi 2 Perugia 2
Spal 1 H. Verona 4 Spezia 0 Salernitana 1 Latina 0 Cittadella 0
Pisa 0 Entella 3 Frosinone 3 Frosinone 3 Pro Vercelli 2
Vicenza 1 Benevento 2 Bari 1 Bari 1 Novara 1
Trapani
Ternana (lunedì 17/10 - 20,30)
CLASSIFICA
Verona H. 20 / Cittadella 18 / Carpi 16 / Perugia, Entella 15 /
Benevento, Frosinone 14 / Spezia 13 / Brescia, Spal, Pisa, Pro Vercelli 12 /
Salernitana, Bari 10 / Cesena, Avellino, Vicenza 9 / Latina, Novara 8 /
Ternana, Ascoli 7 / Trapani 5
Trapani e Ternana hanno una partita in meno
IL COMMENTO
Continua... to be continued...
RISULTATI delle partite
Cesena 1 Ascoli 1 Avellino 1 Brescia 1 Carpi 2 Perugia 2
Spal 1 H. Verona 4 Spezia 0 Salernitana 1 Latina 0 Cittadella 0
Pisa 0 Entella 3 Frosinone 3 Frosinone 3 Pro Vercelli 2
Vicenza 1 Benevento 2 Bari 1 Bari 1 Novara 1
Trapani
Ternana (lunedì 17/10 - 20,30)
CLASSIFICA
Verona H. 20 / Cittadella 18 / Carpi 16 / Perugia, Entella 15 /
Benevento, Frosinone 14 / Spezia 13 / Brescia, Spal, Pisa, Pro Vercelli 12 /
Salernitana, Bari 10 / Cesena, Avellino, Vicenza 9 / Latina, Novara 8 /
Ternana, Ascoli 7 / Trapani 5
Trapani e Ternana hanno una partita in meno
IL COMMENTO
Continua... to be continued...
mercoledì 5 ottobre 2016
SPORT - calcio / Serie B - 7^ giornata 2016/17
5 ottobre '16 - mercoledì 5th October / Wednesday visione post - 20
RISULTATI delle partite
Brescia 1 Avellino 3 Benevento 1 Frosinone 1 Spal 3
Bari 1 Pro Vercelli 2 Novara 0 Perugia 2 Salernitana 2
Ternana 0 Trapani 0 Entella 4 Cesena 2 Ascoli 0 Carpi 1
H. Verona 3 Cittadella 2 Vicenza 1 Latina 2 Spezia 2 Pisa 1
CLASSIFICA
Cittadella 18 / H. Verona 16 / Benevento 14 / Spezia 13 / Pisa 12 /
Entella 11 / Brescia, Carpi 10 / Perugia, Bari 9 / Spal, Frosinone 8 /
Ascoli, Cesena, Ternana 7 / Salernitana, Avellino, Pro Vercelli 6 /
Latina, Novara, Trapani, Vicenza 5
IL COMMENTO
(da L'analisi, di Nicola Binda - "La Gazzetta Sportiva" di domenica 2 ottobre)
Nel bene e nel male, c'è il Veneto al centro di tutto. I giorni della vendemmia stanno
per finire e il raccolto di Cittadella e Verona fa pensare a un'annata prestigiosa. I ca-
lici sono pronti, le botti si stanno riempiendo e la fermentazione è sempre più accatti-
vante. Rischiano di sapere di tappo invece le bottiglie di Vicenza, dove oggi potrebbe
saltare la prima panchina: come se tutta la colpa fosse soltanto di chi raccoglie l'uva...
La concorrenza in vetta sembra arrivare solo dai vigneti del Sannio, che ha una varietà ec-
cellente di prodotti e una squadra all'altezza: il Benevento è imbattuto (come solo lo Spe-
zia che gioca oggi) non perde ormai dal 20 dicembre (25 gare utili), ha un passo deciso,
una rosa importante e un tecnico preparato. Il Veneto dunque è avvisato.
Speriamo che non sia merito di un bicchiere di troppo, ma gli attaccanti hanno rotto
gli indugi e dato una bella scossa al torpore del campionato. Dall'eterno cracciolo al-
le novità Verde e La Mantia, dal ritrovato Antenucci alla coppia Donnarumma-Coda,
fino ai soliti Ardemagni, Caputo, Di Carmine, Dionisi e Litteri, per non parlare del ri-
gorista Pazzini, adesso capocannoniere. Tutti insieme per una sbornia di gol che ha la-
sciato il segno: il massimo di 30 in una giornata può essere battuto (siamo a 26 e man-
cano 3 gare) e i primati di torneo con più pareggi (31, ma solo 3 nelle ultime 2 giorna-
te) e meno vittorie in trasferta (12, ma 3 in questo turno) sono finalmente a rischio.
