giovedì 3 ottobre 2013

L'opinione del giovedì - Sugli ultimi avvenimenti: (s)fiducia con falchi e colombe, follia M5S e tragedie di migranti

3 ottobre '13 - giovedì       3rd October / Thursday

L'opinione del giovedì  (di Lucianone)
Allora sembra che, con la fiducia che Berlusconi e i suoi
berlusconiani hanno dato  al governo Letta, sia arrivata 
una sconfitta sonora per il Cavaliere Silvio Berlusconi e
i suoi falchi.  Diciamo ancora 'sembra'. perchè il più del-
le volte, in passato, il 'Boss/Duce/Al Capone" Silvio B.  
sconfitto, talvolta morto e sepolto, poi appariva in due e
due quattro più vegeto e pimpante di prima, con l'aiuto
insperato dei suoi (falchi) e di quell'elettorato che a pa-
role diceva (numeroso) di non votarlo e quindi chissà co-
me faceva comparire il suo nome in migliaia e migliaia 
(fino a raggiungere  i milioni  nelle  ultime elezioni)  di 
schede elettorali. Ma si sa che l'Italia politica e subpo-
litica (cioè di una buona parte dell'elettorato) è basata
sulla falsità e l'ipocrisia. Fin qui nessuna sorpresa!
La grande sorpresa (finalmente positiva) è venuta inve-
ce da quella parte berlusconiana (Alfano in testa)  che
ha deciso di rompere con il capo e di vivere di vita pro-
pria o, se vogliamo di camminare con i propri piedi  ac-
corgendosi di averli.     E' venuta cioè dalle cosiddette
colombe, animali tranquilli ma dal becco resistente. E
meno male che anche nel partito del Cavaliere si sono
materializzate queste due specie di animali volatili con-
trastanti, questi duellanti aerei. E si è avverato un fatto
straordinario: anche i falchi qualche volta soccombono
alle colombe (per fortuna!).
Passando ai Cinque Stelle, mi dà tristezza vedere come
anche lì si stiano spaccando tra di loro, ma lo fanno in
modo che definirei folle, cioè prendendo il Parlamento
come luogo delle loro bagarre interne al movimento o
partito che sia, insultandosi e minacciando, ormai co-
me cloni di Grillo. A farne le spese è stata questa vol-
ta la deputata grillina De Pin che aveva dichiarato de-
mocraticamente che avrebbe dato la sua fiducia al go-
verno Letta, spiegandone i motivi: un suo collega l'ha
subito apostrofata con insulti, ma ciò che impressiona
è che l'ha minacciata di aspettarla fuori...
E pensare che Grillo era partito non male  coi raduni
nelle piazze di migliaia di cittadini stanchi, esasperati
dalla vecchia politica, dalla casta montante e la prote-
sta aveva catalizzato un numero di voti bastante a po-
ter essere ad un certo punto la bilancia per un governo
decisivo a cambiare magari in modo radicale la situa-
ne statica e malata del paese Italia.   Poi la follia del
voler stare da soli comunque, il M5S che rifiuta tutto
e tutti, i proclami e gli editti di epurazione di Grillo e
fino ad arrivare ora a spaccarsi in Parlamento tra chi
è pro-Grillo e chi contro, chi per la sfiducia o la fidu-
cia al governo Letta. E penso che se il Movimento
non si deciderà a fare un partito nuovo, fuori dalle
ali protettrici e ingombranti dei suoi due capi avrà
vita sempre più complicata.  

Lucianone
..

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