martedì 30 aprile 2024

Società - Italia / I pro-vita nei consultori - INTERVISTA al primario Alessandra Kustermann

 30 aprile '24 - mercoledì                            30th April / Wednesday                              visione post - 19

(da "La Stampa" - 26 aprile '24 /venerdì -  di Nadia Ferrigo - Milano)

"ll numero delle interruzioni volontarie di gravidanza in Italia è basso, tra i più bassi d'Europa, e in costante diminuzione. Se la destra fosse onesta dovrebbe ammettere che portare le associazioni pro-vita nei consultori è solo un inutile atto di crudeltà.".  alessandra Kustermann, prima donna primario della Clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano , fondatrice del Soccorso Violenza Sessuale e Domestica, ragiona di legge 194 e consultori, meglio quel che ne resta dopo decenni di una poco lungimirante "cura dimagrante".

Intervista  -  

Nadia Ferrigo:  La vulgata è andare in soccorso  di "migliaia e migliaia di donne, sole e isolate, che aspettano questi aiuti", come ha detto l'associazione pro Vita e Famiglia. Ma quali sono gli "aiuti" che potrebbero far cambiare idea?. 

Alessandra Kustermann: "Partiamo dai dati del ministero della Salute. Il ricorso  all'interruzione di gravidanza nel 2021 è diminuito in tutte le classi di età, in particolare tra le più giovani.   I tassi di abortività più elevati restano tra i 25 e i 34 anni. L'età media delle donne al parto nel 1975 era 23, oggi è appunto di 34: si è ristretto l'arco di tempo in cui la donna sceglie di diventare madre. In passato abortivano le donne con almeno due figli, già in una relazione di coppia. oggi aumenta il numero di donne  che non hanno ancora figli e non sono in una relazione stabile. Allora è qui che bisogna lavorare, sulle loro paure, se si vuole capire perchè succede. Se hanno deciso di non essere pronte, se le loro motivazioni sono forti, è impossibile far loro cambiare idea. Nessuna pensa di abortire un grumo di cellule, pensare che qualcuno ce lo debba spiegare è un insulto alla nostra intelligenza. Alle ragazze di oggi per non essere terrorizzate all'idea di avere un figlio serve ben altro che la promessa di 200 euro al mese per un anno".

N. Ferrigo: E che serve?

A. Kustermann: "Nelle grandi città, come Milano, per l'affitto di un monolocale ci vuole uno stipendio.Alle giovani coppie per decidere di mettere su famiglia sarebbe molto utile, prima di tutto, una casa.  Altra questione, quando la maternità obbligatoria, se ce l'hai, è finita, il bimbo ha tre mesi e tu devi tornare al lavoro, che fai?  Se la destra al governo volesse davvero aumentare la natalità, la soluzione è una e una sola: l'uguaglianza, la vera uguaglianza , tra uomini e donne. Se dopo tre mesi dal parto devo tornare al lavoro, chi sta a casa con il neonato? La baby sitter che non mi posso permettere, la nonna che ancora lavora? Perchè dopo i cinque mesi obbligtori per la donna non iniziano i cinque mesi obbligatori e pagati per il padre, la persona più adatta a badare al proprio figlio?  Un colloquio per esplorare le motivazioni di una decisione così difficile nei consultori già si fa. Ma non è in quella sede che si costruiscono le soluzioni".  -   

N. Ferrigo - Tutto quello che chiedono le donne di oggi , per esempio asili e congedi paritari, non c'era allora e non c'è nemmeno oggi. Che si fa?

A. Kustermann: "Sono molto sfiduciata. La sinistra ha governato, a lungo, eppure un congedo obbligatorio e paritario sul lavoro non si è mai visto. Era sempre inessenziale, un lusso che figurati, non ci possiamo mai permettere.       Ma guarda caso, destra o sinistra, la maggioranza del Parlamento  è sempre stata composta da uomini. Questa può essere una buona spiegazione : non gli conviene nè gli interessa. Nella mia lunga esperienza , nemmeno nei casi più illuminati e volenterosi, ho visto un carico di lavoro che sta davvero a metà nella coppia. Con i figli ci stanno ancora di più le donne, non si discute".