L'unico primato da conservare è quello dei cartellini rossi: solo 18, il minimo nella B
a 22. Bravi, continuate così.
Lucianone
RISULTATI delle partite
Brescia 1 Avellino 3 Benevento 1 Frosinone 1 Spal 3
Bari 1 Pro Vercelli 2 Novara 0 Perugia 2 Salernitana 2
Ternana 0 Trapani 0 Entella 4 Cesena 2 Ascoli 0 Carpi 1
H. Verona 3 Cittadella 2 Vicenza 1 Latina 2 Spezia 2 Pisa 1
CLASSIFICA
Cittadella 18 / H. Verona 16 / Benevento 14 / Spezia 13 / Pisa 12 /
Entella 11 / Brescia, Carpi 10 / Perugia, Bari 9 / Spal, Frosinone 8 /
Ascoli, Cesena, Ternana 7 / Salernitana, Avellino, Pro Vercelli 6 /
Latina, Novara, Trapani, Vicenza 5
IL COMMENTO
(da L'analisi, di Nicola Binda - "La Gazzetta Sportiva" di domenica 2 ottobre)
Nel bene e nel male, c'è il Veneto al centro di tutto. I giorni della vendemmia stanno
per finire e il raccolto di Cittadella e Verona fa pensare a un'annata prestigiosa. I ca-
lici sono pronti, le botti si stanno riempiendo e la fermentazione è sempre più accatti-
vante. Rischiano di sapere di tappo invece le bottiglie di Vicenza, dove oggi potrebbe
saltare la prima panchina: come se tutta la colpa fosse soltanto di chi raccoglie l'uva...
La concorrenza in vetta sembra arrivare solo dai vigneti del Sannio, che ha una varietà ec-
cellente di prodotti e una squadra all'altezza: il Benevento è imbattuto (come solo lo Spe-
zia che gioca oggi) non perde ormai dal 20 dicembre (25 gare utili), ha un passo deciso,
una rosa importante e un tecnico preparato. Il Veneto dunque è avvisato.
Speriamo che non sia merito di un bicchiere di troppo, ma gli attaccanti hanno rotto
gli indugi e dato una bella scossa al torpore del campionato. Dall'eterno cracciolo al-
le novità Verde e La Mantia, dal ritrovato Antenucci alla coppia Donnarumma-Coda,
fino ai soliti Ardemagni, Caputo, Di Carmine, Dionisi e Litteri, per non parlare del ri-
gorista Pazzini, adesso capocannoniere. Tutti insieme per una sbornia di gol che ha la-
sciato il segno: il massimo di 30 in una giornata può essere battuto (siamo a 26 e man-
cano 3 gare) e i primati di torneo con più pareggi (31, ma solo 3 nelle ultime 2 giorna-
te) e meno vittorie in trasferta (12, ma 3 in questo turno) sono finalmente a rischio.
L'unico primato da conservare è quello dei cartellini rossi: solo 18, il minimo nella B
a 22. Bravi, continuate così.
Lucianone
Storie / del nostro tempo - Omran, Alan e gli altri: quei bambini, icone di una guerra infinita
5 ottobre '16 / mercoledì 5th October / Wednesday visione post - 22
Salvato dopo l'ennesimo raid in Siria,
Omran ha cinque anni: la sua immagine sul web
è diventata virale
(da 'la Repubblica' - venerdì 19 agosto '16 - Francesca Caferri)
Nelle immagini siede da solo, quasi immobile, sullo sfondo della sedia arancione dell'ambulanza.
Ha i capelli spettinati, i piedi che sporgono senza raggiungere terra e non parla. Guarda in silenzio
il caos di fronte a sè, come se non capisse dove si trova e cosa sta accadendo. La metà del viso è
coperta di sangue, il corpo di polvere bianca. Omran Daqneesh ha 5 anni e dalla notte di mercole-
dì è l'ultimo volto della tragedia della Siria. Il bambino si trovava nel suo appartamento nella zona
di Qaterji, quartiere di Aleppo in mano alle forze ribelli, quando un bombardamento, forse russo,
forse dell'aviazione siriana, ha colpito la casa. Nel raid sono morte 8 persone, tra cui 5 bambini,
ma probabilmente sarebbe stato solo un'altra nota a margine della giornata se le foto del salvatag-
gio di Omran, riprese dagli attivisti dell'Aleppo media center, non avessero fatto il giro del mondo.
