lunedì 29 aprile 2019

INTERVISTA / personaggio: Paola Cortellesi... partendo dal suo ultimo film "Ma cosa ci dice il cervello"

29 aprile '19 - lunedì                        29th April / Monday                        visione post - 8


(da la Repubblica - 20 aprile '19 - Intervista di Arianna Finos / Roma)
"Puniremo i bulli con una risata"
Ma cosa ci dice il cervello quando parcheggiamo in doppia fila, quando lasciamo a terra la cacca del nostro cane, quando aggrediamo la pediatra perchè abbiamo già letto tutto su In-
ternet, scalciamo il rpfessore che ci ha messo quattro, diamo una testata al mister di nostro
figlio perchè siamo nati allenatori? Ambientata in una città in cui per dirla alla Raggi, "i ro-
mani vedono la merda" la commedia di Riccardo Milani s'inventa s'inventa una Paola Cor-
tellesi spia che tra una missione e l'altra ingaggia una vendetta privata mettendo gli strumen-
ti sofisticati dei servizi segreti e una serie di esilaranti travestimenti al servizio degli ex com-
pagni di scuola vessati sul posto di lavoro.
- Il film fa ridere e mette un pò in imbarazzo: il pubblico si riconoscerà anche un pò nei carnefici.
P. Cortellesi - "Riccardo dice sempre una cosa che condivido: mi piace fare i film per le perso-
ne che non la pensano come me. Ci si riconoscerà su entrambi i fronti. Scrivendo ci siamo do-
cumentati, guardandoci anche intorno. A una nostra amica insegnante i genitori di un ragaz-
zino che aveva preso un brutto voto hanna mandato davvero gli avvocati. Capita tutti i giorni
di assistere a infrazioni nel traffico, angherie violente, per fortuna nostra viste dal finestrino.
A volte pensi: come cittadino dovrei intervenire , ti senti in colpa per non averlo fatto perchè
c'è sempre la paura latente che qualcuno ti picchi con la mazza da baseball, come succedeva 
in Come un gatto in tangenziale".
-  Le è capitato di fare qualcosa di cui si è vergognata?
P. Cortellesi - "Sì, quando ho lasciato la macchina in doppia fila. Ho pensato 'per qualche minuto...'. Dovevo fare una cosa, ma niente di così importante. In apparenza non ho fatto danni, però qualche giorno dopo ho visto una persona sulla sedia a rotelle che non riusci-
va ad attraversare nello scivolo tra marciapiede e strada per colpa della macchina messa
male: ho pensato che avrebbe potuto essere la mia. Però vorrei anche distinguere tra chi
si rende conto di sbagliare e chi pensa invece sempre di essere nel giusto. Lì sono dolori.
- Il tema del bullismo torna nelle cose che fa. Lei ne è stata vittima.
P. Cortellesi - "Non mi hanno segnato in modo grave, ma mi sono rimasti dentro  certi epi-
sodi vissuti a scuola. Ai tempi non si parlava di bullismo, non c'era la giusta attenzione che
c'è oggi. Sono cresciuta in una borgata, un luogo abbastanza vivace. La mia scuola era nor-
male, la classe numerosa e c'erano ragazzi che, oggi lo capisco, vivevano un disagio familia-
re. Gente che ti puntava, ti spintonava, ti prendeva a schiaffi, ti tirava i capelli. Alle medie,
quando la stazza di maschi e femmine è quasi uguale ci sono ,meno remore ad alzare le ma-
ni".
- Perchè la prendevano di mira?
P. C. - "Lo facevano con tutti i ragazzi più timidi e dimessi, come ero io. Ero una brava, 