N. Ferrigo - Sarà  mica per questo che ogni volta che si fa notare la croniva mancanza di donne, come per esempio nel salotto di Bruno Vespa, si dice che le donne non si trovano?  Tutte a casa a badare ai bimbi?

A. Kustermann: "Me ne vengono in mente un'infinità di donne che avrebbero avuto  pieno titolo di parlare di corpo delle donne. Che le donne non si vedono perchè sono indisponibili è una bugia". 

N. Ferrigo - Sono sempre di più le donne che scelgono l'egg freezing, la crioconservazione in laboratorio con il congelamento degli ovociti. Può essere unbuon tentativo di governare qualche cosa di poco governabile per definizione?

A. Kustermann: "Mi sembra una buona idea quando si hanno 34, 35 anni e si sa di volere un figlio, ma non è possibile perchè non ci si trova ancora nella relazione considerata 'giusta'. Crescere un figlio nel nostro Paese è molto difficile per tutto quello che abbiamo detto, da sola fa ancora più paura. Fertilità e business non vanno quasi mai particolarmente d'accordo". 

Lucianone

domenica 21 aprile 2024

Notiziario - dalla stampa - ITALIA.

 21 aprile 2024 - domenica                                 21st April / Sunday                           visione post - 19


 da "Corriere della Sera" -

Il caso del testo di Antonio Scurati sul 25 Aprile

 Testo censurato in Rai (su Rai3) / Insorge l'opposizione La  Rai censura Scurati  7 Attacco alla libertà di parola. l'Azienda blocca il monologo sul 25 aprile per la trasmissione su Rai3, accampando scuse economiche. Ma un documento svela:  è una "scelta editoriale" / duro scontro tra la premier e lo scrittore / Ma lei pubblica il testo oncriminato e accusa. -      Lui replica:  subisco violenza. E insorgono gli intellettuali: ora è troppo.  -        La segretaria del Pd Elly Schlein: "Questa televisione è il megafono del potere, non è più servizio pubblico"  -  Giorgia Meloni: "Non chiederò la censura di nessuno neanche di chi pensa  che si debba pagare la propria propaganda contro il governo con i soldi dei cittadini (1.800 euro per un minuto di monologo)   /         Antonio Scurati: "Quanto lei afferma, è falso sia sul compenso sia sull'entitò dell'impegno. Questa, gentile Presidente, è violenza: il prezzo che devo pagare oggi in Italia per aver espresso il mio pensiero"   

Lucianone

martedì 16 aprile 2024

Riflessioni - Gli ultras della curva Lepanto

 16 aprile '24 - martedì                                  16 April / Tuesday                                visione post - 13

(da la Repubblica - 12 aprile '24 -  l'Amaca  di Michele Serra)

Gli ultras della curva Lepanto

Sentire in televisione una europarlamentare leghista che, infastidita dalle celebrazioni del Ramadan in Italia, rivendica la battaglia di lepanto come baluardo della cristianità, è certamente ridicolo. Ma è anche desolante, perchè la religione come movente di guerra, in Occidente, è un ordigno ideologico che ha fatto strage per generazioni, ma per fortuna è remoto nel tempo; e vederlo maneggiare da una nostra contemporanea, anche se culturalmente non consapevole di quello che sta dicendo, come se fosse una cerbottana, un giochetto propagandistico tra ultras, mette tristezza.  -  A quella parte fanatica e minoritaria dell'Islam che chiama gli occidentali "crociati", non parrà vero avere trovato una sponda politica delle nostre parti. I nostri neocrociati, per altro sprovvisti di investitura religiosa (questo papa li prenderebbe volentieri a sberle, ma non può farlo per ragioni d'ufficio) non solo niente sanno della Costituzione, che recide alla base ogni possibile appiglio politico e giuridico a chi fa leva sulle diffrenze di fede; nè del Cristianesimo che è emancipato dal proprio integralismo e pratica e ptaica il dialogo interreligioso come valore evangelico: ma nemmeno capiscono - e dal loro punto di vista è perfino più grave - che il solo vero vantaggio rispetto a buona parte dei paesi islamici, in Europa, è la laicità dello stato; è su questo che noi europei possiamo fare legittima leva come elemento di modernità e di libertà rispetto a ciò che ci appare arcaico (la religione come cemento istituzionale)..   Quelli che strillano "Lepanto!" sperperano in una sola battuta il solo vero bonus guadagnato nei secoli dagli europei. Che il loro Dio li protegga da se stessi, ammesso che abbia tempo da perdere.

