16 febbraio '24 - venerdì 16thFebruary / Friday visione post - 7
(da Corriere della Sera, 16 febbraio '24 - IL CAFFE' / di Massimo Grimellini)
Sano Giovanni
Quando un giovane dice "basta, mi pesa tutto, voglio fermarmi perchè non sono felice", trova sempre qualcuno che biasima il suo dichiararsi fragile, prendendolo per la resa di un immaturo. E se quel giovane è un famoso che ha perso l'abbrivio e magari è arrivato penultimo al festival di Sanremo, la fragilità viene facilmente derubricata a capriccio di un privilegiato. Siamo tutti gladiatori sulla pelle degli altri.Tutti combattenti impavidi e armati di memoria selettiva, che dei loro vent'anni hanno conservato ricordi distorti che fanno da carburante alla nostalgia e rimosso i pomeriggi trascorsi in una stanza con la porta chiusa a chiave e la musica nelle orecchie, a guardare una macchia sulla parete e a chiedersi: che ci faccio qui? - Sangiovanni è un giovane famoso, cantava da Maria De Filippi e poi dappertutto, che ha appena rivendicato il diritto di chiudersi nella sua stanza, cancellando dischi in uscita e concerti già fissati. Quando la vita è diventata una ruota e lui il criceto, ha deciso di scendere.e di rivelarlo in pubblico, come ormai si fa con le malattie. Non per lasciarsi compatire, immagino, nè per chiedere scusa (di cosa, poi?). Mi piace pensare che lo abbia fatto per consegnare qualcosa ai tanti coetanei che lo seguono: un messaggio, si sarebbe detto un tempo. l'idea che la fragilità non vada dissimulata per vergogna (di cosa, poi?), ma riconosciuta e dichiarata, perchè solo così la coda del criceto potrà trasformarsi un giorno nell'ala di un airone.
Lucianone
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