cercavo di non farmi notare, non rispondevo male.  All'inizio subivo, poi ho imparato a 
reagire.  Non ne ho mai parlato con mia madre., pensavo di dovermela cavare da sola".
- Prendeva le parti degli altri?
P. C. - "Sì, ho preso anche qualche schiaffone per questo, mi hannpo tirato un pallone da 
basket in faccia. Mi sono ritrovata anni dopo  a scrivere un monologo sul bullismo, a par-
larne  nelle scuole. Oggi tutto è più grave perchè ciò che ti succede spesso finisce anche in
Rete, diventa una cosa che ti ridicolizza e non controlli più".
- Il film affronta argomenti seri, cercando di far ridere senza quello che lei chisms il "cat-
tivismo".
P. C. - "Il cattivismo non è costruttivo- Non mi piace il messaggio consolatorio, ma nean-
che le cose distruttive. Le risate partono sempre dalle miserie e dal dramma".
- Fuori dagli stereotipi anche il personaggio di Stefano Fresi, l'ex bellone della scuola che
con tanti chili in più è ancora attraenete. 
P. C. - "Il mio personaggio resta innamorata di quel ragazzo che non aveva solo gli ad-
dominali, ma altre qualità che sono rimaste: l'amore per il lavoro, l'etica salda".
- La sua spia ricorda la Jennifer Garner di "Alias".
P. C. - "Adoro la Garner, soprattutto quando fa Elektra, supereroina nello spin-off di
Daredevil. Sono pazza dei cinefumetti, ho visto tutti gli Avengers e pure gli X-Men. Il
mio preferito è Wolverine: Logan era romantico, malinconico".- 
. Avengers: Endgame" esce il 24. Una bella concorrenza.
P. C. - "Non una buona notizia, entra con la gambona tesa negli incassi, ma sarei andata
serenamente a vederlo. Quando è uscito La Befana vien di notte però c'era Mary Poppins,
mi trovo sempre a combattere con i giganti hollywoodiani. E la Befana ha trovato lo stes-
so un posto nel cuore dei bambini".
- E poi ci sono i travestimenti: la tatuatrice, la tassista, la fattorina, il sassofonista...
P. C. - "Molti di questi lavpori io li ho fatti davvero.  A vent'anni lavoravo  come  Biancane-
ve in uno dei primi parchi a tema. Sette turni al giorno, mi svegliavo ogni tre bacdi bambini,
che "smocciolavano" parecchio, attaccandomi il raffreddore.  Lavoretti da pochi soldi  che
servivano per la benzina, le tasse universitarie, la scuola di teatro". 
- Ad esempio?
P. C. - "Hostess alle convention, cantante nel piano bar. A sedici anni il sbato suonavo in di-
scoteca, al Gilda. Cantavo in gruppi rock, blues, pop, solista e corista. Ricoedi che sono tor-
nati utili".
- Mai ricevuto attenzioni indesiderate sul lavoro?
P. C. - "Mai capitato, davvero. Con Laura Pausini (nel programma Laura & Paola del 2016
su Rai1, ndr.) ci siamo inventate  uno sketch  perchè al pianobar  diventi trasparente, cantei
per quattro ore mentre gli altri bevono. Avrei fatto la cantante ma non sapevo scegliere il ge-
nere. Ho fatto l'attrice per vivere tante vite".
- Anche una vita da regista?
P. C. - "Ci penso, sì. Non ho ancora una sceneggiatuea ma so che parlerò di donne e di lavo-
ro. Non necessariamente di problemi, ma da lì si parte, quando fai una commedia. Non puoi
ridere di una cosa che fa già ridere, devi ridere di una cosa drammatica".