Lucianone










Cobtinua... to be continued...

giovedì 11 aprile 2024

Sport - calcio / Serie A - 31^ giornata

 10 aprile '24 - giovedì                                  10th April / Thursday                            visione post - 28

risultati delle partite

Salernitana - Sassuolo  2 - 2  Milan - Lecce  3 - 0

Roma - Lazio  1 - 0   Empoli - Torino  3 - 2

Frosinone - Bolog na   0 - 0

Monza - Napoli  2 - 4   Cagliari - Atalanta  2 - 1

H. Verona - Genoa   1 - 2  

Juventus - Fiorentina  1 - 0

Udinese - Inter   1 - 2

Classifica 

INTER   82  7 Milan   68  /  Juventus   62  /  Bologna   58  /  Roma   55  /  Atalanta   50  /  Napoli   48   Lazio   46  /  Torino   44  /  Fiorentina   43  /  Monza   42  /  Genoa   38  /  Cagliari   30  /  Lecce  29   Udinese, Empoli   28  /  Verona   27  /  Frosinone   26  /  Sassuolo   25  /  Salernitana   15

Il Commentone

Per l'Inter la partita scudetto è quasi-chiusa. Per tante altre formazioni, soprattutto  nelle ultime sette posizioni di clasifica (escluse Salernitana e Genoa) tutto è ancora aperto e possibile, e quindi lotta spietata sia. E anche per le posizioni di Champions si deve ancora sudare un pò, almeno per due o tre squadre e non di più. Sette sono le squadre coinvolte ancora sulla strada della salvezza, raramente è successo in passato. Ma è anche questa lotta per non retrocedere che rende più avvincente il torneo della A. Per ora la squadra quasi del tutto sicura di avere vinto il campionato è l'Inter e per dire di averlo stravinto, con lo stemma sul petto, c'è da aspettare almeno le prossime due, tre partite, e non oltre.


Continua...  to be continued...

martedì 9 aprile 2024

SOCIETA" - Italia / attualità - UNIVERSITA': le mobilitazioni pro Palestina e anti Israele - Un mio commento

 9 aprile '24 - martedì                                          9th April / Tuesday                              vsione pot - 17

-  L'Occidente è in grave crisi dì identità e le due guerre Russia-Ucraina e Israele-Gaza accentuano la crisi   

- Gli studenti universitari italiani ebrei hanno paura: nove su dieci sentono il bisogno di nascondersi

- Ateneo di Torino - gli studenti universitari antiIsraele: "Ma non chiamateci antisemiti"

- Areneo Federico II a Napoli: occupato il rettorato dagli studenti proPalestina e scontri in piazza :

- E poi, ecco la Sapienza di Roma: è divisa in due, tra i moderati e i duri. Ma la protesta cresce e tutti      insieme dicono: "Basta silenzio su Gaza". - E dappertutto si fanno sentire i collettivi che dicono ma più spesso proclamano: "Stop accordi di scambio con Israele".

