venerdì 3 luglio 2020

Riflessioni - Razzisti del passato: asintomatici

3 luglio '20 - venerdì                                    3rd july / Friday                          visione post - 2

(da la Repubblica - 14 giugno '20 - L'amaca / Michele Serra)
Razzisti asintomatici
L'elenco dei razzisti del passato è immenso, anche perchè la maggior parte di loro non sapeva
di esserlo (erano razzisti asintomatici). Cose che oggi ci paiono obbrobriose ieri erano la norma,
secondo la legge e secondo la morale. La Conquista spagnola dubitava della natura umana dei
nativi americani: ed eravamo già in quella che gli storici chiamano Epoca Moderna.  La guerra
di Secessione americana, rivolta degli Stati schiavisti del Sud contro il Nord abrogazionista, ini-
zia nel 1861. E' la data di nascita di mio bisnonno, appena quattro generazioni fa. Ed è lo stesso
anno in cui la Russia zarista abolì la servitù della gleba. Quanto all'idea che la donna abbia gli
stessi diritti degli uomini, è recentissima. In Italia le donne  hanno avuto il diritto di voto  solo
dopo la caduta del fascismo: la novità riguarda, dunque, i nostri genitori. Questa, a pensarci be-
ne, è una buona notizia. Significa che i criteri che buona parte delle società umane si è data, in
termini di parità dei diritti e dignità della persona, sono molto recenti.  In buona parte sono fi-
gli dell'Illuminismo, del Liberalismo e del socialismo: diavolerie moderne. Sognifics che sia-
mo nuovi alla libertà, inesperti di libertà. Significa, anche, che i nostri avi (e le nostre statue)
vanno giudicati con intelligenza, e una certa magnanimità. Se il monumento al negriero, o al
capo militare genocida (sto parlando, perchè non ci siano equivoci, del maresciallo Graziani)
suscitano ripugnanza, l'oltraggio a Churchill risulta invece settario e ingeneroso. Noi siamo
nativi della democrazia e dell'uguaglianza, i nostri avi no. Questo ci suggerisce, nei giudizi,
prudenza.

Lucianone

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