Lucianone

SPORT - calcio / Serie B - 38^ giornata 2018/19

29 aprile '19 - lunedì                         29th April / Monday                          visione post - 8

Risultati e classifica
Palermo   2     Carpi            1     Cosenza   1     Crotone      1     Foggia           3
Spezia       2     Cremonese   2      Venezia   1     benevento   0     Salernitana   1

Padova   2     Perugia       0     H. Verona   2     Brescia   1
Lecce      1     Cittadella   0      Livorno     3      Ascoli     0

BRESCIA   66  /  Lecce   63  /  Palermo   59  /  Benevento   56  /  Pescara   51  /  H. Verona   49 /
Spezia, Cremonese   48  /  Cittadella, Perugia   47  /  Ascoli, Cosenza   43  /  Crotone   40  /
Salernitana   38  /  Livorno   35  /  Venezia, Foggia   34  /  Carpi, Padova   29

Il Commento

CONTINUA... to be continued...

mercoledì 17 aprile 2019

Appuntamenti - Mostre e spettacoli

17 aprile '19 - mercoledì                    17th April / Wednesday                     visione post - 15

OTTOCENTO
L'arte dell'Italia tra Hayez e Segantini
Forlì - Musei San Domenico
fino al 16 giugno '19

Mostre su Leonardo da Vinci
Mostra: I segreti del Codice Atlantico
Milano - Pibacoteca Ambrosiana
fino al 16 giugno '19
La mostra raccoglie i disegni di macchine spericolate e
progetti sfumati di Leonardo da Vinci.
L'UOMO MODELLO DEL MONDO
Venezia - sul Canal Grande, alle Gallerie dell'Accademia
fino al 14 luglio '19

Ariadne auf Naxos di Richard Strauss
Teatro alla Scala di Milano - Opera lirica
Orchestra del Teatro alla Scala
19, 22 giugno 2019

Lucianone

martedì 16 aprile 2019

Ultime notizie - dall'Italia e dal Mondo / Latest news

16 aprile '19 - martedì                      16th April / Tuesday                       visione post - 11

PARIGI - Notre Dame
La cattedrale parigina in fiamme, ma è mezza salvata dai pompieri.
La procura: "Pista accidentale, nessun atto doloso". Intervento dopo
secondo allarme; forse il rogo partito da una saldatura. Il presidente
Macron: "La ricostruiremo".

ROMA - Scontro sui migranti Lega-M5S
Salvini: "Arrivano i terroristi dalla Libia, fermate la Mare Jonio".
Di Maio: "Gli 800 mila non li fermi con una direttiva".
Porti chiusi, la ministra della Difesa Trenta: "Io non vaneggio come altri".

LIBIA - Guerra civile
Si combatte ancora a sud di Tripoli / l'Onu rilancia l'appello: "Immediato cessate
il fuoco" / controffensiva di Haftar / Unicef: 7300 bambini sfollati

FERRARA 
Bambino ebreo aggredito dai bulli a scuola 
I bulli: "Da grandi riapriremo i forni di Auschwitz" / Interviene la comunità
ebraica / Il ministro Bussetti. "Atti non tollerabili"

Ultime ore
UMBRIA - inchiesta sui concorsi
Parla la presidente Marini: "Mi sono dimessa per me, non per il psrtito
malato di giustizialismo".  Zingaretti la ringrazia: "Passo indietro per
senso di responsabilità".

LIBIA - Guerra civile
Haftar bombarda Tripoli: 4 morti e 23 feriti / Le forze di Serraj: "L'ordine è di
arrivare a Bengasi" / Diverse esplosioni nella notte sulla capitale / Salvini: "Qualcuno
ha tentato il blitz, gli è andata male".

NAPOLI - Sant'Anastasia
Crolla la parete di una scuola: feriti una maestra incinta e 5 bambini.
Un forte boato e poi polvere e urla. E' crollata una parete in siporex all'interno dell'istituto comprensivo "Tenente De Rosa" di Sant'Anastasia, in provincia di Napoli. Nel crollo sono rimasti contusi una maestra incinta e cinque bambini, nessuno di loro sembra essere in gravi condizioni. Sul posto vigili del fuoco, forze dell'ordine e personale del 118.

