domenica 13 marzo 2016

Cultura/ Il libro - "Dormiremo da vecchi": la storia di un 'cinematografaro'

13 marzo '16 - domenica                 13th March / Sunday                        visione post - 9

Nel suo romanzo, "Dormiremo da vecchi", Pino Corrias racconta  
la storia di un produttore senza scrupoli in una Roma apocalittica

(da la Repubblica - 26/10/2015 - Filippo Ceccarelli)
Si diceva tanto tempo fa a Roma di certi, pure allora acannibalizza, ssai coloriti personaggi: "E' un cinematografaro". Un pò come "palazzinaro" quella degradante e preliminare designa-
zione comportava una conveniente dose di diffidenza.
A ripensarci oggi, era anche un modo isintivo che il genius loci della città eterna aveva-
te e messo in circolo per tenersi a debita distanza e scongiurare proprio il genere
di impicci e poi di guai che danno vita e allegria ed euforia, ma anche cenere e malinco-
nia a questo romanzo di Pino Corrias, Dormiremo da vecchi  (Chiarelettere, pagg. 249
euro 16,90). - Oscar Martello, lo strabordante e fantastico protagonista, campione di ci-
sigaroe  di vitalità, di mediocri successi  e  di copiosi guadagni illegali, si definisce 
"produttore". In realtà è l'evoluzione selvaggia, per certi versi terminale, del "cinema-
tografaro". Come tale si crogiola nella perdizione: super reggia sull'Aventino, sigaroni
Cohiba, yacht, società anonime, beneficenza e un sacco di cocaina, ilcui smercio nell'am-
biente della "dolceRoma" è alla base del suo iniziale slancio. Vive comunque a scapito di
tutti, alcuni schiavizza, altri e altre ancora consuma come fazzoletti di carta per poi but-
tarli via con un sovrappiù di ferocia.  E' fatto così: "Io rubo e la chiamo economia reale,
la chiamo adrenalina e gioia di vivere".  Megalomane, furbissimo e cialtrone, gioiosamen-
te e colpevolmente scambia i nomi di persone ed opere. Coltiva il sogno infantile di com-
prarsi Cinecittà. Parla una lingua mista fra Dagospia, Charles Bukowski e quella sinco-
pata degli sceneggiati televisivi anni Novanta. Attorno a lui brulica quel genere di uma-
nità che dai tempi del Satyricon non è che sia poi molto cambiata. "politici pieni di testo-
sterone, figli buoni a nulla dediti al body building, squali con dentature da commerciali-
sta, giovani ereditiere con l'alito cattivo, avvocati della Locride  carichi di forfora  e  di 
contanti, vedove con rughe, rubini e isterici Jack Russel che pisciavano sui divani".

Continua... to be continued...

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