5 aprile '22 - martedì 5th April / Tuesday visione post - 30
41^ giornata di guerra: Ucraina peggio della Siria / civili torturati, stuprati trucidati e impachettati
e tanti gettati in fosse comuni
e tanti gettati in fosse comuni
Qui Ucraina / Terra di orrori: fermate Putin e i Russi! - O l'Europa occidentale rischierà grosso!
Il macellaio Putin non si ferma: manda a Bucha e, probabile, anche a Mariupol e in altre città i
massacratori russi insieme a siberiani, siriani e ceceni a massacrare e mutilare civili ucraini inermi.
massacratori russi insieme a siberiani, siriani e ceceni a massacrare e mutilare civili ucraini inermi.
Le testimonianze con immagini, anche dall'alto con droni, confermano l'eccidio e le stragi che di-
ventano genocidio. Che aspetta ancora l'Onu a condannare e fermare le stragi di massa? A che serve
ormai l'Onu e che fanno le altre Associazioni umanitarie? Niente processi, solo parole, parole, parole!
"Sono un civile. Non sparate. E partirono cinque colpi". Le testimonianze raccolte a Bucha
confermano le atrocità
confermano le atrocità
Bucha -
A Vokzal'na, sobborgo di Kiev, liberato dagli ucraini torna una parvenza di vita, ma emergono altreatrocità. Fosse comuni con diversi strati di cadaveri. Corpi torturati dentro la cantina, E i resti di un bivacco dei russi tra le bottiglie di alcol.
BUCHA — C’è un’apparente calma a Bucha, il cielo è limpido. All’indomani della scoperta degli orrori la situazione sembra diversa. Ma è solo un’illusione, nuovi dettagli dell’inferno emergono ad ogni angolo. Ci dirigiamo a documentare le fosse comuni, nella zona della chiesa. All’arrivo ci sono solo alcuni giornalisti e poche persone che si avvicinano per cercare famigliari. La fossa è aperta e si vedono emergere ammassate le borse che contengono i cadaveri di circa otto persone. Si intuisce che sotto la sabbia ci sono vari strati, quello che appare è solo quello più superficiale. Ci sono tre tombe che qualcuno ha improvvisato. La luce bianca delle dieci di mattina evidenzia l’orrore in tutta la sua violenza. Un uomo di 59 anni si avvicina e ci racconta che sta cercando suo fratello di 57 anni che era scomparso il 12 marzo. Era andato a prendere i documenti nella macchina parcheggiata tra Bucha e Hostomel e non era più tornato. L’uomo è convinto che suo fratello si trovi li, ma non c’è nessuno a cui chiedere, nessuno che sappia con certezza se i familiari di Bucha potranno mai godere del lusso di riconoscere i propri cari finiti nelle fosse comuni nell’ambito di una spirale di violenza che in questi giorni solo inizia a delinearsi.
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