... Alla Sapienza s'incontrano due anime (o forse molte più).  Mentre la vita universitaria scorre, c'é un fronte partecipe e vivace che sta provando a dar voce al conflitto, unito dalla condanna alla "brutale violenza"di hamas ma preoccupato dal destino di Gaza.. Si legge, ad esempio, in un appello applaudito dai collettivi e firmato da 100 docenti che reclamano l'impegno della comunità accademica per "l'immediato cessate il fuoco l'adozione di una risoluzione di solidarietà per Gaza e tutte le vittime civili, l'apertura di una discussione pubblica nell'ateneo per la cooperazione con le università palestinesi e il disinvestimento da società che finanziano l'occupazione illegale di territori da parte di Israele", ma anche "la garanzia della libertà di parola e del diritto di tutti al dibattito e alla riflessione critica".  E cè poi un'ala più radicale che ha la sua avanguardia in Cambiare rotta, l'organizzazione giovanile comunista legata a Potere al popolo e alla Rete dei comunisti, che in tutta Italia guida la galassia dei ribelli composta da un altro paio di sigle. Sono quelli che scendono in strada con le associazioni pro Palestina, che occupano le facoltà, che irrompono a lezione, che contestano i rettori, che si scontrano con la Digos. -  Federico è uno di loro, ha 30 anni, studia filosofia, arriva da Piazzale Aldo Moro distribuendo i volantini con sopra scritto: "Da Torino a Bari, blocchiamo il bando Maeci Italia-israele". "Siamo antimilitaristi", dice. Parla di "genocidio", di "apartheid", di "Palestina come prigioen a cielo aperto". Poi sul futuro in Medio oriente aggiunge: "Tutti vorremmo la convivenza pacifica ma ora non possono esserci più due popoli e due Stati. Ci può essere uno Stato con due popoli, ma non può essere lo Stato d'Israele cvhe viola e risoluzioni dell'Onu e ha ucciso più di 30 mila persone. Noi sentiamo di schierarci senza ambiguità".  L'ambiguià, secondo loro, sarebbe 2quella dell'università che si nasconde dietro al pacifismo mentre fa accordi con la marina militare, con leonardo, con la Nato con le università israeliane che collaborano alla guerra in corso dal punto di vista pratico  e ideologico". E Hamas? "Non hanno il nostro sostegno, io non giustifico il 7 ottobre - dice Federico - ma non posso giudicare, non ne ho il diritto. Però sto con la resistenza e l'autodeterminazione del popolo palestinese". anche dagli altri collettivi le risposte si fanno più sfuggenti: "La Palestina deve essere libera", dice Nabou, "L'occupazione deve finire, ma come Coordinamento dei collettivi non abbiamo una posizione unitaria e preferiamo non rispondere", spiegano Matilde e Michele, lei a Filosofia, lui a Sciense Politiche. certo,"le vittime civili sono tutte uguali, ma non è nostro compito portare fiori o lutto, noi siamo studenti, quindi chiediamo alla nostra istituzione lo stop a una tragedia umanitaria e a forme di collaborazione con la guerra".  La rettrice Antonella Polimeni ha spiegato più volte che è disposta al dialogo con chi siede negli organi accademici e rappresenta gli studenti, non a una minoranza di collettivi. Dietro gli striscioni erano 3-400 , lo zoccolo duro, un granello di sabbia dentro l''ateneo più grande d'Europa con i suoi 122mila studenti. "siamo pochi, è vero - ammette Nabou - ma molti hanno paura. Noi abbiamo il coraggio di esprimerci". Se li si chiama  intolleranti o violenti però si arrabbiano.


Commento

Le Università dei giovani studenti si risvegliano negli Stati Uniti e in Italia. Era forse dagli anni '60 e '70 che non avvenivano mobilitazioni contro una guerra del massacro e pro una popolazione, quella palestinese, vessata, calpestata, martoriata. Sì, d'accordo c'è stato anche Hamas e is uoi metodi terroristi che hanno portato (quasi) parimenti distruzione di famiglie ebraiche e di giovani ebrei colti di sorpresa e ammazzati e anzi trucidati c on assalti cruenti. Ciò che è vero à vero. e il 7 ottobre è ì a dimostrarlo. ma il "mostro" Hamas non è nato per caso, purtroppo.

 Continua...  to be continued...: