31 dicembre '15 - sabato 31st December / Saturday visione post - 11
Sindacati: supplenti in attesa della busta paga da settembre
L'ultima beffa: 30mila senza stipendio e tredicesime da 1 euro.
Il ministero: mancano i soldi, ma da gennaio tutto sarà risolto.
(da la Repubblica - 18/12 /'15 - Corrado Zunino / Roma)
L'ultima umiliazione è la tredicesima da un euro. La stanno ricevendo in queste ore
diversi insegnanti precari, supplenti brevi e annuali ai quali lo Stato non riesce a pa-
gare il dovuto e - per autotutela legale - consegna una busta paga bugiarda: 202,80
euro di competenze, 201,80 euro di trattenute, il totale netto fa un euro e zero cente-
simi. In attesa di conguaglio. Solo a Padova la Cgil ha contato undici tredicesime
beffa e questo è l'avamposto plateale di un problema nazionale ormai fuori control-
lo: il ministero dell'Istruzione non riesce a pagare lo stipendio alla maggior parte
dei supplenti in carica, soprattutto a quelli chiamati per malattie o maternità dei ti-
tolari di cattedra. I precari al verde - alcuni attendono lo stipendio di settembre -
nel paese sono trentamila. Un disastro, alla vigilia delle ferie di Natale.
La prof. Stefania Aceto, emigrata a Padova, racconta "Ho lasciato un paese della
provincia di Cosenza per poter insegnare e adesso il mio affitto lo pagano i miei
genitori". Antonio Amoroso insegna a Piove di Sacco e dice: "Da settembre a oggi
mi hanno pagato nove giorni, non ho neppure i soldi per fare l'abbonamento a Bus-
Italia". Patrizia Buccini, siciliana nel Nord-Est, di tremila euro dovuti ne ha ricevuti
cinquecento. L'ingegner Vito Orazio C. Racconta che la figlia, precaria a Torino da
8 anni, dopo quattro mesi di stipendio zero "è andata in cura per esaurimento nervo-
so". A Biella l'avvocato Giovanni Rinaldi ha depositato il primo decreto ingiuntivo
per una docente che non è più in grado di garantire un pasto a sè e al figlio di 4 anni.
Il sindacato Anief assicura che diversi insegnanti si sono dovuti rivolgere alla Cari-
tas.
Il problema non è nuovo, ma quest'anno è particolarmente ampio e profondo. E' ac-
caduto che, con la Buona scuola lontana dall'approvazione, all'inizio del 2015 il mini-
stero dell'Istruzione abbia chiesto al ministero delle Finanze un plafond per le sup-
plenze di 110 milioni. Mesi dopo, ne sono arrivati poco più di venti. Quindi, per supe-
rare il vecchio problema dei pagamenti fatti direttamente dalle scuole (che nel passa-
to spesso non avevano fondi sufficienti), il Mef ha centralizzato le operazioni di calco-
lo dei giorni lavorativi e l'elaborazione del cedolino. Il risultato ha fortemente peggio-
rato le performance sulla questione. Il nuovo sistema informatico ha paralizzato se-
greterie scolastiche spesso sotto organico e impreparate. Sul sistema sono stati caricati,
per errore, diversi precari incardinati con supplenza annuale e dai primi giorni di otto-
bre gran parte degli stipendi dei sostituti si sono bloccati. A novembre, mese picco per
le sostituzioni temporanee, la situazione è diventata da allarme rosso. A oggi ci sono
casi di versamenti non fatti per ore d'insegnamento del giugno 2014.
La Cgil rivela: "Le segreterie sono oberate da un tourbillon di nuovi contratti, i ritar-
di della Buona scuola hanno appesantito la macchina. A settembre sono stati bloccati
i pagamenti di 80 mila insegnanti per 80 compilazioni irregolari". L'Anief: "Se il 20
dicembre non saranno versati gli arretrati inonderemo i tribunali di ingiunzioni".
Il Mef addossa le colpe al Miur: "Non ha accreditato tempestivamente i fondi liberati
ed esegue controlli elaborati che rallentano le operazioni di emissione". Il ministero
dell'Istruzione contraccambia: "Non ha erogato il promesso". Con un decreto dell'11
dicembre, l'esecutivo ha messo a bilancio 64 milioni extra. Alcuni stipendi di settem-
bre e ottobre - non tutti - sono stati pagati. Ora si lavora per risolvere novembre e di-
cembre: servono nuovi stanziamenti. Al Miur assicurano che a gennaio - non prima -
le buste paga saranno riallineate.
NUMERI
30 mila / Gli incarichi
La stima delle supplenze non pagate da settembre, Gran parte dei precari
è in attesa di almeno due stipendi e della tredicesima
202 euro / Il compenso
La tredicesima maturata a dicembre dai supplenti: 201 euro la somma trattenuta.
Si ottiene così il compenso beffa di un euro
1200 euro / La retribuzione media
Lo stipendio netto di un supplente, in media. Per pagarli tutti servono 800 milioni.
Quest'anno ne sono stati stanziati solo 680 milioni.
Lucianone
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