Lucianone

domenica 7 aprile 2019

Riflessioni / personaggio - Una grande gigante donna neozelandese, di sinistra

7 aprile '19 - domenica                    7th April / Sunday                                 visione post - 9

(da la Repubblica - 20 marzo '19 - L'Amaca / Michele Serra)
Il gigante Jacinda
Le parole, il comportamento e perfino il portamento della prima ministra neozelandese, in questi ultimi terribili giorni, sono stati così impeccabili, così nobili, così precisi, da far sor-
gere qualche domanda  a proposito  della tanto dibattuta crisi della sinistra mondiale, che
spesso parla di se stessa solo per dirsi inadeguata, o arretrata, o codarda, o inetta, o confu-
sa, o collusa, eccetera. La signora Jacinda Ardern è di sinistra, leader dei laburisti, ed è un
gigante.  La sua figura esile, il suo volto serio e gentile, le parole luminose  che ha scelto di
usare hanno fatto sembrare l'innominabile killer quello che è, un omino vanitoso, e con lui
tutta la congerie  di razzisti che gli fa corona (compresi, ovviamente, i razzisti su base reli-
giosa dell'Isis, specularmente genocidi). Gente che per esistere e contare ha necessità di uc-
cidere, perchè al di fuori della scena del delitto non ha alcuna possibiltà di sembrare, anche
solo sembrare, interessante o utile. Levategli lo schioppo e le loro paginette Facebook e non
rimane nulla.  Accadde anche in Norvegia quando a un latro innominabile omino, assassino
a sangue freddo di sessantanove adolescenti inermi, la democrazia oppose la sua dignità e
le sue superiori regole di civiltà, tanto superiori da trattare perfino i nazisti  come se fosse-
ro esseri umani e portatori di diritti.  
Dobbiamo ringraziare la signora Ardern perchè ci ha ricordato che il sentimento dell'ugua-
è enormemente più potente, e seducente, dei suoi nemici. E  che  la sinistra  è, di quel senti-
mento, il primo portatore.

Lucianone

SPORT - calcio / Serie B - 31^ giornata 2018/19

7 aprile '19 - domenica                      7th April / Sunday                       visione post - 9

Risultati 
Benevento   3     Crotone   2     Livorno         1     Padova   1     Spezia            2
Carpi            1     Perugia    0     Cremonese   3     Ascoli     2      Salernitana   1

Venezia       1     H. Verona   2     Lecce        3     Pescara     3
Cittadella   1     Brescia        2     Cosenza   1      Palermo   2

Lucianone

Società / personaggio - Ricordando Antonio Megalizzi: per un'Europa diversa

7 aprile '19 - domenica                       7th April / Sunday                           visione post - 9

