16 febbraio '16 - martedì 16th February / Tuesday visione post - 21
Sono oltre 600.000 gli immigrati imprenditori
in Italia e non conoscono crisi.
La fondazione Moressa fotografa un settore in crescita.
Nell'ultimo anno aumento del 3,8%. E Lombardia prima.
(da la Repubblica - 12/03/'15 - / Vladimiro Polchi)
Vive in Lombardia, fa soldi con il commercio e le costruzioni, viene dal Marocco o
dalla Cina. Eccolo l'identikit dell'immigrato che fa impresa. Sì, perchè tra i 5 milioni
di "nuovi italiani" cresce un esercito di imprenditori: ben 630mila, il 21,3% in più ne-
gli ultimi cinque anni. Insomma le aziende straniere, pur non essendo impermeabili
alla crisi, paiono resistere meglio alla tempesta. A mappare l'imprenditoria immigra-
ta in Italia è la fondazione Leone Moressa. Dalla'analisi emerge il suo peso crescente:
una scjera giunta a contare tra le sue fila 630mila membri nel 2014, pari all'8,3% de-
gli imprenditori totali. Nell'ultimo anno, in particolare, il numero di stranieri titolari
di imprese registrate presso le Camere di commercio è aumentato del 3,8%. Ancora
più impressionante il adto relativo agli ultimi 5 anni: mentre gli imprenditori nati in
Italia sono diminuiti del 6,9%, i nati all'estero hanno fatto un balzo avanti del 21,3%.
"Le opportunità dell'imprenditoria straniera per il nostro Paese sono molteplici -
scrivono i ricercatori della Moressa - basti pensare all'occupazione creata, alla nasci-
ta di nuovi servizi rivolti prima ai connazionali e poi anche agli autoctoni e alla possi-
bilità di costruire ponti con i Paesi d'origine".
Cosa producono le imprese straniere? I principali settori d'attività sono il commercio
(34,5%), le costruzioni (22,2%) e i servizi alle imprese (15,6%). Osservando la varia-
zione nel periodo 2009-2014, spicca il 30% in più di imprenditori del commercio e il
36% di crescita nella ristorazione. Da dove provengono? Le prime tre nazionalità de-
gli imprenditori stranieri sono Marocco (10,8%), Cina (9,9%) e Romania (9,6%).
La frammentarietà dell'immigrazione in Italia si ritrova anche nell'imprenditoria,
con oltre 200 nazionalità presenti. Tuttavia, le prime dieci rappresentano oltre il 60%
del totale: tra queste ben 5 nazionalità sono di Paesi europei (Romania, Germania,
Francia e Svizzera), tre africane (Marocco, Egitto e Senegal) e due asiatiche (Cina e
Bangladesh). I loro affari si concentrano per lo più nel centro-nord. A livello territo-
riale, infatti, oltre un quinto degli imprenditori stranieri lavora in Lombardia (20,8%).
Seguono il Lazio (11,7%) e l'Emilia Romagna (9,2%). Oltre la metà degli imprenditori
stranieri si concentra nelle prime quattro regioni (la quarta è la Toscana).
La loro crescita costante è confermata anche nell'ultimo anno da alcuni picchi improv-
visi. A livello locale, la regione con l'aumento più forte è la Campania (+8,6%), seguita
da Lazio (+7,9%) e Calabria (+5,5%). Per quanto riguarda le nazionalità, il Bangladesh
registra un aumento da record: 19,2 in più, che conferma il trend degli ultimi 5 anni, va-
le a dire +121,3%. Anche Senegal (+7,3%) ed Egitto (+6,2%) possono vantare una cre-
scita consistente nell'ultimo anno.
Continua... to be continued...
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