giovedì 21 luglio 2016

RIFLESSIONI - Ispettori sportivi e burocrazia / Tutte le armi di Cleveland e i Rambo di Trump

21 luglio '16 / giovedì                  21st July / Thursday                     visione post - 21

L'episodio  dell'ispettore  della Federazione Internazionale di Atletica Leggera che 
pretende di entrare al Quirinale per prelevare la pipì  di un'atleta azzurra  mentre
è a colloquio con Mattarella è semplicemente incredibile. Sembra un racconto umo- 
ristico, una novella di Gogol sulla burocrazia. Ma è davvero accaduto, nello sbigot-
timento (e nell'ilarità, immagino) del personale del Quirinale che ha dovuto spiega-
re a quel signore (pare di nazionalità tedesca) che un'udienza dal capo dello Stato
non è il momento più adatto per la raccolta delle urine.
Quel signore fa quasi tenerezza. E' il simbolo vivente della burocrazia nel suo aspetto
più assurdo  e  al tempo stesso più funesto:  quell'ottuso perseguire  i propri obiettivi
senza mai calarsi nella realtà umana - e nella realtà tout court - in cui si agisce. Modu-
li da riempire e iter da completare, come un circolo chiuso che ha inizio e fine in una
stanza d'ufficio e solo in quella stanza. Il"fuori" è solo un magma inerte da controlla-
re e da schedare. L'impopolarità della burocrazia sta tutta in questa sua implacabile
alterità rispetto alla materia umana. In questo senso la riforma delle riforme, la più 
difficile e forse la più impossibile, è la riforma della burocrazia. In tutto il mondo.
Dalla Germania al Quirinale.
(da la Repubblica - 23 giugno '16 - L'AMACA / Michele Serra)

NO, non è il congresso annuale clandestino di Sendero Luminoso o di altri gruppi
guerriglieri armati. No, non è una riunione di famiglie mafiose in Aspromonte. Non
è neppure il casting di un western, a Hollywood o a Cinecittà.      E allora che cos'è,
quell'arrivo alla spicciolata di centinaia, forse migliaia di civili armati che mostrano
orgogliosi alle telecamere mitra, pistole, fucili, armi da guerra? E' la convention re-
pubblicana di Cleveland, che gli obiettivi dei fotoreporter, maliziosi quanto volete.
documentano come una incredibile  (per noi europei)  kermesse di sparacchiatori, 
maschi di ogni età (ma molti gli anziani) bardati come Rambo; anzi, e pazienza se 
il paragone li offende, come i lupi solitari che dedicano  la loro devota carneficina
a dio.  -  Sarà anche puro folklore, ma non è un bel folklore. E' un'immagine deca-
dente, deprimente, di vecchi pistoleri che mostrano  le loro protesi metalliche  per 
evocare la giovinezza di un paese che giovane non è più.  - Le armi da fuoco, negli
Stati Uniti, non fanno più pensare a Gary Cooper e alla Frontiera, all'epica auste-
ra della Legge. Fanno pensare alle stragi paranoiche nelle scuole, alle sparatorie 
nei parcheggi dei centri commerciali o nei garage catacombali, ai massacri fami-
liari, a tutto meno che a qualcosa di vivo, sia pure ferinamente vivo.
(da la Repubblica - 20 luglio '16 - L'Amaca / Michele Serra)

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