Nel filmato si vede il bimbo trasportato nell'ambulanza. Un uomo lo adagia sul sedile arancione e
immediatamente torna indietro, verso il cumulo di macerie da cui lo ha estratto.
Omran resta solo. Non piange, non parla. Si passa la mano sul viso, come fanno i bambini appena svegli. Ma capisce che c'è qualcosa di strano: è il sangue che gli scende dalla testa. Lo guarda, ma
neanche allora piange. Rimane in silenzio, smarrito, fino a quando nell'ambulanza arrivano altri
due bambini e un uomo in barella.
Da mercoledì notte queste immagini sono state viste da migliaia di persone. Come Alan Kurdi un
anno fa. Omran Daqueesh sembra aver risvegliato oggi la coscienza del mondo. Come per Alan
un anno fa, c'è già chi teme che dopo questa ondata di emotività la storia verrà dimenticata. E
Aleppo con essa. Ha raccontato all'Ap Mahmoud Raslan, un fotografo che si trovava sulla scena,
che insieme a Omran sono stati estratti dalle macerie i suoi fratelli di uno e 3 anni e sua sorella di
11. Poi la mamma e il papà. Tutti feriti, ma nessuno è in gravi condizioni.
Poco ore dopo la prima, una seconda foto di Omran è stata diffusa in Rete. Il bimbo ha la testa
fasciata e lo sguardo ancora smarrito. A salvargli la vita sono stati un gruppo di uomini con l'el-
metto bianco. Si chiamano The White Helmets e sono volontari che negli ultimi anni hanno sal-
vato migliaia di persone dalle macerie. Pochi giorni fa sono stati nominati per il Premio Nobel
per la Pace. Il simbolo di una Siria che, nonostante tutto, non si arrende.
Lucianone
Salvato dopo l'ennesimo raid in Siria,
Omran ha cinque anni: la sua immagine sul web
è diventata virale
(da 'la Repubblica' - venerdì 19 agosto '16 - Francesca Caferri)
Nelle immagini siede da solo, quasi immobile, sullo sfondo della sedia arancione dell'ambulanza.
Ha i capelli spettinati, i piedi che sporgono senza raggiungere terra e non parla. Guarda in silenzio
il caos di fronte a sè, come se non capisse dove si trova e cosa sta accadendo. La metà del viso è
coperta di sangue, il corpo di polvere bianca. Omran Daqneesh ha 5 anni e dalla notte di mercole-
dì è l'ultimo volto della tragedia della Siria. Il bambino si trovava nel suo appartamento nella zona
di Qaterji, quartiere di Aleppo in mano alle forze ribelli, quando un bombardamento, forse russo,
forse dell'aviazione siriana, ha colpito la casa. Nel raid sono morte 8 persone, tra cui 5 bambini,
ma probabilmente sarebbe stato solo un'altra nota a margine della giornata se le foto del salvatag-
gio di Omran, riprese dagli attivisti dell'Aleppo media center, non avessero fatto il giro del mondo.
Nel filmato si vede il bimbo trasportato nell'ambulanza. Un uomo lo adagia sul sedile arancione e
immediatamente torna indietro, verso il cumulo di macerie da cui lo ha estratto.
Omran resta solo. Non piange, non parla. Si passa la mano sul viso, come fanno i bambini appena svegli. Ma capisce che c'è qualcosa di strano: è il sangue che gli scende dalla testa. Lo guarda, ma
neanche allora piange. Rimane in silenzio, smarrito, fino a quando nell'ambulanza arrivano altri
due bambini e un uomo in barella.
