Il documentario rock ('rockumentary')
di Ridley Scott intitolato "Springsteen & I"
Lunedì, 22 luglio 2013
in 230 sale The Space e Uci: filmati, sentimenti e tanta passione,
così i fan avevano raccontato il loro Bruce
(da la Repubblica - sabato 20 luglio 2013 - di Ernesto Assante)
C'è una categoria di esseri umani molto particolari: i fan di Bruce Springsteen.
Non siamo nel territorio dei divi di plastica, dei poster giganti, degli adesivi e
delle spillette. Gli appassionati seguaci di Bruce Springsteen sono diversi da
tutti. Per dimostrarlo Ridley Scott ha prodotto un documentario rock (detto rock-
umentary)), intitolato Springsteen & I, diretto da Baillie Walsh, frutto del lavoro
di una straordinaria comunità, che si è attivata e ha mandato a Walsh ore e ore
di filmati, nei quali ogni singolo essere umano coinvolto racconta il "perchè",
il "come", il "cosa" del rapporto che ha con il suo idolo, un film fatto di spez-
zoni e testimonianze che costruiscono un mosaico incredibile e per molti versi
meraviglioso. Perchè il "fanatismo" che scaturisce da questo prodotto collet-
tivo è fatto di sentimenti, passioni, speranze, gioia, amore. "E' un film che of-
fre un inedito punto di vista", dice Ridley Scott, "sul potentissimo rapporto
che lega un artista e quelli che si connettono a lui profondamente attraverso
la sua musica".
"Fare un film sui fan di Springsteen non era interessante. Lo era, invece, fare
un film con loro, ed è per questo che ho accettato di lavorare a questo bellissi-
mo progetto". Baillie Walsh si è immerso completamente in questo mondo:
Ero eccitato all'idea di affrontare un progetto così moderno. E sono rimasto
sorpreso per primo dal materiale che mi è stato messo a disposizione".
Ci sono le testimonianze dei fan di mezzo mondo, filmati inediti, pezzi di canzoni
viste con gli occhi di chi è tra il pubblico, confessioni e apprezzamenti che Walsh
stesso non si aspettava: "Da una parte si racconta Springsteen, il suo percorso, la
sua storia, ma dall'altra si mostrano le persone che con questa musica sono cre-
sciute. E' stata una scoperta anche per me, ho conosciuto Bruce e la sua musica
in età adulta, non sono mai stato un fan, ma ho scoperto cosa significa per la
gente, che effetto ha sulla loro vita. Ho visto la loro devozione, ma anche la sua
devozione verso di loro, ho scoperto come questo rapporto possa essere vero, for-
te, importante. La gente crede in lui, si fida: non c'è politico al mondo che possa
godere della stessa fiducia. E' un "role model" straordinario, un esempio per chi
lo segue. Un ragazzo israeliano dice: "Bruce mi ha insegnato a essere un brav'uo-
mo". Beh, trovo incredibile che una rockstar abbia una simile influenza sul suo
pubblico. Lui rifiuta la vita delle rockstar fatta di sesso e droga e riesce a essere
un esempio e un grande storyteller".
Sarà inciampato anche in qualche fan sfegatato, con qualche rotella fuori posto,
un qualsiasi maniaco del Boss? "Questa è stata l'altra grande sorpresa: non ho
trovato 'pazzi'. Bruce non è Lady GaGa e dal film si capisce benissimo".
Ci sono anche i fan italiani: anche Luca De Gennaro, voce storica della radio
italiana, attualmente in forza a Radio Capital.
'Springsteen &' è stato proiettato in 50 Paesi in un solo giorno (lunedì) e in Italia
in 230 sale dei circuiti The Space e Uci. Un primato secondo solo agli Usa.
Lucianone
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