8 agosto '13 - giovedì 8th August / Thursday visioni post - 3
Riflessioni
Giovedì
Immaginate l'export annuale di 282 tonnellate di lumache da
mangiare: di quale paese parliamo? La Francia, direte in molti.
Sbagliato. Parliamo della Polonia. Il Paese dove eroi democra-
tici, 4 generali e un Papa, avviarono la svolta dell'89, l'econo-
mia più dinamica dopo la Germania e a fianco della Finlandia,
umilia la "Cinquième" nella riserva di caccia della gourmandise.
Oltre 300 bioimprenditori polacchi si sono lanciati nell'allevamen-
to di lumache. Mentre in Francia troppi pesticidi hanno azzoppato
la produzione. Non è un settore chiave dell'economia polacca co-
me auto, elettronica o aerospaziale, ma tira.
Una volta di più l'Est (o meglio, il Mitteleuropa) sorpassa il Sud
della Ue, e batte anche gli orgogliosi francesi. Non è la prima vol-
ta che Varsavia sorpassa Parigi: nella seconda guerra mondiale,
fu non la Francia bensì la Polonia la quarta potenza della coali-
zione antinazista, tra piloti nella Royal Air Force e nella VVS rus-
sa, soldati che liberarono Montecassino, Ancona e Bologna e par-
tigiani che scoprirono Auschwitz. Francesi indispettiti? Producano
almeno più lumache.
(da 'la Repubblica' - 13 giugno 2013 - "Escargot in salsa polacca",
di Andrea Tarquini)
Ricerche
Venerdì
Giovanni Palatucci, lo "Schindler italiano", Giusto di Israele dal
1990, dichiarato martire da Giovanni Paolo II e per il quale il Va-
ticano ha in corso una causa di beatificazione, in qualità di vice-
commissario a Fiume era in realtà un fedele esecutore delle leggi
razziali. Non salvò nesuno dallo sterminio nazista, anzi contribuì
a mandare a Auschiwitz gran parte della comunità ebraica della
città. Nuovi studi e documenti consultati dai ricercatori del Centro
Primo Levi hanno scoperto l'amara verità. Per questo il museo del-
l'Olocausto di Washington ha già deciso di rimuovere il suo nome
da una mostra, mentre lo Yad Vashem di Gerusalemme e il Vatica-
no hanno iniziato a esaminare i documenti. la mitizzazione di Pala-
tucci venne pilotata dallo zio vescovo per far ottenere una pensione
ai famigliari, ma nessuno controllò mai i documenti originali. La sua
deportazione a Dachau nel 1944, dove poi morì, non fu determinata
dalle sue gesta per salvare gli ebrei, ma dalle accuse tedesche di
appropriazione indebita e tradimento, per aver passato ai britannci
i piani per l'indipendenza di Fiume
(da/06 'la Repubblica' - 21/06/2013 - "Il falso Schindler italiano" - Fabio Scuto)
Lucianone
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