giovedì 15 maggio 2014

L'opinione del giovedì - Tutti i mali dell'Italia: finiscono negli stadi e nelle sue curve?

15 maggio '14 - giovedì             15th May / Thursday                      visione post - 9

Tutti i mali dell'Italia...
1.  Quando ci si mettono anche le banane
Tutto cominciò quando un certo Alves, calciatore della Liga di Spagna,
ricevette come complimento, da uno spettatore fruttivendolo, una bana-
na che gli era rimasta nella cesta (le altre erano già vendute),  ma non
potendo, lo spettatore, dargliela  di  persona, cioè per via mano, gliela
lanciò con un bel gesto di mira precisa. Il calciatore Alves in quel mo-
mento aveva una gran voglia di potassio, così se la mangiò in un solo
boccone prima di tirare il suo bel calcio d'angolo. -    Ecco raccontato
in due parole a un bambino di pochi anni, che non ha capito molto di
quell'episodio e vuole così  ulteriori spiegazioni  dal suo papà, quello
che è successo su un campo di calcio in Spagna poco più di una setti-
mana fà. Ecco cosa deve inventarsi un padre per non far capire a un
suo figliolo (tre, quattro, cinque anni, fate voi) come si è fatta cattiva,
cinica, sporca una buona parte di questa società e quindi di uomini e
anche donne che la formano. Per fortuna non tutti, direte voi, ma ci
mancherebbe altro, vi risponderà il sottoscritto. 
Solo che, magari, si spera che quell'episodio di razzismo accaduto in
Spagna possa far capire e soprattutto aver fatto capire che in futuro
banane e ortaggi meno gustosi vanno tenuti a casa, non allo  stadio
da usare come 'armi improprie' (questo è il termine).    Ma no, che 
dopo appena sei giorni, l'episodio si ripete anche in Italia: stadio di
Bergamo in Atalanta-Milan, e stavolta le banane sono due, e il gio-
catore che le riceve, giustamente, non se le mangia  ma una  la riget-
ta al proprietario, quella almeno era l'intenzione. Allora non tutti sa-
remo razzisti impuniti, ma una grande parte di società lo è con com-
plici relativi e magari quantificabili. - 
E questo è il primo male d'Italia che tante persone, ma non  tutte  
soltanto giovani, vanno  a sfogare  negli stadi, soprattutto  (come 
sappiamo) nelle curve nord/sud/est eccetera.    In questo becero
sfogo  di stampo razzista  siamo passati  dalle urla dei BUUU  ai  
lanci della frutta più o meno di stagione.
2. Ma le banane si sono dimostrate essere il male minore.
In Italia, nello stadio e nelle curve entra di tutto e la domanda è:
dove sono le società di calcio e quali enormi interessi ci sono dietro.
Poi è chiaro che le famiglie con figli vengono maggiormente penaliz-
zate da tutte le norme e regole che rendono ardua l'entrata allo sta-
dio, con perquisizioni quasi sempre ridicole. Ammesso poi che i bam-
bini negli stadi italiani, escluse pochissime eccezioni, siano al sicuro.
Ma le situazioni ancora pià pericolose e spesso tragiche, come avve-
nuto circa due sabati fa a Roma, avvengono fuori dagli stadi, tutt'in-
torno all'area-stadio dove si verificano scene da antica guerriglia ur-
bana. 

Continua... to be continued...

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