Da mercoledì notte queste immagini sono state viste da migliaia di persone. Come Alan Kurdi un
anno fa. Omran Daqueesh sembra aver risvegliato oggi la coscienza del mondo. Come per Alan
un anno fa, c'è già chi teme che dopo questa ondata di emotività la storia verrà dimenticata. E
Aleppo con essa. Ha raccontato all'Ap Mahmoud Raslan, un fotografo che si trovava sulla scena,
che insieme a Omran sono stati estratti dalle macerie i suoi fratelli di uno e 3 anni e sua sorella di
11. Poi la mamma e il papà. Tutti feriti, ma nessuno è in gravi condizioni.
Poco ore dopo la prima, una seconda foto di Omran è stata diffusa in Rete. Il bimbo ha la testa
fasciata e lo sguardo ancora smarrito. A salvargli la vita sono stati un gruppo di uomini con l'el-
metto bianco. Si chiamano The White Helmets e sono volontari che negli ultimi anni hanno sal-
vato migliaia di persone dalle macerie. Pochi giorni fa sono stati nominati per il Premio Nobel
per la Pace. Il simbolo di una Siria che, nonostante tutto, non si arrende.
domenica 2 ottobre 2016
Appuntamenti . Cinema, arte e mostre
2 ottobre '16 - domenica 2nd October / Sunday visione post - 7
Da non perdere -
Lunedì 3 ottobre: film "Fuocoammare", candidato per l'Oscar,
in tv, Rai3 - ora serale, 8.30
Mercanteinfiera Autunno
Mostra mercato di arte, antiquariato e collezionismo vintage
Alle Fiere di Parma - dal 1° al 9 ottobre '16
Oltre mille espositori, uno spazio di 45mila metri quadrati,
centinaia di buyer. Arrivata alla 35^ edizione, è un appuntamento
da non perdere per chi è a caccia del pezzo unico.
Arte
Dalì. Il sogno del classico
PISA, Palazzo Blu - fino al 5 febbraio 2017
A cura di Montse Aguer. Organizzazione: Ministerio de Cultura,
Gobierno de Espana, Fondazione Palazzo Blu
Continua... to be continued...
Da non perdere -
Lunedì 3 ottobre: film "Fuocoammare", candidato per l'Oscar,
in tv, Rai3 - ora serale, 8.30
Mercanteinfiera Autunno
Mostra mercato di arte, antiquariato e collezionismo vintage
Alle Fiere di Parma - dal 1° al 9 ottobre '16
Oltre mille espositori, uno spazio di 45mila metri quadrati,
centinaia di buyer. Arrivata alla 35^ edizione, è un appuntamento
da non perdere per chi è a caccia del pezzo unico.
Arte
Dalì. Il sogno del classico
PISA, Palazzo Blu - fino al 5 febbraio 2017
A cura di Montse Aguer. Organizzazione: Ministerio de Cultura,
Gobierno de Espana, Fondazione Palazzo Blu
Continua... to be continued...
martedì 27 settembre 2016
Sport / calcio - Serie B - 6^ giornata 2016/17
27 settembre '16 - martedì 27th September / Tuesday visione post - 15
RISULTATI delle partite
Bari 0 Carpi 2 Cittadella 0 Latina 1 Pisa 2 Pro Vercelli 1
Benevento 4 Entella 1 Brescia 3 Ternana 1 Ascoli 1 Cesena 0
Salernitana 2 Spezia 1 Vicenza 0 H. Verona 2 Perugia 1
Trapani 0 Novara 0 Avellino 0 Frosinone 0 Spal 0
CLASSIFICA
Cittadella 15 / H. Verona 13 / Benevento, Pisa 11 / Spezia, Brescia 10 /
Carpi, Bari 9 / Entella, Frosinone 8 / Ascoli, Ternana 7 /
Salernitana, Perugia, Cesena, Pro Vercelli 6 / Spal, Trapani, Novara, Vicenza 5 /
Latina 4 / Avellino 3
Lucianone
RISULTATI delle partite
Bari 0 Carpi 2 Cittadella 0 Latina 1 Pisa 2 Pro Vercelli 1
Benevento 4 Entella 1 Brescia 3 Ternana 1 Ascoli 1 Cesena 0
Salernitana 2 Spezia 1 Vicenza 0 H. Verona 2 Perugia 1
Trapani 0 Novara 0 Avellino 0 Frosinone 0 Spal 0
CLASSIFICA
Cittadella 15 / H. Verona 13 / Benevento, Pisa 11 / Spezia, Brescia 10 /
Carpi, Bari 9 / Entella, Frosinone 8 / Ascoli, Ternana 7 /
Salernitana, Perugia, Cesena, Pro Vercelli 6 / Spal, Trapani, Novara, Vicenza 5 /
Latina 4 / Avellino 3
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