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ROMA -
Il nuovo esecutivo
Il giorno di Meloni, destra al governo: “Al lavoro spediti”
La presidente FdI al Quirinale con la lista di ministri accetta senza riserve il mandato di Mattarella L’errore delle deleghe invertite tra Ambiente e Pa: l’ombra dello scontro in FI. Oggi il giuramento -
Giorgia Meloni è entrata al Quirinale con una 500 bianca e ne è uscita con un’Audi 6 dello Stato. È la prima donna premier nella storia d’Italia. Capeggia un governo di destra, che denomina il ministero della Famiglia anche “della natalità”, lo Sviluppo economico del “made in Italy” e quello dell’Agricoltura “della sovranità alimentare”. Meloni non pronuncia la parola Paese, dice nazione: «Dare alla nazione un nuovo governo nel minor tempo possibile ». E poi: «Lavoreremo spediti per rispondere alle emergenze della nazione». Quando, alle 17.54, il commesso le spalanca la porta della sala della loggia d’onore si trova dinanzi a un muro di giornalisti, molti dei quali stranieri, giunti fin quassù per sentirla leggere la lista dei ministri. È emozionata. E invertirà clamorosamente le cariche di due ministri (Gilberto Picchetto Fratin erroneamente è dato alla Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo all’Ambiente), seguirà rettifica, al punto da costringere in serata il Quirinale a modificare i decreti di nomina: uno scambio nella culla senza precedenti.
Nove ministeri a Fratelli d'Italia, cinque a Forza Italia, cinque alla Lega e altrettanti tecnici, solo
sette le donne compresa la presidente del Consiglio: questa la composizione del nuovo govrno
guidato da Meloni.
Domani alle 10'30 a Palazzo Chigi la cerimonia della campanella con il premier uscente
Draghi e alle 12 il primo Cdm -
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