(da la Repubblica - 15 dicembre '18 - Concita De Gregorio)
L'Europa di Antonio
Sarebbe bello se servisse a qualcosa. Se riuscissimo per una volta - questa, proprio a partire
da ora - a non limitarci al cordoglio. Che dolore enorme, un ragazzo nei suoi vent'anni, che
muore così. Un colpo alla nuca, vigliacco e cieco, un obiettivo a caso. Antonio Megalizzi è sta-
to ucciso da un coetaneo, Chérif Chekatt: avevano 29 anni tutti e due. Nati nello stesso anno:
Antonio in Italia, cresciuto al Nord, a Trento, figlio di immigrati calabresi. Chérif in Francia,
a Strasburgo, figlio di immigrati magrebini. Figli dello stesso tempo. Neonati negli stessi me-
si. Proviamo a immaginare le traiettorie delle loro vite, simultanee. Entrambi convinti di fare
la cosa giusta: l'omicida - a sua volta ucciso - e la vittima.
Esiste la cosa giusta? Sì, esiste. E' giusto credere in un mondo aperto, grande, accogliente.
In un'Europa casa di tutti, nella fratellanza dei diversi.  E' aberrante e criminale credere che
uccidere in nome di una religione possa fare giustizia, la disciplina dell'odio del nemico.
Ma è questo il mondo, è questo il tempo che li ha generati entrambi. La vittima e il carne- 
fice. Come possiamo, se possiamo, decifrare l'enigma che è all'origine di tutte le paure? Il
buono, il cattivo. Basta dirsi questo per evitare che si ripeta?  Siamo convinti  che basti  il
giudizio, il verdetto, perchè sia utile a cambiare le cose? Perchè le morti servano a evitare
altre morti. Per disinnescare l'odio.
Ho ascoltato a lungo  i reportage radiofonisi  di Antonio Megalizzi.  Una luce, un ragazzo 
pieno di passione per il bene comune. Credo che lui volesse questo: un luogo più giusto
dove vivere insieme. Allora ecco, per onorarlo oggi, non basta il cordoglio istituzionale, 
di Stato e collettivo, di popolo. Che tragedia la sua morte come quella di Valeria Solesin
Parigi, di Gloria Trevisan e Marco Gottardi a Londra, di tutti i nostri figli  andati  a cer-
care il futuro altrove.   Che dolore inemendabile  per il padre - Giordano, un ferroviere
nato in Calabria, volontario Avis - per sua madre Annamaria, per sua sorella, per la fi-
danzata Luana, per gli amici che hanno lasciato quella lettera bellissima sulla porta di
casa.
Antonio voleva fare il giornalista  per raccontare le cose come stanno, ed era precario.
Non trovava lavoro, in Italia: non un lavoro degno di questo nome. Volontario, come la
maggior parte dei nostri figli. Era un nomade contemporaneo, pieno di tutto quello che
ci manca. Si spostava  con Flixbus, 26 ore in pullman per arrivare  a Strasburgo, era o-
spite di uno studente polacco. Lavorava per un sogno, Europhonica, un network di ra- 
dio universitarie.  Credeva in +Europa, il movimento di Emma Bonino. Voleva combat-
tere gli xenofobi, i seminatori di paure, studiando le leggi e raccontando le cose. Per ono-
rarlo non basta un funerale solenne, serve raccogliere il suo testimone.
Mandiamo i nostri figli nel mondo, in Europa, e ce ne andiamo dall'Europa. Li lasciamo
soli a percorrere i sogni che stiamo abbandonando. E' come se gli aprissimo la porta per
uscire e poi la richiudessimo suòl baratro alle loro spalle. Possiamo oggi, in morte di An-
tonio, non limitarci al funerale, al cordoglio? Proviamo.  Possiamo chiederci se siamo in
grado di dire a una generazione intera: andate, ragazzi. Andate a mostrare ai vostri coe-
tanei che il mondo è un posto grande e libero, che non c'è spazio  per il fanatismo - il fa-
natismo è una trappola mortale - e insieme, intanto, restare accanto a loro? Restare nel
luogo dove li abbiamo mandati, l'Europa, e difenderlo. Questo, per Antonio e per tutti, 
dovremmo oggi fare. Difendere i desideri a cui li abbiamo educati. Averne cura, tanta.

Lucianone

lunedì 1 aprile 2019

SPORT - calcio / Serie B - 30^ giornata 2018/19

1 aprile '19 - lunedì                         1stApril / Monday                        visione post - 6

Risultati e partite
Cremonese   1     Ascoli           2     Carpi      1     Cittadella   1     Cosenza   1     Perugia   3   
Verona           1     Benevento   2     Crotone   2     Padova       1     Palermo   1     Livorno   1

Salernitana   1    Brescia   2     Lecce      2
Venezia         1    Foggia    1     Pescara   0

BRESCIA   53  /  Lecce   51  /  Palermo   50  /  H. Verona   47  /  Pescara   45  / 
Benevento, Perugia   44  /  Cittadella   41  /  Spezia   40  /  Salernitana, Cosenza   35  /
Ascoli   33  /  Cremonese   32  /  Livorno, Crotone   30  /  Venezia   29  /  Foggia (-6)   27  /
Padova   24  /  Carpi   22



Continua... to be continued...